Champions League: un super Kakà doma il Barça, prova di maturità del Napoli
Di Emanuele SaccardoFinalmente è uscito a riveder le stelle. Anzi, è tornato stella nella notte più importante, mentre le nuvole coprivano il cielo di Milano e una pioggia fastidiosa rendeva tutto più veloce e inafferrabile; come lui nel suo massimo splendore. Ricardo Kakà, lanciato nella mischia dal primo minuto contro il Barcellona, scende in campo con la furia agonistica di qualche stagione fa, forse di più, per dimostrare che non è finito, che il ritorno al Milan non è un lussuoso prepensionamento.
Allegri non crede ai propri occhi: i venti minuti iniziali del brasiliano fanno pensare che il calendario abbia voluto fare uno scherzo e sia tornato indietro al 2007, quando Riky dettava legge dalla trequarti in su e dispensava magie senza soluzione di continuità. Sfida i blaugrana fuori ruolo, deve coprire la fascia sinistra e supportare l’isolato Robinho. Detto fatto: dopo nemmeno dieci minuti gli porge l’assist che vale il momentaneo 1-0 e manca poco che San Siro venga giù; sono minuti in cui Kakà sembra fare tutto per proprio conto, avanti e indietro, a puntare gli avversari nella fase offensiva e a difendere sotto la linea della palla, recitando anche il ruolo del terzino.
Si è capito quanta voglia avesse di riprendersi quel che sente suo, quanta voglia abbia di non fermarsi qui, al di là del Mondiale da raggiungere. Si tratta di orgoglio, si tratta di classe. E la classe se la possiedi, non te la porta via nemmeno la carta d’identità. Nell’economia della gara di ieri sera, poco importa che i blaugrana abbiano trovato il pareggio con il solito Messi e rischiato di vincere, il pubblico si è spellato le mani a furia di applausi per il Figliol Prodigo numero ventidue.
Sul fronte Napoli ci sono ancora più sorrisi dopo la convincente vittoria sul Marsiglia in trasferta. Hanno impressionato soprattutto la prestazione di Mertens e la continuità di rendimento di Callejon (autore della rete del vantaggio) scaricato forse con troppa fretta dal Real Madrid, alla luce dei fatti.
Benitez è soddisfatto, non vede linee d’ombra; al contrario, illumina la reazione del gruppo dopo il passo falso contro la Roma in campionato, sostenendo di non avere dubbi sul valore tecnico e morale della sua squadra. Un elogio è dedicato a Zapata, che con lo splendido sigillo del 2-0 si ritaglia un posto da protagonista nel Napoli del presente.
MILAN-BARCELLONA 1-1 (1-1)
9′ Robinho (M), 23′ Messi (B)
OL. MARSIGLIA-NAPOLI 1-2 (0-1)
43′ Callejon (N), 67′ Zapata (N), A. Ayew (M)
ALTRI RISULTATI:
Steaua B.-Basilea 1-1, Schalke 04-Chelsea 0-3 (Gruppo E), Arsenal-Borussia D. 1-2 (Gruppo F), Porto-Zenit 0-1, Austria V-Atletico M. 0-3 (Gruppo G), Celtic-Ajax 2-1 (Gruppo H)
CLASSIFICHE:
Gruppo E: Chelsea e Schalke 6, Basilea 4, Steaua 1
Gruppo F: Borussia D., Arsenal e Napoli 6, Ol. Marsiglia 0
Gruppo G: Atletico M. 9, Zenit 4, Porto 3, Austria V. 1
Gruppo H: Barcellona 7, Milan 5, Celtic 3, Ajax 1
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