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Di Alessandro LugliE´ vigilia per la Nazionale azzurra di Di Biagio. Oggi allenamento a porte chiuse a Coverciano, nel pomeriggio il volo per Manchester dove domani si svolgerà l´amichevole con l´Argentina di Messi. “Capiremo a che livello siamo” ha detto Jorginho. Si riparte dal 4-3-3, con Insigne, Immobile e Candreva in attacco.
Mentre comincia il nuovo corso azzurro, continua il lavoro dei vertici della Figc. Nei sondaggi informali di Costacurta c´è ora Ancelotti in pole: l´allenatore reggiano ha chiesto il ritorno di Pirlo come assistente, in seconda fila Mancini e Ranieri. E per Buffon è pronto da giugno un posto come dirigente o nello staff della Nazionale per convincerlo all´addio.
La Procura di Milano ha avviato un´indagine sulla compravendita del Milan. Per adesso non ci sono ipotesi di reato nè indagati, si vuole far luce sulle segnalazioni di operazioni sospette emerse negli scorsi mesi dalle autorità bancarie. Intanto sulla querelle dei mancati rimborsi per il derby l´Inter interviene a gamba tesa: “Non potete dare dei buoni ai nostri tifosi”.
“Lo scudetto? Lo scontro diretto sarà molto importante, ma ci sono molte partite da giocare dove cercheremo di fare del nostro meglio”. Così Jorginho, da Coverciano, parla del duello scudetto tra Napoli e Juventus. A Castelvolturno oggi Sarri guida il gruppo in una doppia seduta. Allegri intanto perde Alex Sandro: per il brasiliano risentimento muscolare di tipo distrattivo alla coscia destra, niente Real.
Mentre le voci di mercato su Alisson si moltiplicano, Monchi blinda il portiere brasiliano: “Non ci sono offerte per lui, ce lo teniamo stretto”. La società giallorossa proporrà al termine della stagione un rinnovo di contratto a 4 milioni l´anno per il portiere che piace a Real, Psg e Bayern. “Il Barcellona in Champions? 70-30 o 80-20 per loro” le percentuali del ds giallorosso.
Riapre in Australia il circus della Formula 1. Ferrari a caccia della Mercedes di re Hamilton, pronto ad un rinnovo da 45 milioni l´anno: sarebbe il pilota più pagato di sempre: “Per confermarmi devo essere ancora più continuo dell´anno scorso”, dice l´inglese. “L´obiettivo è il Mondiale”, la voglia di Vettel. Intanto a Milano fa sognare Carolina Kostner, in testa dopo il programma corto dei Mondiali di pattinaggio.
“L’amichevole contro l’Argentina è una partita molto importante perchè quando giochi contro nazionali di questo calibro hai anche la grande opportunità di vedere a che livello sei, dove devi crescere e migliorare. Dobbiamo essere positivi e credere molto in quello che stiamo facendo in questi giorni”. Saranno affidate anche ai piedi e alle idee del regista italo-brasiliano Jorginho le giocate con cui la nuova Italia di Gigi Di Biagio sfiderà venerdì sera, a Manchester, l’Argentina di Lionel Messi. “Il mister – spiega il centrocampista del Napoli in conferenza stampa a Coverciano – ci chiede di cercare di giocare a calcio, di non avere paura, di far viaggiare la veloce e poi sta cercando di farci divertire – ha aggiunto Jorginho -. Lui ci dice che dobbiamo divertirci con la palla e credo che abbia ragione. Per me non cambia molto rispetto al Napoli, perché la maniera di vedere il calcio di mister di Biagio è molto simile a quella che c’è nel mio club”. Jorginho nonostante la mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale di Russia non ha rimpianti per la scelta di dire sì all’Italia, nonostante l’interessamento in extremis del Brasile. “Sinceramente non ho nessun rimpianto perché ho sempre voluto la Nazionale italiana – ha sottolineato il centrocampista del Napoli -. Sono arrivato molto giovane in Italia, questo Paese mi ha accolto benissimo, mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno. Ci tenevo tanto alla convocazione dell’Italia, poi è venuto fuori il discorso del Brasile, è normale che un po’ ci pensi, ma non ho nessun rimpianto e sono molto orgoglioso della scelta che ho fatto”.
