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Di Alessandro LugliIl centravanti del Cagliari, Pavoletti, ha parlato ai giornalisti ieri sera dopo la sconfitta contro la Fiorentina.
Arrivato a Napoli lo scorso gennaio come salvatore della patria, Leonardo Pavoletti ha miseramente fallito la sua esperienza in azzurro senza mai trovare il gol scendendo in campo (fra Serie A e Coppa Italia) soltanto 3 volte da titolare, più altre 7 per pochi minuti. Da quasi 4 mesi al Cagliari l’attaccante sembra rinato, e ieri dopo la gara dei sardi contro la Fiorentina non ha avuto peli sulla lingua nel ricordare l’esperienza partenopea:
“Rimpianti per il fatto che il Napoli cerca un attaccante e prenderà Inglese? No, sono molto sincero dicendo che ora sono contentissmo di essere qui. Napoli è stata una parentesi a cui penso tutt’ora soltanto per gli amici, non certo per il dato calcistico”.
18° turno del campionato di Serie A, alle 15:00 il Napoli ospita la Sampdoria allo “Stadio San Paolo”.
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Un primo posto da consolidare contro un avversario sempre più sorpresa di quest’anno come la Sampdoria, per tenere a distanza l‘Inter (di scena a Reggio Emilia contro il Sassuolo) e approfittare dello scontro diretto fra Juventus e Roma in serata. Il Napoli oggi pomeriggio sfida – con l’obbligo di vincere – i blucerchiati allenati da Marco Giampaolo, in uno Stadio San Paolo che si prevede abbastanza pieno.
Gli azzurri, primi in classifica con 42 punti, hanno fin qui segnato 38 reti (17 fra le mura amiche) incassandone 11 (di cui soltanto 4 a Fuorigrotta). Dopo la sfida odierna i partenopei affronteranno venerdì sera a Crotone i rossoblu locali allenati da Walter Zenga.
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La Sampdoria invece dopo diciassette giornate è al 6° posto con 27 punti ma con una gara da recuperare. Il bottino in classifica è frutto di otto vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte; uno score che peggiora decisamente in trasferta: 9 punti in 8 gare (2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). Dopo la gara di oggi, i blucerchiati torneranno in campo sabato per sfidare in casa la SPAL.
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Precedenti: Sarà la sfida numero 69 nel capoluogo campano fra Napoli e Sampdoria. Il bilancio fin qui è di 31 vittorie azzurre, 27 pareggi e 10 successi blucerchiati.
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Indisponibili: Ghoulam, Milik (Napoli). Álvarez, Linetty (Sampdoria).
Squalificati: –
Diffidati: –
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Arbitro: Davide Massa di Imperia (LEGGI QUI la sua scheda).
Assistenti di linea: Valeriani, Liberti.
IV uomo: Di Paolo.
Addetto al VAR: Mariani.
Assistente al VAR: Longo.
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Ex di turno: Maggio, Quagliarella, Regini, Strinić, Duván Zapata.
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PROBABILI FORMAZIONI:
NAPOLI (4-3-3): 25 Reina; 23 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 6 Mário Rui; 8 Jorginho, 5 Allan, 17 Hamšík; 7 Callejón, 14 Mertens, 24 Insigne. A disposizione: 1 Rafael, 22 Sepe, 6 Chiricheș, 19 Maksimović, 11 Maggio, 42 Diawara, 20 Zieliński, 30 Rog, 15 Giaccherini, 37 Ounas, 18 Leandrinho. All. Sarri
SAMPDORIA (4-3-3): 2 Viviano; 24 Bereszyński, 26 Silvestre, 13 Ferrari, 17 Strinić; 8 Barreto, 34 Torreia, 18 Praet; 90 Ramírez, 91 Duván Zapata, 27 Quagliarella. A disposizione: 1 Puggioni, 19 Regini, 29 Murru, 7 Sala, 10 Đuričić, 6 Dodô, 21 Verre, 9 Caprari, 28 Capezzi, 99 Kownacki. All. Giampaolo.
