Martins, un destino fatto a capriole
Di francescoBen strano il destino di Oba Oba Martins. Esordisce nell’Inter nel 2003 e nelle prime partite impressiona molto. A furor di popolo, Cuper lo fa diventare titolare, in coppia con Vieri o Adriano. Ed ecco che la porta, specie quella di San Siro, diventa piccina: sbaglia gol già fatti, va sempre per terra, diventa prevedibile e assai discontinuo.
Al che, nel 2006 Moratti lo vende a una squadra inglese di medio livello, il Newcastle. Qui gioca bene, segna tanto e le sue famose capriole ricominciano. Risultato: è possibile che vada al Manchester, anche perché lo squadrone inglese sta patendo diverse defezioni.
Ma insomma, secondo voi Martins è un campione o un giocatore che sa esprimersi soltanto quando non ha la pressione addosso? Si tratta di un attaccante di razza o di una specie di Recoba?
Commenta o partecipa alla discussione