Il commissario tecnico dell’ultimo biennio, Gian Piero Ventura, ha schierato Jorginho titolare nella gara decisiva contro la Svezia, ma prima lo ha utilizzato molto raramente. “Questo non deve essere un rimpianto mio. Quando sono stato chiamato ho cercato di farmi trovare pronto, mi sarebbe piaciuto dare di piu’, dare una mano, ma non è colpa mia”. Per rialzarsi dopo la mancata partecipazione al prossimo Mondiale, secondo Jorginho è necessario che lui e gli azzurri credano “nel nuovo progetto, nell’idea di gioco che imporra’ mister Di Biagio, poi il gruppo fara’ la forza: dobbiamo essere tutti uniti, darci una mano tutti e da quello ripartire. Non è facile ma dobbiamo farlo”. In questi giorni Di Biagio lo ha affiancato a Marco Verratti, mettendo lui in regia e il centrocampista del Psg come interno. “Giocare con lui credo che sia molto facile. E’ un giocatore di altissima qualità e quando hai un elemento simile a fianco tutto diventa piu’ facile perché ti da’ sempre una mano, secondo possiamo giocare tranquillamente e bene insieme”. E a chi gli ha chiesto se lui possa diventare importante in questa Nazionale azzurra, Jorginho ha risposto: “Credo che qui siamo tutti giocatori importanti. Sara’ il tempo a determinare l’importanza di ognuno, anche la mia, per questa Nazionale e questo nuovo progetto”.
Dalla Nazionale al suo club, il Napoli che continua a lottare per lo scudetto, un duello con la Juventus che ha ilò vantaggio di due punti e dello scontro diretto in casa. “Penso che sarà sicuramente una partita importante ma ci sono tante gare da giocare dove ognuno cerchera’ di fare il meglio – ha concluso Jorginho -. Sicuramente quella sarà una bella partita da giocare. A Napoli stiamo facendo un grandissimo lavoro, ci stiamo divertendo, stiamo facendo divertire tanta gente. Crediamo nella nostra idea di gioco e speriamo di vincere, noi stiamo provando a fare del nostro meglio”.
Il portale Fichajes.net ha elencato cinque top player che a giugno saranno liberi di firmare a costo zero con qualsiasi club. Bernard: Il centrocampista dello Shakhtar ha affermato il suo desiderio di non voler continuare in Ucraina; il ragazzo, nel mirino dell’Inter, sarà uno dei grandi nomi del prossimo mercato perché possiede tecnica, qualità ed è molto duttile. Mario Balotelli: ‘Super Mario’ sta disputando la sua seconda stagione ad alti livelli nel Nizza e può fare il grande salto in un grande club. Il suo contratto con la società francese terminerà nel momento giusto. Da qualche tempo strizza l’occhio all’Italia e Napoli o Juventus potrebbero essere squadre giuste. Stefan de Vrij: Il centrale della Lazio non continuerà con i biancocelesti nella prossima stagione. Uno dei club più forti su di lui è l’Inter ma il centrale è seguito da molti top club europei. Emre Can: Il Liverpool non vuole perdere il suo centrocampista e numerose offerte sono state presentate aul suo agente. Il ragazzo, però, è intenzionato a cambiare aria con la Juve molto vigile ed in vantaggio sul ragazzo. Ben Arfa: La mezza punta francese non viene utilizzato da Unai Emery; il suo calvario terminerà il prossimo 1 luglio e sarà sicuramente uno dei calciatori più cercati sul mercato.
A radio Crc è intervenuto Claudio Onofri, allenatore: “Il rinnovo di Sarri è il primo passo per mantenere questo livello ed aumentarlo. Sarri e Giuntoli sono una coppia affiatata e il Napoli non può che ripartire da loro e ovviamente ci dovranno essere delle garanzie perché il nome di Sarri è appetito non solo in Italia, ma anche in Europa. Ballardini ha preparato il match col Napoli alla grande perché tutte quelle combinazioni degli azzurri sono state ridotte al minimo, ma poi le individualità fanno sempre la differenza, anche contro squadre organizzate ed ecco perché il Napoli ha avuto la meglio”.
Carlo Genta, giornalista: “A Balotelli si chiedeva continuità e c’è stato un periodo in cui non meritava la Nazionale, ma credo che sia sbagliato non convocarlo con l’Italia. Siamo di fronte ad una ricostruzione totale di una Nazionale e Insigne deve far parte del futuro dell’Italia che non ha i vari Ronaldo e Messi, ma starei attento anche all’anagrafe dei calciatori. Non si può ripartire dalla Nazionale che ha perso i Mondiali, ma da una base giovane e che garantisca un percorso di ricostruzione”.
Giorgio Sigon, giornalista: “Il paggio della Juve con la Spal ha dato nuovo entusiasmo al Napoli, ma il campionato non era chiuso neppure prima. Al di là dello scontro diretto, il Napoli dovrà giocare col Milan e anche con la Fiorentina. Numeri alla mano, però, in trasferta gli azzurri rendono meglio e tenere alta l’attenzione in casa può essere la chiave vincente. Non credo affatto che il Napoli possa prendere sotto gamba gli impegni con le squadre meno blasonate, ma un po’ di attenzione, quella sì, sarà necessaria. Il Napoli dovrà buttare giù una strategia comune tra società, Giuntoli e Sarri. Vincere lo scudetto vorrebbe dire tantisismo e sarebbe bellissimo, ma poi vincendo potrebbe perdere qualche giocatore in più e in tal doso c’è da capire cosa farà de Laurentiis con le offerte che arriveranno per gli azzurri”.
