Al battesimo dello “Scida” trionfa il Napoli
Di Lorenzo CristalloTorna al successo il Napoli e lo fa in trasferta, a Crotone, nel giorno del battesimo in serie A dello stadio “Ezio Scida”, tornato nuovamente a disposizione. Tra i padroni di casa calabresi e gli ospiti termina 1-2, una vittoria che rilancia il Napoli in classifica, salendo a quota diciassette, al quarto posto, mentre per i ragazzi di Nicola è l’ottava sconfitta su nove partite. Un ruolino di marcia poco edificante che condanna i rossoblù all’ultimo posto in classifica con un solo punto all’attivo. A passare in vantaggio sono i partenopei con Mertens che si infila sull’out di sinistra e scodella un cross che viene deviato a centro area da Claiton, la palla giunge dalle parti di Callejon che si coordina ed estrae dal cilindro una conclusione che non lascia scampo a Cordaz. Per l’attaccante spagnolo si tratta del sesto centro in campionato. Al 30’ gli azzurri restano in dieci per l’espulsione di Gabbiadini che commette una sciocchezza, reagendo violentemente, con un calcio, nei confronti di Ferrari, precedentemente resosi protagonisti di un intervento di gioco falloso nei suoi confronti. Per il direttore di gara Mazzoleni non ci sono dubbi e sventola il cartellino rosso di fronte all’attaccante di Calcinate. Napoli in inferiorità numerica e per il ventitre azzurro prosegue il momento no, contraddistinto da prestazioni sottotono ed ora anche di espulsioni. Trascorrono pochi minuti e al 33’, dagli sviluppi di un corner calciato da Strinic, interviene a ridosso della linea di porta Maksimovic che appoggia comodamente in rete, approfittando di un’uscita maldestra, tra i pali, di Cordaz. Doppio vantaggio azzurro che cancella la reazione spropositata di Gabbiadini qualche istante prima. Nella ripresa il Napoli continua a rendersi pericoloso con Mertens, vera spina nel fianco per la difesa calabrese, mentre i padroni di casa sfiorano la rete con Rohden che raccoglie una corta respinta di Reina, ma la sua conclusione si stampa sul palo esterno. All’ 89’ i pitagorici accorciano le distanze: dagli sviluppi di un cross in area di Martella, svetta di testa Claiton con la palla che carambola addosso a Rosi che si gira e a due passi da Reina non sbaglia. Ma oramai è troppo tardi, gli azzurri controllano agevolmente i minuti finali della gara e per i calabresi è l’ennesimo stop preoccupante accolto ,dai propri tifosi, a suon di fischi. Al termine del match, il tecnico dei pitagorici, Davide Nicola non ha molto da rimproverare ai suoi ragazzi. A suo avviso l’impegno e la volontà non sono venuti meno, resta però il rammarico di non aver approfittato a pieno dell’inferiorità numerica a cui è stato costretto il Napoli. Per quanto riguarda la lotta salvezza che si fa sempre più dura, il tecnico Nicola ammette che bisognerà fare la corsa su altre tre-quattro squadre alla portata e in piena bagarre per evitare la B. Sui fischi del pubblico, invece, dichiara che i tifosi abbiano tutto il diritto di applaudire e di contestare la squadra a seconda di ciò che ammirano in campo e in base ai risultati conseguiti. Sarri, invece, si gode il successo che spezza il trend negativo che stava avvolgendo la compagine azzurra dopo le due sconfitte in campionato contro Atalanta e Roma e la caduta fragorosa in Champions League al cospetto del Besiktas. Il tecnico toscano ha apprezzato la resistenza dei suoi uomini, costretti a giocare in dieci dal trentesimo del primo tempo. Su Gabbiadini dichiara che bisogna allentare le pressioni sul calciatore. L’attaccante di Calcinate è un ragazzo tranquillo e taciturno che evidentemente sente addosso il peso dell’attacco partenopeo dopo l’assenza per infortunio di Milik. Motivo per cui la stampa e i tifosi dovrebbero caricare molto meno le aspettative su di lui ma al contempo, Gabbiadini, dovrà essere abile nel gestire meglio questa situazione, evitando comportamenti sconsiderati come quello visto in opera allo “Scida”.
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