Allegri: la rivincita dopo le scetticismo generale
Di francodi Lorenzo Cristallo
La Juventus che primeggia indisturbata in campionato e si avvia a conquistare il suo quarto titolo consecutivo di campione d’Italia, che è approdata con merito ai quarti di finale di Champions League dove se la vedrà contro il Monaco, con ottime possibilità di passare il turno, ha un leader indiscusso in panchina, un grande motivatore ed un ottimo tecnico. Stiamo parlando di Massimiliano Allegri che giorno dopo giorno sta conquistando i cuori di tutti i tifosi bianconeri.
La missione non era facile, quando giunse a Torino in quella calda giornata del 16 luglio scorso, dopo le dimissioni improvvise di Antonio Conte, venne accolto tra cori denigratori e fischi da parte dei sostenitori juventini. Sostituire l’attuale c.t. della nazionale, non era affatto semplice. Conte era riuscito nell’impresa di far tornare la Juventus nei piani alti del calcio italiano. Ereditò una squadra reduce da due settimi posti e la condusse verso la conquista di tre titoli consecutivi di campione d’Italia. L’ultimo scudetto fu da record con quei 102 punti difficili da superare.
Max Allegri con la sua pacatezza, la sua sobrietà, si è messo subito al servizio della società e della squadra. Inizialmente senza stravolgere nulla, si affida al consueto 3-5-2 , marchio di fabbrica di Antonio Conte e gli occhi della critica sono puntati tutti su di lui. Si attendeva quasi un passo falso del tecnico toscano per sottolineare la nefasta decisione della dirigenza bianconera di cambiare la guida tecnica di una squadra che oramai giocava a memoria e portava a casa successi.
Ed invece la Juventus ingrana subito la marcia, Allegri comincia ad ottenere ottimi risultati e scovare difetti appare complicato. La svolta della stagione si ha il 4 novembre scorso quando il tecnico toscano lascia il segno nell’importante match di Champions League contro l’Olympiakos per un dentro o fuori da brividi. Passa alla difesa a quattro, schiera il 4-3-1-2, sarà la prova del nove. Se fallirà saranno pronti fischi e giudizi negativi sulle competenza tecniche di Allegri nel guidare una “Ferrari” come la Juve. Ed invece in quella serata dai cuori forti è la Juve a vincere, 3-2 ai danni dei greci e viene posto un mattone importante per il passaggio del turno. Da lì in avanti, la musica cambierà.
Allegri comincia a scalare posizioni nei cuori dei tifosi bianconeri, certo il confronto con Conte è sempre imbarazzante, dire chi sia meglio tra i due riesce difficile a pronunciarsi. Ma il tecnico toscano inanella una lunga serie di risultati positivi in campionato, così tanti da portare la Juve a conquistare il primo posto attualmente a ben quattordici punti di distanza dalla diretta inseguitrice, la Roma. Parlare di scudetto non è eresia, occorre solo attendere la matematica per averne la certezza. Addirittura in Champions sta facendo meglio di Conte nella passata stagione, i bianconeri sono ai quarti, sono approdati tra le migliori otto squadre d’Europa. Un traguardo prestigioso e dall’importante valore economico per il club di corso Galileo Ferraris.
Allegri ha dato sicurezza a tutta la squadra, ripetere la stagione da record 2013/2014 non era affatto facile, erano tante le insidie e la possibilità che il continuo confronto con il suo predecessore potesse destabilizzare la tranquillità del tecnico toscano. Ed invece tutto ciò non è accaduto.
Max è riuscito a far emergere in questo gruppo di giocatori stellari, elementi come Pereyra, si sta godendo l’esplosione di Pogba, l’acume tattico e la freschezza a discapito dell’età di Andrea Pirlo. Ha gestito al meglio la concorrenza tra Morata e Llorente, del giovane ex Real Madrid, ne ha dosato le presenze e il minutaggio all’inizio della stagione per poi farlo esplodere nel momento clou. E con il suo modulo tattico, la sua visione di gioco in attacco e gli spazi che si creano con la manovra, è Tevez il leader, il campione di questa squadra. L’apache con Allegri ha trovato con facilità la via del goal, facendo molto meglio in fase realizzativa rispetto alla passata stagione. Sedici goal in campionato, sei in Champions League, numeri importanti che certificano la qualità e l’imprescindibilità dell’”apache”.
Allegri sta conquistando i cuori di tutti i tifosi bianconeri, con la sua aria pacata, il suo sorriso, riesce a trasmettere tranquillità ad un gruppo che sta compiendo un’altra stagione trionfale.
Siamo certi che Max entrato a Torino in punta di piedi , scriverà pagine gloriose per un club titolato come la Juventus.
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