Due giornate per un fallo che non c’è
Di Daniele GrattieriNedved è conosciuto per la sua cattiveria agonistica, e se avesse fatto un intervento su un avversario con una dinamica simile alla foto, le due giornate di squalifica da comminare al biondo juventino sarebbero state giustificate e coerenti con il regolamento.
All’ultimo secondo di Juventus-Genoa Pavel Nedved ha invece effettuato, pur con veemenza, un intervento del tutto regolare, a mio non insindacabile giudizio. E’ corso incontro all’avversario guardando il pallone, è saltato a gomito alto, come tutti – chi ha giocato a calcio sa che è impossibile saltare a braccia conserte – e non ha ecceduto nell’allargare il braccio.
L’espulsione diretta è stata ingiusta, le due giornate di squalifica sono folli. E’ fuorviante ricordare che se c’è una squadra che deve essere penalizzata dagli arbitri – visto il passato venuto a galla con calciopoli – è proprio la Juventus. Qui non si tratta di colpevolizzare qualcuno: l’interpretazione dell’arbitro e del giudice sportivo è errata, non bisogna aver paura, affermando ciò, di passare per dei simpatizzanti juventini.
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