Beppe Accardi: “Sarri in Toscana credo abbia detto determinate cose che possono essere interpretate in modo diverso. Ha detto anche che il contratto è un falso problema e la mia sensazione è che il suo matrimonio con Napoli andrà avanti ancora per lungo tempo perché lui è innamorato di questa città e dei tifosi. Il gruppo azzurro è diventato forte, solido e sta crescendo sempre più, ma ogni squadra ha dei cicli e se Sarri si dovesse rendere conto che questo gruppo non potrà più dare ciò che sta dando adesso, sarà un problema. Non so se Sarri incontrerà De Laurentiis in questi giorni, ma come ha già dimostrato in passato, il presidente ha provato a mantenere i capisaldi di questa squadra. Riconosce a Sarri il suo valore anche dal punto di vista economico e questa la dice lunga. Se il Napoli è diventato un gruppo solido che può dare continuità al progetto, sono convinto che Sarri continuerà in azzurro e oggi i segnali sono talmente forti e positivi, che fossi un napoletano, non mi preoccuperei. Non sottovalutiamo la clausola rescissoria di 8 milioni perché è vero che gli inglesi hanno soldi da buttare, ma parliamo di una cifra alta.
Carlo Laudisa, giornalista: “De Laurentiis vuole convocare Sarri nelle prossime ore per parlare del futuro del tecnico. L’allenatore non è abituato ad avere grandi campioni, ma a lavorare sul suo gioco. Squadre interessate a Sarri? Si parlava di Chelsea e Tottenham, ma realisticamente è presto per poter dire se in Europa di scatenerà un domino di cambi di panchine e che possano interessare anche Sarri. Non credo che l’allenatore del Napoli voglia cambiare aria, ma è saggio aspettare di vedere cosa succede in Europa e dai quarti di Champions in poi, si inizieranno a vedere i primi verdetti”.
Mario Giuffredi, procuratore tra gli altri di Hysaj, Sepe e Mario Rui: “Giocare con la Nazionale portoghese è sempre stato il sogno di Mario Rui e per questo la soddisfazione è tripla. L’infortunio dello scorso anno gli ha tolto molto, ma ha dimostrato col lavoro di essere un titolatissimo del Napoli e grazie alle prestazioni in azzurro ha raggiunto la Nazionale. Mario Rui è scaramantico e dice che non parteciperà ai Mondiali, ma sono certo che ci sarà. Ho grande fiducia in lui, ero convinto che potesse ambire alla Nazionale portoghese e ha compiuto un piccolo passo per il Mondiale. Fa piacere sapere della stima di Sarri per Sepe che ha dimostrato di essere un portiere da Napoli. Rispettiamo le esigenze del club di trovare un altro portiere, ma il Napoli dovrà rispettare anche le nostre perché disputare un alto anno come questo significherebbe non essere protagonista. Chiederemo di andar via se Sepe non giocherà con continuità anche perché credo che il ragazzo sia pronto anche per fare il titolare a Napoli. Ci lusinga sapere che Sarri vorrebbe vedere ancora Sepe in azzurro, ma lui vuole giocare. Mario Rui non ha paura della concorrenza, la accetta ben volentieri ed è giusto che una squadra come il Napoli abbia 22 titolari. La valutazione di Hysaj è destina a a salire perché è giovane e gioca in un ruolo in cui c’è poco di meglio. In passato è stato chiesto da squadre importanti, ma ha scelto di restare a Napoli e il da farsi lo si vedrà a fine stagione. Nello spogliatoio si respira aria tranquilla perché adesso gli azzurri inseguono e non hanno nulla da perdere. Il Milan è la squadra più in forma del campionato e mi auguro possa raggiungere il quarto posto. Voglio un gran bene a Gattuso che è un grande uomo e un grande allenatore e il Milan può essere un arbitro importante per la corsa scudetto”.
Ciro Venerato, giornalista: “De Laurentiis avrà un contatto diretto con Sarri prima di andare a Los Angeles. Ieri sera non c’è stato nessun incontro e al momento neppure: Pellegrini e Sarri non hanno ricevuto alcuna comunicazione da parte della società. Sarri in questa fase della stagione non firmerà nessun rinnovo e per evitare un rifiuto, De Laurentiis potrebbe anche solo chiamare il tecnico per poi incontrarlo al rientro da Los Angeles. La clausola di Sarri scade il 31 maggio per cui c’è tutto il tempo per vedersi a fine campionato. Sia la proprietà che l’allenatore non vogliono rompere gli equilibri per tenere sereno lo spogliatoio. Non mi risultano accelerazioni del Napoli per Rui Patricio, né un interessamento per Sirigu. Al momento il Napoli sta lavorando soprattutto su Leno. Napoli e Bologna si sono sentiti pochi giorni fa per Verdi: il club azzurro sa che c’è una concorrente, non conosce il nome e io immagino sia l’Inter. C’è da superare il problema dei diritti di immagini ed è da definire il costo della clausola d’uscita del calciatore”.
