Under 21: pari con il Portogallo, Italia appesa a un filo
Di Emanuele SaccardoServiva una vittoria, è arrivato un pareggio. Il risveglio dell’Under 21 targata Gigi Di Biagio è agrodolce: da un lato la consapevolezza di aver cambiato marcia dopo l’abulico esordio contro la Svezia, dall’altro l’amarezza per aver sprecato tanto, troppo, di fronte a un Portogallo sceso in campo con la manifesta idea di strappare il pari. Gli azzurrini si sono dannati l’anima, tuttavia non è bastato per centrare i tre punti; merito indubbio anche dell’estremo difensore lusitano Josè Sà, autore di almeno tre interventi decisivi e baciato dalla fortuna quando Belotti, a inizio ripresa, ha centrato la traversa di testa.
Per tagliare il traguardo delle semifinali e contestualmente acquisire il pass olimpico di Rio de Janeiro 2016, l’Under 21 è ora costretta non soltanto a battere l’Inghilterra mercoledì, ma anche a sperare proprio nel Portogallo. Ieri, infatti, la Svezia è capitolata contro i leoncini d’Albione; qualora i lusitani riuscissero a superare gli scandinavi e l’Italia avesse ragione degli inglesi, Di Biagio potrebbe festeggiare l’approdo tra le migliori quattro d’Europa piazzandosi al secondo posto nel Gruppo B. Non siamo più padroni del nostro destino, dunque: con la memoria si torna al 2004, all’Europeo dei “grandi”, quando alla vigilia dell’ultimo turno del girone la Nazionale del Trap pregò che Svezia e Danimarca non facessero il tanto temuto “biscotto” – giunto invece impietosamente.
Da qui a mercoledì i calciofili nostrani si trasformeranno in pasticceri, convinti che possa ripetersi anche con l’Under 21 la storia di Euro 2004. Noi che crediamo nella buona fede e nei principi cristallini del puro spirito sportivo, immaginiamo che Svezia e Portogallo daranno tutto per arrivare alla vittoria. L’unica certezza è che Berardi e compagni sono appesi a un filo, consapevoli della quasi irreversibile situazione venuta a crearsi. Meriti a parte degli avversari, l’Italia vista nei primi 180 minuti di questa fase finale pare ancora una creatura immatura per competere con i pari categoria degli altri Paesi. Forse non di tutti, certamente di quelli visti sin qui.
Facciamo un esempio concreto: almeno la metà dei giovani portoghesi scesi in campo ieri sera ha già debuttato nelle Coppe con i rispettivi Clubs. Alcuni di loro si sono già affacciati alla Nazionale maggiore. Tutto ciò si traduce in una superiore capacità di reggere le pressioni a livello continentale, in un bagaglio di esperienza che porta gioco forza a saper leggere meglio alcune fasi delle gare. Si torna perciò al consueto nodo del tutto italiano: come possono crescere i giovani, durante l’arco di una stagione, se fanno panchina in Serie A o se vengono “bruciati” dopo poche partite andate storte? se la sola vetrina a disposizione per “farsi le ossa” resta l’Europeo Under 21?
Mercoledì sera contro l’Inghilterra servirà proprio un ulteriore scatto di orgoglio che, di solito, è sì figlio delle motivazioni ovvie e contingenti (classifica, spirito di gruppo, convinzione infusa dal c.t.), ma è anche parente stretto dell’abitudine a giocarsi tutto in gare secche e complicate. Al di là della condizione atletica degli azzurrini – visibilmente in debito di ossigeno già dopo 65 minuti -, la rappresentativa di categoria difetta proprio in questo: mancanza di abitudine. Si dice che vincere aiuti a vincere, ed è senza dubbio così. Speriamo che l’Under 21 di Bardi & C. possa iniziare a farlo contro l’Inghilterra, e che un piccolo miracolo possa donare quella consapevolezza nei propri mezzi necessaria per giungere in cima all’Europa. E magari, più in là, a conquistare una medaglia all’ombra del Pan di zucchero.
ALTRI RISULTATI:
GRUPPO B:
Svezia – Inghilterra 0-1 (85′ Lingard)
CLASSIFICA: Portogallo 4, Inghilterra e Svezia 3, Italia 1
GRUPPO A:
Serbia – Repubblica Ceca 0-4 (7′, 21′ e 56′ Kliment, 59′ Fridek)
Germania – Danimarca 3-0 (32′ e 48′ Volland, 53′ Ginter)
CLASSIFICA: Germania 4, Danimarca e Rep. Ceca 3, Serbia 1
PROSSIMI INCONTRI:
A: Repubblica Ceca – Germania, Danimarca – Serbia (23 giugno 2015, ore 20:45)
B: Inghilterra – Italia, Portogallo -Svezia (24 giugno 2015, ore 20:45)
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