Petulanti vendette

Di

nazz Non ero fra quelli che speravano in una sconfitta dell’Italia. Tuttavia, proprio non condivido l’atteggiamento degli azzurri, che adesso si stanno togliendo i sassolini dalle scarpe, lanciandoli contro chi li criticava. Ma perché?

Dunque, questi signori guadagnano cifre inaudite per mettersi in mutande ogni dì. Sì, è il mercato, lo so. Ma anche loro devono sottostare a regole precise: le critiche, talvolta spietate, fan parte del gioco. Funziona così: se vinci sei idolatrato; se perdi, spernacchiato.

Da sempre è così nel calcio italiano. Mica è il tennis, questo sport, dove lo sconfitto esce col sorriso sulle labbra. Qui la sconfitta viene vissuta con la pancia, le viscere. Di conseguenza, anche gli atleti – secondo me – non se la devono prendere se vengono pizzicati dalla critica.

E poi… ci si dimentica di tutto di fronte al dio risultato. Di che si lamentano gli azzurri? Suvvia, sull’1-1, uno scozzese con i piedi d’argilla ha mandato nei Campi Elisi un tiretto facile facile. Ma pochi se ne ricordano. Meglio così, no?!


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