Roma fuori dalla Champions: disastro Spalletti
Di Enrico CannolettaAnche i tecnici solitamente perfetti, e Luciano Spalletti è sicuramente uno di questi, possono incappare in una giornata no. Quella di ieri sera della Roma contro il Porto, valida per i preliminari di Champions League all’Olimpico, è stata una debàcle clamorosa quanto inattesa.
Già al momento dell’annuncio della formazione si era diffusa un’aria di perplessità per scelte operate da Spalletti, con lo schieramento di De Rossi in posizione di centrale difensivo in sostituzione dello squalificato Vermaelen e l’inserimento a centrocampo di Paredes. Una formazione che gestire il pallone in modo diverso, ma che è stata sorpresa dall’andamento della gara.
Lo stesso Spalletti, come sempre molto equilibrato e competente, ha ammesso nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “Abbiamo sbagliato l’approccio alla gara e la gestione della palla, commettendo troppe leggerezze. Era l’aspetto che più mi premeva e che mi ero immaginato in maniera diversa, ma non siamo riusciti a fare quello che volevamo e loro sono stati bravi a trovare il vantaggio. Quando ci stavamo riorganizzando, poi, siamo rimasti un’altra volta in 1o e lì è diventato tutto più difficile”
Occorre comunque ammettere la serie di eventi negativi che si sono susseguiti in modo crudele. Il gol repentino del Porto ha scombussolato i piani di una formazione che non aveva mai avuto modo di essere schierata in questo modo e che quindi ha dovuto correre ai ripari con una confusione di ruoli abbastanza evidente. A ciò si aggiunga la “maledizione” dei preliminari, che a parte al Milan in un’occasione, ha sempre condannato le squadre italiane.
L’intervento, mi si passi il termine sconsiderato da parte di De Rossi su Maxi Pereira è colpevole se non altro per essere stato effettuato ai limiti dell’area portoghese, che lasci i giallorossi in 10 e già in svantaggio.
Il colpo di grazie è stata poi l’espulsione di Emerson, subentrato a Paredes dopo il gol. Rosso ineccepibile anche questo, che condanna la Roma più che un ulteriore gol.
E infatti il Porto segna ancora due volte, chiudendo la gara con perentorio 3-0 che non ammette repliche e che retrocede la formazione di Spalletti in Europa League.
Si tratta di una battuta d’arresto imprevista soprattutto in virtù del risultato lusinghiero ottenuto all’andata in Portogallo (1-1) che faceva ben sperare e forse ha illuso i romanisti.
Ora la Roma è chiamata ad una stagione da protagonista in Europa League.
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