Zaza, ovvero l’abilità di Marotta

Tutti sappiamo che Simone Zaza per la Juve è un “surplus di lusso”.

La qualità della rosa bianconera in attacco determina anche l’esclusione di un calciatore eccellente come Zaza. Nazionale, sempre pronto a segnare quando entra, cinico, insomma un vero giocatore su cui fare affidamento.

Quando però il mercato si accorge che un giocatore è “di troppo” all’interno di una rosa, fa di tutto per svilirne il prezzo.

Non è il caso di Zaza, vuoi per la qualità del giocatore, che comunque i tecnici non considerano ancora un Top-Player, ma soprattutto per l’abilità commerciale e di marketing di Marotta e Paratici.

Il duo di dirigenti juventini è stato abilissimo a gestire una situazione in uscita che avrebbe potuto concludersi il giorno dopo l’arrivo di Higuain, ma con un introito limitato nelle casse societarie della Juventus.

Marotta invece, attraverso il tira-molla con il Napoli ha saputo far scatenare un’asta che attualmente coinvolge anche alcune società di Premier League.

Personalmente sono incline a pensare che alla Juve il vendere al Napoli oppure ad altri il giocatore interessi relativamente, ma tenendo i partenopei sulla corda adducendo questo motivo ha dato il tempo al mercato, nella sua evoluzione, di metabolizzare l’interesse per il giocatore, ben sapendo che prima o poi una prima punta come Simone può venire utile a qualcuno.

E così è stato. Oggi il destino di Simone Zaza è in bilico tra Napoli e West Ham (Marotta aveva ricevuto da questa squadra un’offerta per lui già lo scorso anno e aspettava al varco), ma si vocifera di un diffuso interesse da parte di altre squadre di Premier League.

Indubbiamente anche il fattore Fair Play Finanziario gioca un ruolo molto importante, ma le capacità dei responsabili bianconeri del mercato consistono anche nel saper gestire al meglio le variabili.

Anche la vicenda Wolfsburg è stata gestita con raziocinio, lasciandola decantare con molta tranquillità.

Zaza quindi potrebbe veramente finire al Napoli, e in questo senso anche il tempo che avvicina alla chiusura del mercato lavora per Marotta, ma non a prezzo di saldo.