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DOVE SEGUIRE LA GARA IN DIRETTA:
WEB (diretta testuale): 100x100napoli.it a partire dalle 14:30
RADIO: Radio Kiss Kiss Italia, Radio Kiss Kiss Napoli, Radio1 Rai (all’interno di “Tutto il calcio minuto per minuto”).
PAY-TV: Sky Calcio 1, Premium Sport 2.
16 anni fa gli azzurri, durante l’esilio a Benevento, batterono i toscani grazie a una doppietta dell’attuale tecnico.
Il giorno 23 dicembre il Napoli ha giocato tredici partite, undici in Serie A, una in Serie B ed una in Coppa Italia, ottenendo quattro vittorie e tre pareggi, con sei sconfitte.
Ricordiamo il 2-0 al Siena nella diciottesima giornata della serie B 2001/02 al Santa Colomba di Benevento, che in quel periodo fu stadio casalingo degli azzurri per circa 3 mesi. Questa fu la formazione schierata da Luigi De Canio: Mancini, Saber (46′ Villa), Bonomi, Luppi, Jankulovski, Baccin, Bigica (80′ Moriero), Magoni, Montezine (73′ Bocchetti), Rastelli, Stellone.
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I gol: 41′ e 63′ Rastelli.
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Il Napoli chiuse quel torneo cadetto in quinta posizione, con 61 punti, a sei lunghezze dalla zona promozione. Salirono in serie A, infatti, il Como (74 punti), il Modena (72), la Reggina (68) e l’Empoli (67).
La vittoria sul Siena porta la firma di Massimo Rastelli, autore della doppietta. In maglia azzurra l’attuale tecnico vanta 6 gol nelle 32 presenze in Serie B. Non ha segnato nelle sue 2 partite giocate in azzurro in Coppa Italia.
Jorginho, centrocampista del Napoli, è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli.
Queste le sue parole: “Per il compleanno i miei amici mi hanno fatto un bel regalo. Stiamo molto bene insieme, è stata una serata fantastica.
Domani contro la Sampdoria sarà una bella partita, ci sarà da divertirsi. Col Torino partita molto bella, abbiamo fatto molto bene, si vedeva che la squadra stava crescendo e stiamo su questa strada, dobbiamo continare così, abbiamo ancora margini di miglioramento. Non dobbiamo mollare niente.
Siamo tornati a fare movimenti in profondità, per il nostro modo di giocare è fondamentale, siamo tornati a creare tanto come prima. Il merito è di tutta la squadra e dello staff, il calcio non è fatto da singoli, alla fine se non si mettono tutti a disposizione non si può far niente.
Se ce la possiamo fare per lo Scudetto? Certo, altrimenti che stiamo a fare qua? Abbiamo iniziato il nostro percorso tre anni fa con questo progetto e lo stiamo meritando, non dobbiamo mollare niente, continuare così, restare coi piedi per terra, lavorare, il cammino è ancora molto lungo e poi vedremo.
Regalo che vorrei sotto l’albero? Chiudere l’inverno come primi, sarebbe un bel regalo del momento. Siamo pronti per giocarcela in ogni competizione, dobbiamo avere la mentalità di vincere tutto, a volte non è possibile, ma dobbiamo pensare che ce la possiamo fare e provare in tutti i modi a farlo. Ci stiamo muovendo bene, stiamo facendo un bel lavoro di squadra. Un auguro di buon natale a tutti i napoletani e forza Napoli sempre”.
Termina il secondo anticipo della Serie A.
Il primo tempo tra Cagliari e Fiorentina era terminato 0-0 ma il secondo tempo è stato più combattuto.
I viola trovano la vittoria grazie ad un gol di Babacar all’82’ s assist di Chiesa. Il Cagliari però finisce la gara in 10 uomini per l’espulsione di Joao Pedro. Una gara che si è giocata 10 minuti oltre il 90′, nonostante i minuti di recupero siano stati sei ma l’arbitro ha fatto proseguire per un’ulteriore perdita di tempo.
I tifosi del Benevento hanno diramato un comunicato contro la squadra.