Marcello Carli, dirigente sportivo: “Il Napoli per vincere il campionato deve conquistare almeno 96 punti e parliamo di numeri assurdi per cui va vissuta ogni giornata. La squadra azzurra ha dimostrato fin qui di potercela fare e nessuno può sapere come finirà questa stagione. Se il Napoli avesse fatto il famoso turnover non credo che avrebbe conquistato gli stessi punti che ha oggi in classifica. Napoli e Juve hanno caratteristiche totalmente diverse, sono entrambe straordinarie e nessuno può sapere come finirà questo campionato e forse a Torino avremo una prima risposta. Spero che il Napoli vinca lo scudetto, ha tutto per arrivare fino alla fine, ha un ottimo allenatore e sarebbe un bel messaggio per il calcio. Sarri ha capito che nel calcio si deve sempre osare e si può anche non vincere, ma la personalità deve venire sempre al primo posto”.
Dal record di gol strappato a Diego Armando Maradona alla fascia di capitano, passando per i rumors della Cina e, soprattutto, per il sogno di Scudetto. Marek Hamsik ha trattato questi argomenti durante un’intervista rilasciata a sport.aktuality; ecco quanto dichiarato dal centrocampista del Napoli che per il quinto anno di finale ha vinto il titolo di calciatore slovacco dell’anno: “Sono contento di essere riuscito a difendere il titolo, ma devo dire che Škriniar Lobotka (sul podio insieme a lui, ndr) hanno avuto ottime stagioni. Sono contento di difendere il titolo, vedremo cosa succederà il prossimo anno. E’ un premio prestigioso e sono onorato di averlo vinto ancora”.
“Il momento più bello del 2017 è sicuramente il gol con il quale ho raggiunto il record di marcature con il Napoli di Maradona. E’ stato un grande traguardo per me, ma anche per il Napoli. Era un record che apparteneva a Maradona da molti anni, sono felice di averlo infranto io”. “Sono al Napoli da undici anni e nel calcio di oggi non è naturale per un calciatore restare così a lungo. La fascia di capitano significa anche lealtà nei confronti del club e dei tifosi del Napoli”.
“Sogno lo scudetto, è l’obiettivo principale, ma ho anche altri obiettivi personali da raggiungere. Sorpasso alla Juventus? Niente panico. Mancano molte partite alla fine del campionato e la Juventus in alcune di queste può perdere punti, come contro la Roma e l’Inter. Certo, anche lo scontro diretto ci dirà molto”. “Cina sono solo rumors, sono concentrato sul Napoli”. “Voglio stare bene il prima possibile per aiutare la squadra”.
Ieri sera in Svizzera, più precisamente a Basilea, tante stelle del mondo del calcio si sono incontrate in occasione del “Match Of Friendship”. Tra queste c’era anche quello che per molti è stato il più forte calciatori di tutti i tempi: Diego Armando Maradona.
Qualche palleggio per l’allenatore argentino del Dibba Al-Fujairah, squadra che milita negli Emirati Arabi Uniti, ma anche diverse dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Sky Sport sia in chiave Napoli, dove ha incantato per sette anni (1984-1991) vincendo due Scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa, che per quanto riguarda l’evento del 2018 in Russia che è ormai alle porte, ovvero quel Mondiale che lo ha visto protagonista assoluto e trionfatore a Messico 1986; ecco quanto dichiarato da El Pibe de Oro: “Vivo il calcio come sempre, il calcio nel mio cuore non è morto, l’unica cosa che non posso fare è correre come prima, ma la passione e la voglia di giocare con la palla non è finita”.
“Penso che il Napoli ce la possa fare, credo allo Scudetto, credo nei napoletani e a questa squadra che, a volte, mi ricorda il mio Napoli”. “Messi è già un ottimo calciatore, non ha bisogno di vincere il Mondiale per diventare grande. È già grande. Le mie favorite per Russia 2018 sono Spagna, Germania e Francia. Brasile? Deve innanzitutto recuperare Neymar, il commissario tecnico Tite deve successivamente assemblare la squadra, ma mi sembra che stia lavorando bene. VAR? Se il mondo è tecnologico bisogna andare avanti con la tecnologia anche nel calcio”.
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