Sarri vs Mancini, Napoli vs Inter: una poltrona scudetto per due
Di Emanuele SaccardoNon siamo nemmeno a dicembre, però l’aria natalizia comincia a ghermirci da lontano. Non da lontanissimo, perché manca poco più di un mese: no, non al Natale, ma alla vigilia; giorno in cui, da decenni, la tradizione vuole che in Tv passi la pellicola ever green “Una poltrona per due”, inossidabile classico delle feste con Eddie Murphy e Dan Aykroyd. Cosa c’entra con la Serie A, penserete? Senza stare a ricordare una trama che ognuno di voi conosce a memoria, il parallelo cinematografico ci serve per avvicinarci all’attuale momento di Maurizio Sarri e Roberto Mancini. Il primo nelle vesti del murphyano povero che diventa ricco, il secondo nei panni dell’aykroydiano che compie il percorso inverso. Ipotesi possibili, entrambe vere, a una settimana esatta dal big match tra Napoli e Inter.
Lunedì prossimo i partenopei ospiteranno i nerazzurri al San Paolo: seconda contro prima, l’inseguitrice che potrebbe diventare inseguita oppure che, al contrario, potrebbe perdere terreno dall’attuale leader della classifica. Idealmente una povertà o una ricchezza, in termini di punti, che non cambierebbero più di tanto il profilo del cammino verso lo scudetto (al limite potrebbero cancellare i balbettii di Roma e Fiorentina, uscite entrambe con un 2-2 dal fine settimana). Epperò Sarri e Mancini, Napoli e Inter, aggiungerebbero al proprio archivio, in caso di vittoria, qualcosa in più in termini di consapevolezza.
La banda del Mancio si è ripresa la testa della classifica, occupata temporaneamente per 24 ore proprio dal Napoli, in una fredda serata milanese; un secco 4-0 al Frosinone, un poker che ha già in sé mutato la faccia interista. Dall’annata del Triplete, infatti, la Società milanese attendeva di essere capolista solitaria dopo il tredicesimo turno, ma non solo. Per la prima volta in stagione l’Inter è riuscita a segnare più di 2 reti in un solo match, alleluja. Mauro Icardi è tornato a timbrare la porta avversaria (4 gol complessivi) e dalle parti della Pinetina si augurano fortemente che sia soltanto l’inizio di una bella rincorsa alla vetta dei marcatori, guarda caso occupata da un altro argentino: Higuain, sempre guarda caso del Napoli. Sarà mica una coincidenza.
Ma l’Inter, al di là del potenziale offensivo finalmente sbocciato – anche grazie all’ottima prova offerta da Ljajic e Jovetic -, sorride per l’impermeabilità difensiva: appena 7 reti al passivo in 13 incontri e Handanovic blindato negli ultimi 4 (record di imbattibilità personale nel mirino). Implicitamente, tanto del merito va ascritto alla coppia Miranda-Murillo, il duo sudamericano arrivato in estate direttamente dalla Spagna: con loro sul terreno di gioco, l’Inter ha incassato la miseria di 2 gol in 7 incontri, vincendone 5. Numeri alla mano, la tradizione del nostro campionato dice che, abitualmente, alla miglior retroguardia corrisponde il tricolore a fine corsa.
Essendo una realtà comprovata, anche il Napoli non può più nascondere i sogni scudetto; perché rispetto all’Inter la banda di Sarri ha subìto una sola rete in più (8). Ciò che tuttavia appare lampante, è la vena realizzativa del Napoli: con il 2-0 inflitto al Verona (a proposito: tabù Bentegodi sfatato dagli azzurri), i sigilli totali dell’attacco partenopeo sono saliti a 24; 17 dei quali confezionati dalla premiata ditta Higuain-Insigne, rispettivamente a 10 e 7 marcature. Tanta roba, unita al percorso quasi netto di tutto il gruppo che, dal terzo turno a sabato, ha inanellato 8 successi e appena 2 pareggi. Un’imbattibilità impensabile se con la memoria torniamo indietro alle chiacchiere estive: “Sarri non è da grande Club, durerà un mese.” Dopo le prime 3 giornate difficili, a margine delle quali sembrava potessero avere ragione i detrattori del tecnico ex Empoli, il lavoro ha cominciato a pagare. E tanto, sia in Italia che in Europa.
Lo scontro diretto tra le due attuali potenze della Serie A giunge forse al momento giusto, quello in cui ci si gioca davvero la vetta e una discreta parte di credibilità sul lungo periodo. Dovessimo vestire i panni della Cassandra di turno, daremmo un leggero vantaggio all’Inter perché non ha le Coppe (il Napoli è atteso dal Brugge giovedì sera). Ma conoscendo un po’ lo spirito e l’organizzazione di Sarri, che tutto il gruppo segue, saremo con ogni probabilità sconfessati. Certamente lunedì sera non sarà una gara come le altre per Inter e Napoli: il posto sulla poltrona scudetto è uno soltanto. Ah, per inciso: alla fine del film sono diventati ricchi sia Murphy che Aykroyd. Fate voi.
RISULTATI 13° TURNO SERIE A:
Bologna-Roma 2-2, Juventus-Milan 1-0 (giocate sabato), Verona-Napoli 0-2, Genoa-Sassuolo 2-1, Fiorentina-Empoli 2-2, Atalanta-Torino 0-1, Lazio-Palermo 1-1, Carpi-Chievo 1-2, Udinese-Sampdoria 1-0, Inter-Frosinone 4-0
CLASSIFICA:
Inter 30, Napoli e Fiorentina 28, Roma 27, Sassuolo 22, Juventus 21, Milan 20, Lazio 19, Torino e Atalanta 18, Chievo, Sampdoria e Genoa 16, Empoli, Palermo e Udinese 15, Bologna 13, Frosinone 11, Verona e Carpi 6
PROSSIMO TURNO (28-29-30 Novembre):
Torino-Bologna, Milan-Sampdoria, Roma-Atalanta, Genoa-Carpi, Frosinone-Verona, Chievo-Udinese, Empoli-Lazio, Palermo-Juventus, Sassuolo-Fiorentina, Napoli-Inter
Commenta o partecipa alla discussione