Ecco quanto si legge: “La serie impressionante di risultati e record negativi lascia poco spazio a qualsiasi tipo di giustificazione ed interpretazione semplicistica di quel che sembra, un disastro annunciato. Questa Curva da anni esprime pareri negativi sulla figura di un direttore sportivo, Di Somma, che ha saputo “sgretolare” quanto di buono era stato fatto. Senza ombra di dubbio le colpe sono da attribuire ad una società incapace di prevedere e programmare una stagione che avrebbe richiesto figure di “maggiore spessore” all’interno della stessa, costruendo una rosa al quanto “monca e non omogenea”.
Nonostante i limiti tecnici che restano palesemente evidenti, la squadra sembra non avvertire il peso della maglia che indossa. Disattenzioni banali, superficialità, mancanza di determinazione, autolesionismo ed arrendevolezza regnano sovrani in quel rettangolo di gioco che recrimina la mancanza di uomini veri.
“Femminucce” molto spesso figlie di una vita sregolata e viziata dagli stessi tifosi che oggi vorrebbero contestarli. Il primo invito vogliamo rivolgerlo a tutta la tifoseria sannita, occorre fare un passo avanti anche in questo: non fermate giocatori per strada, non rivolgete loro attenzioni che non meritano, non chiedete foto che poi rimpiangerete. Il calciatore è un mercenario per natura, figlio di vizi e sfizi che nulla hanno a che vedere con la passione e la maglia che sosteniamo. NON INCITATE MAI I SINGOLI, CONTA SOLO LA MAGLIA!
Il secondo invito è rivolto alla stessa società: vedere in campo queste “indegne femminucce” è davvero frustante ed umiliante, chiediamo che sia schierata la primavera affinché la gioia di quei ragazzi ancora non contaminata da denari ed interessi extra-calcistici, renda onore alla nostra maglia.
Il terzo ed ultimo invito lo rivolgiamo alle stesse “indegne femminucce” che girano l’Italia in attesa della prossima sconfitta: la maglia va onorata non solo in campo, da veri professionisti vi si chiede di tenere una condotta “lineare” anche al di fuori dello stesso rettangolo di gioco. Che si perde pure ma non si rinunci mai alla dignità. Molto meglio un campionato di serie B a ridosso della retrocessione ma combattuto che una continua e straziante comparsa, senza il minimo impegno. In virtù di quanto scritto in questo comunicato, la Curva Sud non porterà più vessilli e drappi in trasferta, continuerà a viaggiare portando “in ogni dove” la nostra mentalità, continuerà a cantare solo per la maglia e per i valori “ultras” che da sempre ci accompagnano. In trasferta campeggerà un unico striscione: “SOLO PER LA MAGLIA”, che rappresenta la visione complessiva di quanto enunciato. Oltre le sconfitte, le umiliazioni, la sofferenza nel rettangolo di gioco ci siamo noi! Non badiamo ai novanta minuti ed al risultato, ci interessano solo Benevento e la maglia che abbiamo sempre amato”.
Parla il tecnico della Roma in conferenza-stampa, prima del match di campionato di domani a Torino.
“Dobbiamo cercare a tutti i costi un risultato positivo a Torino su un campo non facile sotto tutti i punti di vista, ma l’identità della Roma non cambierà per questa gara. E’ una partita importantissima, non dico decisiva, ma che ha un valore dal punto di vista mentale.
“Chi toglierei a loro? Higuain è letale, poi sarebbe facile dire Dybala, un fuoriclasse, quindi dico Mandzukic perché è l’elemento che rovina gli equilibri difensivi dell’avversario.
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Dzeko? sta bene, è positivo e sono convinto che segnerà, ha i mezzi e la qualità per farlo. Schick? Sta crescendo da tutti i punti di vista, è importante che abbia segnato ma non vi dico se giocherà o meno. Ribadisco che Schick deve ancora dimostrare il proprio talento. La Juve parla di Dybala che deve crescere e voi mi parlate di Schick? Ha talento e fisico, non è solo tecnico. Diamogli il tempo di maturare e crescere
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