Prosegue la striscia nera dell’Inter. A Bergamo trionfano i padroni di casa

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atalanta-masielloPomeriggio amaro per la banda di De Boer che inciampa allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, inanellando la terza sconfitta consecutiva in campionato, che proietta l’Inter nelle zone basse della classifica, con soli undici punti all’attivo, a cinque lunghezze dalla terzultima impelagata nella lotta per non retrocedere. Situazione drammatica per il club di Corso Vittorio Emanuele che cade per 2-1 al cospetto di un’Atalanta frizzante, ben disposta in campo da Gasperini e con elementi validi dal raggiante avvenire. A passare in vantaggio sono proprio gli orobici, al 10’ minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Cross dalla bandierina, prolunga di testa, in area, Kurtic per Masiello che ben appostato sul secondo palo insacca comodamente in rete. La reazione degli ospiti tarda ad arrivare. Icardi appare un ectoplasma e più in generale, tutti gli undici in campo, ad esclusione di Handanovic che si esibisce in alcuni interventi prodigiosi, sembrano piuttosto confusi e disorganizzati nella manovra. Nella ripresa, al 50’, Eder ristabilisce la parità, su calcio di punizione dalla lunga distanza, esplodendo un bolide da 116 km/h. Per l’attaccante della nazionale azzurra è il secondo goal con la maglia dell’Inter e soprattutto il cinquantesimo in serie A. La gara sembra incanalarsi verso il risultato finale del pareggio anche se gli uomini di De Boer recriminano per una rete annullata a gioco fermo ad Icardi. Rivedendo le immagini al rallentatore appare chiaro come Konko si disinteressi della palla e colpisca l’attaccante argentino che, poi, approfittando di Berisha che non intercetta completamente la sfera, la scaraventa in rete ma il direttore di gara Doveri ferma il gioco per fischiare l’intervento falloso del numero nove nerazzurro ai danni dell’estremo difensore orobico. L’Atalanta non si arrende, produce varie occasioni offensive, prontamente disinnescate da un Handanovic versione saracinesca, fino a quando, all’ 88’, Santon commette un intervento falloso, che non lascia spazio ad interpretazioni, ai danni di Kessie. Per il signor Doveri è calcio di rigore e dagli undici metri si presenta Pinilla che non si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore sloveno ed insacca in rete il goal del definitivo 2-1. Per i bergamaschi è una gioia immensa. La banda di Gasperini con questo successo sale a quota tredici punti, collezionando il quarto risultato utile consecutivo, figlio di tre vittorie ed un pareggio, un ruolino di tutto rispetto per i nerazzurri orobici. Ai microfoni dei giornalisti Gasperini si ritiene molto soddisfatto della prestazione della sua squadra. L’Atalanta è stata all’altezza nell’ affrontare una compagine ben strutturata come l’Inter, riuscendo nell’impresa di farla soffrire per buona parte del match. I complimenti sono rivolti al tecnico piemontese, che dopo un avvio di campionato deludente e stentato, ha stravolto gli undici in campo, dando fiducia a volti nuovi e giovani dal prospetto interessante. Inoltre per Gasperini la vittoria sull’Inter ha sempre un sapore speciale, quasi di vendetta, dopo ciò che accadde nella stagione 2011/2012 quando venne sollevato dall’incarico di allenatore della squadra nerazzurra dopo poche giornate di campionato. Per Frank De Boer,invece, soffia aria d’esonero. Il tecnico olandese prosegue nell’affermare di aver visto la sua squadra lottare per gli interi novanta minuti e di non esser stata inferiore all’avversario. Anche se, in campo, si è notato tutt’altro. L’Inter non è affatto brillante e i calciatori scesi sul rettangolo di gioco non hanno seguito affatto le indicazioni dell’ex allenatore dell’Ajax che appare sempre più solo al comando di questa squadra. Nelle prossime ore giungerà a Milano il figlio del presidente dell’Inter, Zhang Jindong, mentre mercoledì sarà il turno di Erick Thohir a sbarcare in Italia per fare il punto della situazione e discutere con il tecnico Frank De Boer. Al termine della gara vi è stato anche un confronto fra l’allenatore interista e il direttore sportivo Piero Ausilio per comprendere le ragioni di questo tracollo. Determinante sarà la sfida di campionato, in programma mercoledì nel turno infrasettimanale, contro il Torino. In caso di ko sarà inevitabile l’esonero per De Boer. I nomi dei successori svariano da Pioli a Mandorlini, passando per l’idea suggestiva che assume i connotati di Fabio Capello. Indubbiamente si cercherà di contattare un allenatore che faccia da traghettatore in attesa di portare a Milano il grande sogno, ossia: Diego Pablo Simeone, attualmente alla guida dell’Atletico Madrid.


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