4° turno: Inter-essante, Bacca(no) Milan, manita Napoli
Di Emanuele SaccardoIn un titolo non puoi farci stare tutte le emozioni che una domenica di calcio sa regalare. Specialmente quando le storie e i sentimenti da raccontare sono tanti. I 26 gol complessivi della quarta giornata di Serie A, le doppiette di Quagliarella, Higuain e Bacca, il punteggio pieno dell’Inter, il gol numero 300 nell’infinita carriera di Francesco Totti, la meraviglia di Salah, il crollo verticale della Lazio. Molte di queste emozioni s’intrecciano, sono l’una il contrappeso dell’altra (leggi: il Pipita che, insieme ai compagni, affonda Pioli & C.). Proviamo a raccontarne alcune, cercando di non far torto a nessuno.
Iniziamo pure da metà strada, dal lunch match domenicale tra il Chievo delle sorprese targato Maran e la nuova Inter del Mancio. Dopo il prestigioso successo nel derby, i nerazzurri erano chiamati alla conferma in un test paradossalmente più complicato della stracittadina stessa; affrontare i clivensi, per giunta al Bentegodi, non è cosa facile per nessuno. Se poi è la prima gara stagionale all’ora di pranzo e di fronte trovi un gruppo compatto e consapevole dei propri mezzi, l’asticella si alza di parecchio. L’Inter sta imparando a soffrire, ad essere cinica quanto basta per portare a casa, pragmaticamente, ciò che conta: i tre punti. Così accade che, su un’invenzione di Kondogbia, si sblocca capitan Icardi e Mancini può prendere il bottino pieno con il minimo sforzo. Oddio, minimo sforzo si fa per dire: l’Inter patisce parecchio l’organizzazione dei padroni di casa, soprattutto nella prima frazione, è costretta a perdere troppi palloni a causa della pressione a centrocampo. Ma quello che il tecnico jesino voleva, cioè concretezza e personalità, l’ha ottenuto. Quattro gare e altrettante vittorie sono lì a raccontare che la creatura nerazzurra in divenire è assai interessante.
Anche sull’altra sponda del Naviglio inizia a muoversi qualche cosa. C’è fermento in casa Milan, di più: è baccano. Anzi, Bacca-no. Giochino di parole quanto mai lecito considerando lo sviluppo dell’anticipo tra i rossoneri e il Palermo. Mihajolovic non è tipo da dar retta alla voce del popolo, va avanti per la propria strada senza timori; quindi ai nastri di partenza fiducia agli undici reduci dal capitombolo con l’Inter, tra i quali Luiz Adriano e Carlos Bacca, con Balotelli ancora relegato in panchina. La ragione è tutta dalla parte del tecnico serbo, perché il colombiano mette a segno una doppietta che stende i siciliani, bravi comunque a recuperare due volte il risultato (e qui ci sarebbe da parlare a lungo delle reiterate crepe difensive milaniste, ma lo spazio è quello che è… ). In mezzo la splendida punizione di Bonaventura, nonché le discrete prove di Calabria e Kucka. La ciliegina sulla torta è la seconda delle due reti di Bacca: finalmente un numero nove vero, in grado di attaccare la profondità per fare male quando serve. Era dai tempi di Sheva che i tifosi del Milan non vedevano qualcosa del genere in mezzo all’area di rigore (e ci perdonerà Pippo Inzaghi…).
Nella complessa impalcatura della giornata di A appena trascorsa, non può mancare l’accento sulla prova del Napoli contro una Lazio apparentemente allo sbando. Sarri e i suoi calano il secondo pokerissimo in quattro giorno: dopo il 5-0 di Coppa inflitto al Brugge, eccone un altro in fotocopia ai danni dei biancocelesti. Pioli ha perlomeno le attenuanti specifiche del caso: un viaggio di rientro notturno, non facile e scomodo, dall’Ucraina; le assenze importanti (su tutti Candreva), le batterie per forza pù scariche di un Napoli che ha giocato sì lo stesso giorno – giovedì – ma tra le mura amiche. Attenuanti, certo, che però non possono bastare; il Napoli ha letteralmente passeggiato sui cocci delle Aquile. La manita certifica al contempo la prima vittoria in campionato dei partenopei, la seconda doppietta stagionale in campionato di Higuain (quattro reti complessive) e il pericoloso avvitamento della Lazio su stessa.
Mezzo passo falso anche per la Roma che, dopo gli elogi un filo esagerati di metà settimana, incappa in un pareggio interno contro la bella realtà del Sassuolo. Un 2-2 che, se non altro, regala agli almanacchi il trecentesimo sigillo di Totti nel massimo torneo e la meraviglia griffata Salah, autore del definitivo pari con un tiro al volo di rara bellezza. Impossibile non elogiare il Torino, solitario al secondo posto alle spalle dell’Inter: i granata stendono tra le mura amiche la Samp grazie alla doppietta di Quagliarella, sempre più leader del gruppo guidato dall’espertissimo Ventura. Sogna in grande Cairo, torna a sognare anche l’altra metà sotto la Mole: la Juventus pesca finalmente la vittoria numero uno di questo travagliato primo scorcio stagionale, battendo il Genoa a Marassi in virtù di un’autorete di Lamanna e del rigore trasformato da Pogba. Tante emozioni, tante storie da raccontare. Ed è soltanto l’inizio.
RISULTATI 4° TURNO SERIE A:
Udinese-Empoli 1-2, Milan-Palermo 3-2 (giocate sabato), Chievo-Inter 0-1, Torino-Sampdoria 2-0, Genoa-Juventus 0-2, Atalanta-Verona 1-1, Roma-Sassuolo 2-2, Bologna-Frosinone 1-0, Carpi-Fiorentina 0-1, Napoli-Lazio 5-0
CLASSIFICA:
Inter 12, Torino 10, Fiorentina 9, Roma e Sassuolo 8, Chievo, Sampdoria e Palermo 7, Milan e Lazio 6, Napoli e Atalanta 5, Juventus ed Empoli 4, Verona, Genoa, Bologna e Udinese 3, Carpi 1, Frosinone 0
PROSSIMO TURNO (22-23-24 settembre):
Udinese-Milan, Carpi-Napoli, Chievo-Torino, Inter-Verona, Sampdoria-Roma, Palermo-Sassuolo, Lazio-Genoa, Juventus-Frosinone, Fiorentina-Bologna, Empoli-Atalanta
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