Rallentano Samp e Genoa, segno x sull’asse Milano-Roma
Di Emanuele SaccardoUna Serie A da passare ai raggi x, una sedicesima giornata da guardare molto da vicino: x come il segno imperante nelle 6 gare finite in parità (soltanto 4 vittorie, le due interne di Napoli e Torino più le esterne firmate Juve e Chievo). X come la rappresentazione grafica di un incrocio, tipo quello che ha messo di fronte Roma e Milan da un lato e Inter contro Lazio dall’altro. X come nuove rotte destinate a collidere dentro la calza della Befana: le traiettorie di Juventus e Inter, Lazio e Sampdoria, Udinese e Roma.
Tanta carne al fuoco, due certezze: il fiato per qualcuno sembra legittimamente essersi accorciato, la bagarre per il terzo posto è tutt’altro che all’epilogo. I rallentamenti di Genoa e Sampdoria, per esempio, lasciano aperta la porta di servizio alla Champions per Milan e Fiorentina, che non sono andate oltre il pareggio rispettivamente contro Roma ed Empoli. Inzaghi ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per non soccombere all’Olimpico, grazie ad un Diego Lopez tornato in formato Real e alle sviste arbitrali che hanno fatto infuriare Garcia e compagni. Montella si è invece imbattuto in un Empoli solido che dimostra quanto il lavoro di Sarri faccia rima con qualità: non è bastato lo splendido gol di Vargas (assente dal tabellino marcatori da un anno) per aggiudicarsi il derby toscano. Ma, come dicevamo, le porte per l’Europa che conta sono ancora aperte.
Sicuramente in virtù del pari della Sampdoria tra le mura amiche contro l’ottima Udinese targata Stramaccioni e della sconfitta del Genoa a Torino, sponda granata. I blucerchiati riagguantano i friulani con l’ultimo sigillo di Manolo Gabbiadini, che ha così salutato la sua ormai vecchia tifoseria nel migliore dei modi (l’attaccante è da tempo in predicato di trasferirsi al Napoli), mettendo sotto l’albero un punto importante. Il Grifone, al contrario, resta a bocca asciutta: i granata di Ventura, ancora lontani da un gioco vagamente simile a quello spumeggiante della passata stagione, rimontano con orgoglio grazie alla doppietta di Glik e si allontanano dalle zone pericolose della classifica. Per il Genoa sarà comunque un Natale ricco di sorrisi per l’ottimo cammino avuto sin qui, anche se le due sconfitte consecutive lasciano a Gasperini un retrogusto amaro in bocca.
Appendice per il posticipo serale di ieri tra Inter e Lazio: la squadra di Pioli aggancia Napoli e Samp al terzo posto mostrando la consueta quadratura raggiunta con sacrificio nell’ultimo mese e mezzo, ma resta il rammarico per il doppio vantaggio griffato Felipe Anderson buttato alle ortiche. Certo vanno riconosciuti i meriti dei nerazzurri, per i quali la cura Mancini ha fatto riemergere l’orgoglio di un gruppo sempre più vicino al concetto di “pazza Inter”: la magia di Kovacic e il ritorno al gol di Palacio non muovono granché la classifica dei milanesi, ma suggeriscono che di fronte al Mancio nulla si può dare per scontato. Ultima nota per Palermo e Sassuolo: siciliani ed emiliani troveranno soltanto regali e non carbone il 25 dicembre, a prescindere dal fatto che entrambi si siano fatti rimontare contro Cesena e Atalanta. Dopo uno stentato avvio stagionale, Di Francesco e Iachini hanno rialzato la testa attraverso il silenzio e il lavoro, riuscendo a scalare la classifica quasi sino ai piani più alti. Due esempi di grande professionalità e di estrema umiltà. Encomiabili.
RISULTATI 16° TURNO SERIE A:
Cagliari-Juventus 1-3, Napoli-Parma 2-0 (giocate venerdì), Sassuolo-Cesena 1-1, Roma-Milan 0-0 (giocate sabato), Verona-Chievo 0-1, Fiorentina-Empoli 1-1, Atalanta-Palermo 3-3, Sampdoria-Udinese 2-2, Torino-Genoa 2-1, Inter-Lazio 2-2.
CLASSIFICA:
Juventus 39, Roma 36, Lazio, Napoli e Sampdoria 27, Genoa 26, Milan 25, Fiorentina 24, Udinese e Palermo 22, Inter 21, Sassuolo 20, Empoli, Torino e Verona 17, Chievo 16, Atalanta 15, Cagliari 12, Cesena 9, Parma 6.
PROSSIMO TURNO (5/6 GENNAIO 2015):
Lazio-Sampdoria, Udinese-Roma, Parma-Fiorentina, Milan-Sassuolo, Chievo-Torino, Empoli-Verona, Genoa-Atalanta, Palermo-Cagliari, Cesena-Napoli, Juventus-Inter.
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