Napoli: che voglia di vincere

Di

di Vincenzo Pepe

L’ennesima amichevole vinta contro il Carpi consegna ai tifosi partenopei un Napoli ancor più convinto e determinato nell’obbiettivo prefissato. Obiettivo stabilito in quel patto stretto all’indomani della fine del campionato, un obbiettivo non più nascosto, ma dichiarato ad alta voce, senza la paura della scaramanzia per la vittoria di uno scudetto, il terzo, sognato, atteso e sperato da bel 27 anni, tra Mister Sarri e il Presidente De Laurentiis.

Un patto che trova conferma ed attuazione non solo nei propositi di ogni singolo giocatore e quindi di tutta la squadra, la quale mostra una sicurezza maturata nei propri mezzi, ma anche attraverso la società che alimenta propositi di vittoria finale. Ferma nel non smantellare una squadra che corre come una macchina sportiva, vendendola pezzo dopo pezzo, oramai ben rodata e consolidata nel tempo; non accontentandosi più di rimanere solo ai vertici ma di ottenere, finalmente, una giusta e definitiva consacrazione.

Senza ombra di dubbio a questo Napoli serve qualche uomo in più, uomini in grado di fargli fare il salto di qualità. Gli innesti di Ounas e di Mario Rui sono sempre figli di un’oculata spesa per rinforzare il team partenopeo, senza intaccare follemente, le casse societarie.

Le continue voci su Mister X, le quali vorrebbero rivelare l’identikit nel giovane Federico Chiesa, figlio di Enrico, o addirittura Berardi, contribuirebbero ad alimentare i sogni non solo della Società Calcio Napoli ma di un intero popolo di tifosi che non sa più attendere.

In merito all’ultimo test giocato con il Carpi, aspettando il match con il Chievo la sera di sabato 22 luglio, la partita stessa ha registrato, al di là del risultato, la grande volontà dei uomini di Sarri di raddrizzare gare in momenti di difficoltà. Come spesso succede in fase di preparazione atletica le gambe né iniziano a risentire, causa dei carichi di lavoro iniziali, e non permettono la giusta scioltezza e brillantezza in campo.

Certo il tocco vellutato di Callejon per il vantaggio, la doppietta di Milik e la rete finale del nuovo arrivato Ounas non deve fuorviare la squadra della sua forza e dalla sua instillata convinzione mentale. Non a caso il gol del Carpi, rete pregevole direi, indica non soltanto che le gambe erano pesanti per quanto affermato in precedenza, ma sta a sottolineare ancora una volta il vero difetto di questa squadra: rischiare di prendere sotto gamba avversari meno quotati per la vittoria finale.

In fondo la storia del campionato di calcio insegna che si può battere la Juve, l’Inter, la Roma e il Milan ma se poi si perde con le piccole realtà calcistiche è sicuro che non si va da nessuna parte.


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