Sentenza esemplare per i cori razzisti al Comunale

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BalotelliDegli efferati insulti razzisti a Balotelli durante la partita Juve-Inter abbiamo già parlato in questo post. L’indignata sollevazione generale ha giustamente fruttato una sentenza esemplare: Juve-Lecce del 3 maggio si giocherà senza pubblico, per la prima volta nella storia della serie A. Staremo a vedere se rimarrà l’unica.

La squallida storia sugli attacchi al giocatore interista si ripete da tempo ed è costata non poco alle varie società, si calcola una media di 2560 euro di multa a partita. Ma si vede chiaramente che non basta. Il provvedimento preso non è blando, e speriamo che dia un segnale forte, sia ai tifosi che dovrebbero dissociarsi dalla maleducazione, sia alle società sportive che non dovrebbero rimanere inerti in tali casi, come invece ha fatto domenica scorsa la Juventus.

Nella sua conferenza stampa il presidente federale Giancarlo Abete ha presentato le scuse di rito all’opinione pubblica, la solidarietà nei confronti di Balotelli e la difesa del calcio italiano che ha un’immagine non certo limpida nel mondo. Abete ha anche spiegato perché gli arbitri non possono sospendere le partite in caso di cori razzisti: al momento esiste una normativa FIFA o UEFA solo per gli striscioni. Urge una riflessione sulla normativa vigente e l’introduzione di regole che consentano al responsabile dell’ordine pubblico di sospendere le partite non solo per striscioni offensivi, ma anche per i cori razzisti. Lo chiede il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese e, insieme a lui, tutti i tifosi italiani più intelligenti.


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