Girandola di emozioni al “Franchi”. Fiorentina-Empoli termina 2-2
Di francodi Lorenzo Cristallo
Ieri pomeriggio in quel di Firenze è andata in scena, probabilmente, la partita più bella ed emozionante fino ad ora disputata in campionato. Fiorentina ed Empoli si sono affrontate a viso aperto, senza disdegnare il bel gioco e l’aggressività, disputando un match a ritmi elevati, tutt’altro che consoni per un campionato che molto spesso è teatro di gare dall’andamento compassato.
Il derby toscano ha messo in risalto le abilità tecnico-tattiche di due allenatori: Paulo Sousa e Giampaolo che stanno ben impressionando e dimostrando di quanto possa essere importante per una squadra avere un condottiero abile e sagace.
I viola si presentano a questa sfida con importanti ed inaspettate novità di formazione, con Kalinic, Badelj e Bernardeschi inizialmente relegati in panchina, considerando che i tre calciatori in questione sono stati impegnati in settimana con le rispettive nazionali. Tale mossa , almeno per i primi quarantacinque minuti, non porterà gli effetti sperati, perché i viola appaiono meno determinati ed efficaci del solito, soccombendo dinnanzi alla spinta propulsiva di un Empoli ben disposto in campo. La squadra di Paulo Sousa raramente si fa vedere dalle parti di Skorupski e subisce con sofferenza, le avanzate degli uomini di Marco Giampaolo. Il primo squillo del match si ha al 18’ minuto quando Saponara imbecca di prima Livaja che all’interno dell’area di rigore trafigge con un tiro potente sul primo palo l’incolpevole Tatarusanu. Cala il gelo al “Franchi” , gli azzurri sono in vantaggio, anche se rivedendo le immagini al replay, appare piuttosto evidente la posizione di fuorigioco dell’attaccante croato. La Fiorentina non riesce ad imbastire una reazione credibile, la scelta di applicare il turnover sembra proprio non pagare ed infatti l’Empoli raddoppia al 27’ con Buchel, abile a prender palla su una respinta della barriera viola a seguito di un calcio di punizione e il suo tiro dalla lunga distanza si spegne alle spalle di Tatarusanu. La maggior veemenza e aggressività della squadra di Marco Giampaolo viene premiata con questo doppio vantaggio assolutamente meritato. La Fiorentina va al riposo tra musi lunghi e i fischi del popolo gigliata che non ha gradito le scelte azzardate del tecnico lusitano.
La ripresa inizia subito con due importanti novità per la Fiorentina, Paulo Sousa decide di inserire in campo il bomber Kalinic e Bernardeschi per un avulso Mario Suarez e un fischiatissimo Rebic. Il leit motiv della gara cambia immediatamente, i viola appaiono più arrembanti e l’Empoli per lunghi tratti viene messo inevitabilmente alle corde. La rimonta viola prende il nome di Nicola Kalinic, centravanti d’area di rigore con uno spiccato e infallibile senso del goal. Il suo primo timbro avviene al 56’ minuto quando su cross di Marcos Alonso, l’attaccante croato supera di testa la marcatura di Mario Rui e insacca alle spalle di Skorupski. Si riaccende clamorosamente il “ Franchi”. La “remuntanda” della squadra di Paulo Sousa non termina qui, perché cinque minuti più tardi, Babacar sull’out di destra mette al centro dell’area un assist preciso per Kalinic che ben appostato non sbaglia. Goal del pareggio e lo stadio si trasforma in una bolgia. L’Empoli appare piuttosto tramortita dalla rimonta viola, mentre la Fiorentina va vicinissima al goal del 3-2 prima con Kalinic che colpisce una traversa e poi con Vecino che con un tiro da fuori area chiama all’intervento prodigioso l’estremo difensore empolese. Dopo cinque minuti di recupero decretati dal direttore di gara Banti, termina una gara emozionante, un match interessantissimo e dai mille spunti tecnico-tattici.
A fine gara il tecnico dell’Empoli, Marco Giampaolo, non ha assolutamente nulla da rimproverare ai suoi ragazzi per la rimonta subita. Anzi, applaude i suoi uomini per la prova fornita, avendo dimostrato grande carattere ed ottime individualità. Gli azzurri stanno disputando un campionato egregio , mettendo in difficoltà qualsiasi avversario. Tra l’altro il merito di Giampaolo è stato quello di non sovvertire in maniera drastica l’ottimo lavoro svolto nella passata stagione da Sarri. Il tecnico abruzzese è giunto ad Empoli in punta di piedi, con tanta intelligenza ed umiltà ed ora la sua squadra con quindici punti all’attivo ha addirittura un punto in più dell’Empoli della scorsa stagione dopo tredici giornate.
Paulo Sousa invece fa mea-culpa per le scelte iniziali, per quel turnover che stava condannando la Fiorentina ad una clamorosa sconfitta interna. Il tecnico lusitano è stato bravo a correre ai ripari, inserendo Kalinic ed ha giustificato le sue scelte iniziali affermando che durante la settimana aveva lavorato con uomini che non erano stati impegnati con le loro nazionali e fosse convinto che lanciandoli dal primo minuto non avrebbero deluso.
Fiorentina- Empoli è stato uno spot per il calcio, un manifesto per il bel gioco, una copertina sensazionale per il nostro campionato.
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