Champions, ottavi: mezza ipoteca Siviglia, ma il Leicester è vivo
Di Emanuele SaccardoSiviglia – Leicester 2-1 (1-0)
26′ Sarabia (S), 62′ Correa (S), 73′ Vardy (L)
Al Sanchez Pizjuan c’è stato apparentemente soltanto un padrone: il Siviglia. La squadra andalusa, con una forte vocazione europea (nessuno come lei in Europa League, 5 successi in altrettante finali disputate di cui 3 consecutive), cerca di affermarsi anche in Champions. Apparentemente ci è riuscita: benché il gruppo abbia perso pezzi pregiati (Gameiro e Banega su tutti) e sia passato dalle mani del mago Emery a quelle di Sampaoli, l’andata degli ottavi contro il Leicester è stata un dominio sotto il profilo del gioco e delle occasioni create.
Abbiamo usato un paio di volte – e non a caso – l’avverbio ‘apparentemente’: già, perché le Foxes di Ranieri sono vive. Seppur con fatica e in una stagione diametralmente opposta alla precedente, il Leicester ha risposto presente con il primo gol di Vardy in Champions League. Una rete che rappresenta il tesoretto salvifico in vista del match di ritorno programmato per il 14 marzo al King Power Stadium.
Sulla carta era ed è ancora il Siviglia il favorito per il passaggio ai quarti. Sia per la maggiore esperienza internazionale, condita da parecchi successi, sia per l’andamento di quest’anno: il Leicester se la passa piuttosto male in campionato, dove ha racimolato la miseria di 21 punti in 25 gare. I campioni d’Inghilterra in carica si trovano così appena un punto sopra la zona retrocessione. Quasi un paradosso per chi può giocarsi uno storico passaggio ai quarti di Coppa Campioni.
Di per sé, lo scrivemmo a suo tempo, per le Foxes è già storia l’ottavo contro il Siviglia. Alla prima partecipazione in Champions, aver superato e vinto il proprio girone è stato in parte un vero miracolo. Poi però qualcosa che già scricchiolava ha finito per andare quasi in pezzi: Ranieri ha dato la colpa a se stesso parlando di debito di riconoscenza nei confronti del gruppo, ma la realtà è che, probabilmente, a livello mentale e per numero di interpreti il Leicester non è ancora pronto.
Ieri sera lo ha dimostrato con un atteggiamento fin troppo remissivo, al netto di una superiorità evidente del Siviglia. Soltanto la fortuna (2 pali per gli andalusi firmati da Vitolo e Rami) e la freddezza di Schmeichel (rigore parato a Correa nel primo tempo) hanno limitato il passivo. Per questo, ancora paradossalmente, il Leicester resta vivo; perché dopo aver subìto l’iniziativa dei padroni di casa più di un’ora e aver preso un paio di sberle, si è scrollato di dosso la paura e ha provato, riuscendoci, a far male con Vardy.
Niente è ancora scritto: con un pizzico di cattiveria in più e una mano dal pubblico amico, Ranieri e i suoi potranno davvero mettere in difficoltà la macchina da corsa sivigliana. I miracoli qualche volta accadono, anche se dalle parti del King Power Stadium pare ne abbiano già visti una discreta quota nell’ultimo anno.
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