Cinquantesimo anniversario della prima Coppa dei Campioni italiana: il Milan celebrato in Regione
Di Emanuele SaccardoCinquant’anni e non sentirli. La bacheca di Via Turati non ha i capelli bianchi, anzi, si capisce che ha ancora la fame di un adolescente. Sono passati dieci lustri esatti dal primo successo europeo del Milan: il 22 maggio del 1963 i rossoneri del paròn Rocco vinsero in rimonta la Coppa dei Campioni (doppietta di Altafini, seguita al vantaggio firmato Eusebio) contro i bi-dominatori d’Europa del Benfica, guidati da sua maestà mister Guttmann.
Il teatro di quell’epica sfida fu il vecchio e storico impianto di Wembley; curiosamente, tra una una manciata di giorni, la finale di Champions 2013 si disputerà proprio nel nuovo impianto londinese: giusto cinquant’anni più tardi.
Il Milan è stato celebrato ieri, alle 18:30, presso la sede della Regione Lombardia alla presenza di Roberto Maroni, presidente della medesima. La cerimonia ha messo in risalto un altro aspetto importante di quella sfida: il Diavolo fu la prima società italiana a conquistare il massimo titolo continentale, dopo averlo soltanto sfiorato nel 1958 (finale persa a Bruxelles per mano del Real Madrid piglia tutto di Di Stefano; 2-3 ai supplementari).
Battendo i lusitani, detentori del trofeo conquistato nelle due precedenti edizioni (vittime Barcellona e ancora Real), il club meneghino pose la pietra iniziale di una lunga storia ricca di soddisfazioni, ma anche di qualche clamorosa caduta. Durante le celebrazioni dell’anniversario, il capitano di allora Cesare Maldini ha ritirato la benemerenza riservata alla società, ovvero una scultura in bronzo realizzata da Arnaldo Pomodoro. Tutti i giocatori della finale di Wembley ’63, hanno ricevuto una medaglia ricordo. Ora le mensole di Via Turati sono pronte a tagliare nuovi traguardi.
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