Il sogno più bello
Di Alessandro LugliQuando ero piccolo, verso i 6-7 anni subito m’innamorai della maglia del Napoli. Quel celeste chiaro o per meglio dire azzurro chiaro che infondeva a me amore e tenerezza e quei calciatori da Castellini a Pellegrini a Ferrario a Dirceu a Frappampina a Celestini che mi davano tenerezza, Sapere che quei colori appartenevano alla squadra della mia cuttà mi faceva tanto piacere come se fossi in colloquio con degli dei, degli angeli buoni. Ricordo all’inizio degli anni 80, quelle gare sofferte, quei pareggi e vittorie soprattutto grazie ai calci di rigore, trasformati da Moreno Ferrario che rialletavano il mio animo di bambino. Poi come in tutti i sogni apparve l’impossibile: Diego Armando Maradona. Avevo 9 annu e già compravo tutti i giorni il giornale per sapere se veniva a Napoli oppure no. Alla fine del calciomercato, un tira e molla col Barcellona, Ferlaino, il Presidente azzurro lo acquisto auspice Totonno Juliano. Non feci mai più un sogno cosi bello.
Alessandro Lugli
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