La Juventus è tornata prepotentemente a lottare per lo scudetto

Di

Juvedi Lorenzo Cristallo
I bianconeri dopo l’importante e per nulla scontato successo di domenica contro il Carpi, balzano a quota 33 punti a soli tre lunghezze dall’Inter capolista. Numeri che permettono di affermare senza nessuna ombra di dubbio che la Juventus è tornata con grinta e determinazione a lottare per il titolo di campione d’Italia. Lo sprint degli uomini di Max Allegri è stato notevole ed imponente dallo scorso 31 ottobre, giorno del derby di Torino fino al 20 dicembre. Sette vittorie consecutive, un record personale per Max Allegri che è riuscito ad inanellare una serie di risultati positivi che nemmeno nella passata stagione titolata gli era riuscito. Torino, Empoli, Milan, Palermo, Lazio, Fiorentina e Carpi, sono queste le vittime sacrificali di turno che la Vecchia Signora, ha azzannato, ovviamente in senso sportivo-metaforico, per tornare lassù in alto nelle posizioni che più le competono. È oramai storia passata e archiviata, quell’avvio di stagione balbettante e deludente, con le prime due sconfitte proprio alla prima e seconda giornata e quei pareggi interni contro Chievo e Frosinone che sembravano preannunciare una stagione avara di soddisfazioni.
Allegri invece ha mantenuto salda l’attenzione, i senatori della squadra con a capo Buffon ed Evra, hanno strigliato i propri compagni, soprattutto i più giovani e i nuovi arrivati che probabilmente ancora erano abbastanza consci di sapere quale fosse l’importanza nel vestire la casacca bianconera. Da quella sera piovosa di Reggio Emilia, in cui la Juventus rimediò, l’ultima sconfitta per adesso in campionato, qualcosa è mutato all’interno del gruppo. È sopraggiunta una maggiore consapevolezza, una grande voglia di riscatto, un carattere marcato che contraddistingue lo spirito delle squadre vincenti. L’intero gruppo bianconero è riuscito a sfoderare performance degne di nota, mettendo in evidenza individualità indiscusse. Max Allegri ha trovato nel “3-5-2”, l’arma tattica per mettere in crisi gli avversari e nel tandem Dybala-Mandzukic gli uomini giusti per scardinare le difese. La “Joya” ha realizzato otto goal in campionato, il centravanti croato sei, numeri che certificano un feeling ben avviato e costruttivo. A metà campo sono in crescendo le prestazioni di Pogba che sta tornando sui livelli della passata stagione, che gli permisero di vedere le sue quotazioni di mercato balzare fino alle stelle. Sempre prezioso il contributo di Marchisio, mentre è stato sorprendente l’apporto di Sturaro nel momento in cui è stato chiamato in causa per sostituire Khedira, quest’ultimo varie volte vittima di infortuni in questa prima parte di stagione. Nel centrocampo a cinque il vero fiore all’occhiello dello scacchiere tattico di Max Allegri è rappresentato dalle fasce, Cuadrado e Lichtsteiner da un lato, Alex Sandro ed Evra dall’altro, sono delle vere e proprie spine nel fianco per le retroguardie avversarie e il loro rendimento è di elevata caratura. La difesa da anni garantisce sicurezza e stabilità. Buffon, Chiellini, Bonucci e Barzagli sono pilastri fondamentali sia in bianconero che in nazionale azzurra. A parte qualche battuta a vuoto, soprattutto nelle prime giornate di campionato, per il resto non c’è stato nulla da sottolineare e la solidità del reparto difensivo è stata la marcia in più per dare il “là” alla “remuntanda” in campionato.
La Juventus chiude questo 2015, anno di grazia, non solo nell’essere partecipante attiva per la lotta allo scudetto ma è in corsa su tutti gli altri fronti. In Champions, i bianconeri dopo aver chiuso il girone in maniera un po’ beffarda al secondo posto, saranno chiamati nel prossimo mese di febbraio ad una sfida suggestiva tanto quanto proibitiva contro i tedeschi del Bayern Monaco. Un match dal prestigio assoluto che Allegri vorrà disputare senza sentirsi affatto battuto in partenza. La Vecchia Signora non lascia nulla per strada, nemmeno la Coppa Italia, obiettivo da conquistare in casa bianconera. Il tecnico juventino ha dichiarato che vorrà vincere per la seconda volta consecutiva il trofeo così come accadde in casa Juventus nel biennio 1959-1960. I bianconeri hanno superato agli ottavi di finale il Torino con un Zaza in forma smagliante ed ora ai quarti se la vedranno contro la Lazio.
Juventus in lotta su tutti i fronti, con una voglia spasmodica di raccogliere il massimo possibile. La mentalità vincente di questa squadra la si vede da come è avvenuta questa rimonta in campionato, i più scettici e maligni non ci credevano, dubitavano che la Vecchia Signora sarebbe tornata in auge ed invece la calma, la compattezza, lo spirito di gruppo sono state armi fondamentali per tornare a mettere fiato sul collo alle varie pretendenti.


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