De Laurentiis: “Con Osimhen siamo d’accordo per un rinnovo di altri due anni. Vedremo se arriverà un’offerta”
Di Alessandro LugliEcco le parole di De Laurentiis alla presentazione di Rudi Garcia:
“Garcia è arrivato in semifinale Champions, adesso l’obiettivo è la finale. Perchè non provarci? La scelta di Garcia non è venuta dopo molto tempo. Io non ho impiegato tutte queste settimane, come ho fatto intendere a voi, perchè le mie forze sono state soprattutto protese alla organizzazione e la riuscita della festa scudetto. E’ stata una kermesse successo come testimonia lo share della Rai. Poi il 5 giugno ho cominciato a concentrarmi sulla scelta del tecnico. Ho iniziato a selezionare gli allenatori che in maniera brillante hanno praticato il 4-3-3 in modo da proseguire sul nostro cammino tattico senza stravolgere la squadra. Rudi a Roma è arrivato due volte al secondo posto in campionato a Roma, ha sfiorato la finale Champions con il Lione, e così ho subito capito che era l’uomo adatto al caso nostro. Da parte mia c’è fiducia immensa in Garcia, l’uomo ha già dimostrato il proprio valore e non deve dimostrare nulla. Dobbiamo stare calmi e lasciarlo lavorare senza ansia e senza fretta. Mi ha colpito la sua spontaneità e la sua immediatezza. Sembrava che ci fossimo già incontrati nel passato, mi sono trovato in un meccanismo già oleato che ci ha fatto sentire a nostro agio subito. C’è stata una intesa immediata e credo che tutto ciò sia un aspetto positivo. Ho sentito subito che fosse la scelta giusta. Osimhen? Con Osimhen ho già parlato e siamo in accordo di massima sul prolungamento del contratto.Vedremo se arriverà un’offerta indecente. Poi sul resto della rosa dobbiamo studiare e valutare con Rudi il da farsi. Io ritengo che la preparazione dei ritiri sia fondamentale e lì capiremo cosa è meglio per la nostra squadra. Io sono un ambizioso di natura, il mio senso di competitività non è cambiato assolutamente anche dopo lo scudetto. Il senso di competizione abita in casa De Laurentiis da sempre, anche nel cinema. Dopo lo scudetto c’è l’Europa e c’è ancora tanto altro per lasciare il segno in un calcio italiano che va cambiato e va migliorato in ogni senso”
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