Napoli marcia verso Roma, tripla Inter dopo due anni e mezzo
Di Emanuele Saccardo61′ Zapata, 70′ Hamsik
Cagliari – Inter 1-2 (0-0)
47′ Kovacic (I), 68′ Icardi (I), 74′ Longo (C)
Dopo il pareggio di domenica sera tra Fiorentina e Torino (1-1), la ventiquattresima giornata di questa sciagurata Serie A si è ufficialmente chiusa. Un triste spezzatino che ha avuto come epilogo le sfide di Napoli e Cagliari, nelle quali i partenopei e l’Inter sono riusciti ad imporsi allungando le rispettive strisce positive. Le tossine accumulate in Europa League si sono fatte sentire nel corso dei primi tempi, poi però il maggior tasso tecnico a disposizione di Benitez e Mancini ha fatto la differenza. Onore delle armi al made in Italy del Sassuolo e ai sardi, usciti senza punti ma tra gli applausi del proprio pubblico.
Al San Paolo il Napoli inanella dunque la quinta vittoria nelle ultime 6 uscite e prepara la marcia sulla Roma (azzurri a -3 dal secondo posto giallorosso), a dimostrazione di quanto il tecnico spagnolo e il gruppo tutto si siano prodigati per raddrizzare una barca che, prima di Doha e della Supercoppa italiana, stava prendendo una piega pericolosa. Il consueto 4-3-3 impostato da Di Francesco, tuttavia, non ha reso la vita facile ai padroni di casa: orfani dello squalificato Higuain, i partenopei hanno faticato parecchio per trovare il modo di scardinare l’ottima organizzazione difensiva degli emiliani. Una mano al Napoli l’ha data la sorte che, nel primo tempo, si è abbattuta sugli ospiti privandoli di Antei e Cannavaro (entrambi ko per infortunio). Ma, come detto, l’acido lattico del giovedì turco si è fatto sentire – soprattutto nelle gambe di un semi spento Gabbiadini – e per sbloccare il match ci è voluta un’ora.
Zapata non è il Pipita ma lotta con ardore, al suo fianco Hamsik continua a crescere gara dopo gara. I frutti della “strana coppia” sono un gol a testa: stile rugby quello del ventitreenne colombiano (azione insistita in mezzo all’area e rasoiata in precario equilibrio alla destra del portiere), balisticamente pregevole quello del capitano slovacco (destro potente a giro su assist dello stesso Zapata). Con la partita in ghiaccio, il Napoli controlla e soffre poco le ripartenze del Sassuolo, anche perché Andujar tra i pali sbarra ripetutamente la strada a Berardi, il più attivo dei suoi. Ora il Napoli è a soli 3 punti dal secondo posto, occupato da una Roma che pare doversi guardare le spalle piuttosto che pensare ad inseguire la Juventus (e lunedì prossimo i bianconeri arriveranno all’Olimpico). Unica nota stonata di serata, l’espulsione di un nervoso Mertens, subentrato dalla panchina, cacciato dopo una manciata di secondi perché pizzicato dal direttore di gara a scalciare Missiroli.
In Sardegna sorride anche l’Inter che, come il Napoli, deve sudare per portare a casa la posta in palio. Mancini ha centrato al Sant’Elia la terza vittoria consecutiva in campionato e, di per sé, è una grande notizia: i nerazzurri, infatti, non raccoglievano 9 punti consecutivi da circa due anni e mezzo. Un’eternità nel calcio moderno. Ma non sono state certo tutte rose e fiori, innanzitutto perché il dinamico 4-3-2-1 impostato da Zola inizia ad essere pienamente assimilato dalla squadra (anche se i punti sono ancora troppo pochi). Poi vanno naturalmente considerate la trasferta di Glasgow e la fatica accumulata in un match dai chiari connotati “british”.
Il Mancio saggiamente opta per il turnover nei punti cardine dei reparti: spazio quindi a Vidic, Brozovic, Kovacic e Podolski. Mentre il tedesco conferma che se l’Arsenal lo ha lasciato partire a cuor leggero un motivo c’era (e guardando alle occasioni buttate al vento contro i rossoblu, s’intuisce quale sia), il giovane croato sbaraglia le insinuazioni dell’ultimo periodo grazie ad una rete veemente, voluta, rabbiosa. Un gol che spalanca la partita a favore dei nerazzurri e fa da premessa per il raddoppio-meraviglia di Icardi, che agguanta Tevez in cima alla classifica marcatori (14 reti) e torna ad esultare – non si sa se anche questa volta su consiglio del suo procuratore. L’Inter sprecona del primo tempo si riscatta dunque nella ripresa, nella frazione in cui soffre di più. Al Cagliari non può bastare il primo acuto in Serie A di Longo, guarda caso ex della gara perché cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Il palo e Carrizo lo aiutano ma la sorte si ferma qui: non c’è rimonta, la Beneamata soffre e porta a casa i 3 punti. Forse, per Mancini & C., è iniziato un nuovo campionato.
CLASSIFICA SERIE A:
Juventus 57, Roma 48, Napoli 45, Lazio 40, Fiorentina 39, Sampdoria*,Genoa* 35 e Inter 35, Milan, Palermo e Torino 33, Sassuolo 29, Udinese*28, Empoli 27, Verona 25, Chievo 24, Atalanta 23, Cagliari 20, Cesena 16, Parma*10.
*una gara in meno
PROSSIMO TURNO (28/02, 01-02/03):
Chievo-Milan, Cagliari-Verona, Atalanta-Sampdoria, Sassuolo-Lazio, Genoa-Parma, Palermo-Empoli, Cesena-Udinese, Inter-Fiorentina, Torino-Napoli, Roma-Juventus.
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