Caro Paolo Cannavaro….
Di Alessandro LugliHo visto anche con molto interesse il video che Paolo Cannavaro, difensore del Sassuolo, ex-Napoli ha pubblicato in queste ore. Lo ammiro per la sua professionalità. Per il fatto che non ha fatto sconti alla sua ex-squadra ossia il Napoli, giocando con molta dedizione al fine di difendere la sua attuale squadra d’appartenenza ossia il Sassuolo.
E’ giusto notare che la squadra emiliana nell’arco di 33 gare ha raccolto 36 punti in classifica, frutto di 10 vittorie, 6 pareggi e 17 sconfitte. 42 goal realizzati e 52 incassati. 14mo posto sui 20 disponibili nel massimo campionato. Dopo l’accesso all’Europa League dello scorso campionato, quest’anno la compagine emiliana non ha reso secondo quanto avrebbe potuto.
Comportarsi da professionista è un atto dovuto, un dovere da parte di qualsiasi professionista, nella fattispecie se si tratta di un calciatore.
Tutto giusto quello che è stato mandato in onda da Cannavaro. Però non ho capito il motivo per cui, abbia lasciato i saluti esclusivamente a quelli che dice lui essere i veri tifosi del Napoli, e non ai tifosotti come li etichetta lui, da tastiera.
Cannavaro dovrebbe capire che siamo un Paese libero, e che ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Soprattutto nel caso del tifoso del Napoli, al quale, è apparso strano tanto accanimento nei confronti della sua squadra, laddove, magari sarebbe stato meglio impegnarsi in modo normale. Non è la prima volta che infatti, squadre di tasso inferiore facciano la gara della vita contro il Napoli. Poi quando incontrano la Juventus, si “scansano” dando anche “preziosi” assist a traditori lontani…..
Se Calciatori come Cannavaro guadagnano fior di milioni, dando un calcio ad un pallone, lo devono anche a quei tifosotti da tastiera, che pagano Mediaset o Sky per vederli in tv. E ne sono la maggior parte.
Poi la chiusura del messaggio di Cannavaro sulla sua Napoletanità massima non si assoccia alla gara di ieri giocata col dente avvelenato.
Vi ricordate Baggio in un Fiorentina-Juventus di una 20ina di anni fa. Roberto Baggio si rifiutò per amore della sua ex-squadra (la viola) di calciare un calcio di rigore. Venne sostituito e poi raccolse da terra una sciarpa della Fiorentina.
Cannavaro: impara l’arte della vera cultura calcistica.
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