L’Atalanta del Gasp vola sempre più in alto
Di Lorenzo CristalloRivelazione indiscutibile di questo campionato. È questa l’etichetta ideale da affibbiare all’Atalanta che sta vivendo il momento migliore, probabilmente, della sua intera storia calcistica. Gli orobici dopo aver superato brillantemente e in rimonta la Roma con il punteggio di 2-1, si issano al quinto posto in classifica, in coabitazione con la Lazio, a quota venticinque, a soli due distanze dall’accoppiata Roma e Milan appaiate al secondo gradino. Sogni di gloria per i nerazzurri guidati egregiamente e sapientemente da Gasperini che dopo la sconfitta rimediata in casa, lo scorso 21 settembre al cospetto del Palermo, ha deciso di rivoluzionare gli undici in campo, dando spazio e fiducia a giovani dalle belle speranze e dal presente raggiante. Da lì in avanti, gli orobici hanno inanellato ben otto risultati consecutivi, impreziositi da sette vittorie ed un pareggio. Numeri che la proiettano nei quartieri alti della classifica, tramite uno score, che se analizzato dalla sesta giornata alla tredicesima, vedrebbe l’Atalanta in testa alla graduatoria, riuscendo nell’impresa di fare meglio anche rispetto alla capolista Juventus. Alla base di questo momento sfavillante vi è il lavoro meticoloso svolto dal tecnico Gasperini, che si sta rivelando un allenatore di successo che sta lasciando la sua impronta anche in queste latitudini, smorzando le critiche di coloro che sostenevano la tesi che l’allenatore piemontese fosse riuscito a dare il meglio di sé solamente alla conduzione del Genoa. Il Gasp sta dimostrando coraggio e consapevolezza nelle scelte, palesando una notevole partecipazione emotiva, trasmettendo il “sacro fuoco” nelle vene dei suoi calciatori che appaiono, in campo, indemoniati e senza timori reverenziali. La rimonta effettuata ai danni della Roma è l’emblema di un gruppo che non si pone limiti, che continua a lavorare a testa bassa e con spiccata umiltà ma che ha tutta l’intenzione di togliersi importanti soddisfazioni in questa stagione. Tra i punti cardine di questo exploit bisogna annoverare giovani promettenti che stanno dimostrando di meritare, sul campo, palcoscenici di primissimo livello. In difesa è prezioso il contributo di Mattia Caldara, classe 1994 ed autore fino ad ora di tre reti in campionato, sintomo di un calciatore non solo affidabile nelle retrovie ma propositivo in fase offensiva. A centrocampo dimostra maturità e visione di gioco Roberto Gagliardini, anch’egli nato nel 1994 e cresciuto nel vivaio orobico. Il numero quattro dell’Atalanta è già entrato nel giro della nazionale azzurra, con il commissario tecnico Giampiero Ventura che ha visto in lui le stimmate da predestinato. Di sostanza e qualità è l’apporto dell’ivoriano Frank Kessiè, classe 1996 ed autore fino a questo momento di undici presenze in campionato infarcite da cinque goal, che lo incoronano nelle vesti di bomber della squadra. Kessiè è richiestissimo da molti top club tra cui la Juventus, che avrebbe fatto un pensiero su di lui a partire dalla prossima finestra di mercato di gennaio, ma stando alle dichiarazioni del calciatore, per adesso non ha nessuna intenzione di andare via da Bergamo, piuttosto il suo scopo è quello di vivere da protagonista una stagione altisonante con i colori nerazzurri. Infaticabile l’apporto di Conti, altro calciatore cresciuto nel vivaio atalantino, mentre in avanti il “papu” Gomez, sempre più entusiasta della sua esperienza a Bergamo, a tal punto da rispedire al mittente le voci di mercato che parlano di un interessamento della Roma nei suoi confronti, ha instaurato un tandem imprevedibile e ben collaudato con Petagna, giovane attaccante possente, nato nel 1995, che sta vivendo una fase di rinascita dopo esser stato frettolosamente bocciato dal Milan che lo spedì a fare esperienza verso altri lidi. Nelle gerarchie in attacco, la punta triestina ha scalzato la concorrenza dei vari Pinilla e Paloschi, conquistandosi la scena da attore protagonista. Lo specchio dell’Atalanta dei miracoli è quello di un gruppo che rema dritto verso un unico obiettivo, che nutre dentro di sé una voglia spasmodica di ben apparire e sorprendere gli avversari, mostrando un calcio veloce, dinamico e propositivo, con tanti ragazzi che stanno catturando l’attenzione dell’opinione pubblica e dei club di primo piano in ambito nazionale ed europeo. Gasperini ,ora, avrà il compito di tenere tutti sulla corda, evitando voli pindarici con la fantasia. Il campionato è ancora lungo e le insidie non mancheranno ma se dovessero proseguire lungo questa striscia di risultati entusiasmanti, sognare in grande, per questa baby Atalanta, non sarà mera utopia.
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