Parma: dalla B ai Cinesi, sognando la Serie A

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I tempi di Ghirardi, di Manenti e del suo unico euro, i tempi del fallimento del Parma insomma: quanto sono lontani. Nella città ducale, nonostante siano passati soltanto due anni e spicci, si respira un’aria che da un po’ tira verso l’alto e non più verso il basso. Società e città, tesserati e popolo, se la meritano tutta quest’aria. Perché il Parma è patrimonio calcistico italiano, è un’etichetta che fa rima con qualità, di origine controllata. Un controllo serio che, nonostante l’Asia stia bussando anche alla porta gialloblù, resterà forte. E in parte ancora italiano perché, come dice l’attuale vicepresidente del Club, Marco Ferrari, “vogliamo preservare la parmigianità”.

A Parma e per il Parma c’è un piano. Una sorta di A-B-C per continuare sulla strada imboccata nel 2015, quando Nuovo Inizio (il gruppo di sette imprenditori che rilevò la società dal fallimento, ndr) comprò il timone per uscire dal fango: prima la Serie B, poi i Cinesi, quindi la Serie A. Se volessimo essere pignoli è un B-C-A, ma che importa; se volessimo essere ancora più pignoli, il Parma ha dovuto prima tornare nel calcio professionistico, ma sono dettagli adesso. Dettagli che lasciamo volentieri proprio a Marco Ferrari e Nuovo Inizio perché, curando ogni minimo particolare e pianificando a dovere il futuro, sono stati capaci di creare tanto in poco tempo. E non era scontato.

E il progetto è soltanto all’inizio. Conquistata la promozione nella Serie cadetta, il Parma passa a maggioranza – come da programma – in mano a Desport, presieduta da Jiang Lizhang, parecchio conosciuto in Patria ed esperto di diritti tv relativi allo sport, partecipazioni sportive in senso stretto, nonché già nel mondo del calcio e della Nba. Una figura, insomma, seria e affidabile che deterrà il 60% delle quote (attualmente Desport è già entrata nel Club parmense con il 30%, ndr), mentre un altro 30% rimarrà a Nuovo Inizio, così come il restante 10%, per i prossimi cinque anni, a Parma Partecipazioni Calcistiche, l’azionariato diffuso dei tifosi.

In una conferenza stampa, Ferrari ha spiegato che, dopo due anni e mezzo intensi, il suo compito è di fatto esaurito. Giusto, quindi, lasciare che nuove leve e nuove esperienze permettano al Parma di crescere ulteriormente. In qualche modo è stata proprio la promozione in Serie B a delineare in maniera definitiva il nuovo assetto societario: Ferrari ha spiegato che “finora siamo stati in grado di mantenere le nostre intenzioni, ma quando si passa a un calcio professionistico e sempre più competitivo crediamo si debba avere un socio di maggioranza capace di prendere soluzioni in pochi istanti. Abbiamo dedicato tanti mesi alla ricerca di un assetto funzionante con un azionista di maggioranza che non siamo riusciti a trovare al nostro interno. Ci sono stati una serie di incontri positivi con l’imprenditore cinese Jiang Lizhang. Si tratta di un interlocutore serio, affidabile e desideroso di investire nel Parma che ha un certo appeal nei mercati asiatici fin dagli anni Novanta”.

E il progetto potrebbe portare, nei prossimi anni, ai fasti di quella lontana decade nella quale il Club ducale seppe lottare per lo scudetto e conquistare Coppa Uefa e Coppa delle Coppe. Per ora si riparte da chi sul campo ha guadagnato la B: dall’attuale a.d. Carra, dal d.s. Faggiano e dal tecnico D’Aversa. Ferrari spiega ancora: “L’accordo rispetta il principio di multiproprietà, in cui vengono tutelate le minoranze e l’espressione della parmigianità. Già avvenuto l’ingresso al 30%, nella prima settimana di luglio il gruppo Desport arriverà al 60% e quello sarà l’assetto definitivo. Ci sarà una continuità a livello tecnico e dirigenziale, siamo onorati che Jiang Lizhang abbia scelto la piazza di Parma per investire nel calcio. E’ una grande opportunità per la città e la squadra che in futuro potrebbe cullare ambizioni inedite negli ultimi quindici anni”.

Unica figura nuova nel C.d.a. sarà l’ex bomber Hernan Crespo, che a Parma ha vissuto i suoi primi anni italiani (conquistando la Coppa Uefa di cui sopra) e ha iniziato la carriera da allenatore delle giovanili. Il quasi 42enne argentino sarà uno dei due vicepresidenti previsti all’interno del Consiglio, che sarà composto in tutto da nove membri: cinque della Desport, tre di Nuovo Inizio e uno di Parma Partecipazioni Calcistiche. Il futuro ducale sembra ancora in buone mani.

FONTE: SPORTMEDIASET

 


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