Quarta giornata: Roma e Napoli non si fermano, Inter schiaccia sassi, Milan e Balo all’inferno
Di Emanuele SaccardoPoteva essere il turno delle resurrezioni, è stato invece un week end di conferme. La quarta giornata di Serie A ha ribadito l’avvio immacolato di Roma e Napoli, il momentaccio del Milan, la credibilità dell’Inter e il riscatto della Juventus.
Partiamo dall’epilogo: Milan-Napoli non ha accorciato la classifica, anzi, è riuscita a spedire il Diavolo verso l’inferno. Ora il gap dalle prime della classe è di otto punti dopo appena trecentosessanta minuti giocati; a dispetto di questo, i rossoneri hanno nel complesso disputato la migliore gara delle quattro sin qui viste, ma i partenopei hanno una marcia in più e si vede subito.
Sei minuti per portarsi in vantaggio, altri otto per chiudere i conti nella ripresa (Britos e Higuain i cecchini), il cinismo da grande squadra indispensabile per portare a casa i match più spinosi e un Reina in più – in grado di parare un rigore a Balotelli dopo ventuno segnature consecutive. Queste le armi di Benitez, che centra un successo storico se si pensa che l’ultimo 1-2 a Milano è vecchio di 27 anni e regalò il primo scudetto sotto il Vesuvio. Balotelli fa il Dottor Jekill per tutta la gara, lavorando con impegno e, sfortunatamente, sbagliando un penalty. Segna, ormai nel recupero, poi si trasforma in Mister Hide: ennesimo cartellino rosso e rischio di tre turni di stop.
L’altra capolista, la Roma, vendica il derby della Coppa Italia di maggio con un 2-0 pulito sui cugini della Lazio; le firme di Balzaretti (commossosi dopo la rete) e Ljajic certificano la solidità del neonato progetto Garcia. Modo migliore per festeggiare il nuovo contratto di Totti non poteva andare in scena. Il terzetto di inseguitrici tiene il passo: la Fiorentina liquida l’Atalanta in trasferta e spegne le polemiche della scorsa settimana, la Juventus soffre e va sotto con il Verona ma risorge con i gol di Llorente (primo sigillo con la maglia bianconera) e del solito Tevez.
Discorso a parte per l’Inter, che sotto gli occhi di Moratti passeggia sulle ceneri del Sassuolo (ancora nessun punto in campionato). Lo 0-7 ultra tennistico porta anche il nome di Milito, tornato al gol (anzi, due) dopo il pesante infortunio che lo ha tenuto lontano a lungo dai campi di gioco. Menzione di merito al Torino di Ventura: nel segno di Cerci i granata sbancano Bologna e danno la sensazione di poter essere la sorpresa di questa annata. Non ci sarà tempo per adagiarsi sugli allori, mercoledì si torna già in campo.
RISULTATI 4° TURNO SERIE A:
Chievo-Udinese 2-1, Cagliari-Sampdoria 2-2, Genoa-Livorno 0-0, Sassuolo-Inter 0-7, Catania-Parma 0-0, Roma-Lazio 2-0, Juventus-Verona 2-1, Atalanta-Fiorentina 0-2, Bologna-Torino 1-2, Milan-Napoli 1-2.
CLASSIFICA:
Roma e Napoli 12, Inter, Fiorentina e Juventus 10, Livorno e Torino 7, Verona e Lazio 6, Cagliari 5, Milan, Udinese, Genoa e Chievo 4, Atalanta 3, Bologna, Parma e Sampdoria 2, Catania 1, Sassuolo 0.
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