La Roma è chiamata a superare la prova Porto per accedere in Champions League
Di francoSerata fondamentale, questa, per i giallorossi, che affronteranno nel match di ritorno dei play off di Champions League i lusitani del Porto. All’andata, al “Do Dragao”, la gara terminò con il punteggio di 1-1, un risultato gratificante per la truppa di mister Spalletti che potrà far leva anche su un pareggio a reti bianche per accedere al tabellone principale della massima competizione europea. Nonostante ciò, il tecnico di Certaldo, nella conferenza stampa della vigilia è stato chiaro e diretto : la Roma scenderà in campo con la voglia famelica di azzannare il match, di aggredire l’avversario, disputando nel migliore dei modi una gara attesa da ben otto mesi. La rincorsa che ha portato i capitolini a disputare questo play off entusiasmante al cospetto del Porto, parte da lontano, dal gennaio scorso, quando Spalletti è subentrato a Rudi Garcia e i giallorossi, gradualmente, hanno iniziato a scalare posizioni in classifica, fino ad arrivare terzi ed avere l’opportunità di giocarsi questa chance. La Roma si presenta a questa sfida, galvanizzata dalla buona prima mezzora messa in mostra in terra portoghese, quando la banda guidata da Nuno Espirito Santo appariva in balia dell’avversario e dal 4-0 rifilato in campionato all’ Udinese, in un match che ha visto i capitolini padroni del campo, evidenziando una buona tenuta atletica ed un ottimo meccanismo di gioco tra i reparti. Spalletti ha poi aggiunto che l’obiettivo della serata non sarà quello di speculare sullo 0-0, bensì di attaccare, ovviamente con raziocinio, lasciando da parte la foga e limitando le folate offensive dei lusitani, offrendo quanto di meglio la banda giallorossa possa mostrare in questo periodo della stagione. In ottica formazione, è molto probabile l’utilizzo del “4-3-3” , al netto degli assenti che saranno Torosidis e Florenzi, fermi ai box per problemi muscolari, oltre a Vermaelen per squalifica. In porta dovrebbe esserci Szczesny, con Bruno Peres ed Emerson a presidiare le corsie esterne. La coppia centrale di difesa sarà formata da Manolas, completamente recuperato dopo il leggero fastidio muscolare avvertito nella prima di campionato contro l’Udinese e Juan Jesus. A centrocampo torna titolare De Rossi, dopo la panchina nella sfida con i friulani, coadiuvato dalla presenza di Strootman e Nainggolan. In avanti Salah e Perotti dovrebbero agire ai fianchi di Dzeko punta centrale, con El Shaarawy, almeno inizialmente, relegato in panchina. L’ Olimpico fornirà un colpo d’occhio sensazionale in una gara dalla posta in palio altissima. Da un lato vi è il prestigio professionale, di accedere nella tanto ambita Champions League, e dall’altro occorre sottolineare l’aspetto economico che porta con sé una eventuale qualificazione, con i 30 milioni di euro in palio per chi supera questo step. Una cifra cospicua che donerebbe ulteriore ossigeno alle casse del club capitolino. Non resta che lasciare la parola al campo ed augurarsi che una squadra italiana, in tal caso la Roma, riesca a sovvertire il trend negativo delle ultime sei stagioni, in cui, una sola volta una compagine del nostro Paese, ossia il Milan nel 2013, è riuscita a scavalcare l’ostacolo dei play off di Champions League. La volontà, l’organizzazione di gioco e gli “occhi della tigre” dei giallorossi saranno gli ingredienti fondamentali per cercare di mettere al tappeto il Porto, squadra abituata a disputare tale competizione e con un notevole bagaglio di esperienza al proprio interno.
di Lorenzo Cristallo
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