Notte da incubo per il Napoli – primo stop in Champions

Di

napoli-mertensProsegue il momento critico della squadra di Sarri. Il Napoli, dopo aver perso in campionato contro Atalanta e Roma, crolla tra le mura amiche anche in Champions League al cospetto dei turchi del Besiktas. Al “San Paolo” termina 2-3 a favore della banda guidata da Senol Gunes, risultato di una gara folle, con continui capovolgimenti di fronte ed errori madornali soprattutto da parte degli azzurri con dulcis in fundo il rigore fallito malamente da uno spento Insigne. Dopo l’infortunio di Milik sembra essersi abbattuta una maledizione sui partenopei che non capitalizzano al meglio le occasioni avute a disposizione e in ogni reparto palesano evidenti pecche e limiti di concentrazione. Hanno deluso in molti, tra gli undici in campo, ma in particolar modo Jorginho, che ha propiziato il goal del momentaneo 1-2 per il Besiktas, ed Insigne, apparso poco sereno e il cui apporto è stato alquanto effimero.
Maurizio Sarri, come al solito, si affida al “4-3-3” con Reina tra i pali, Chiriches e Koulibaly a formare la coppia centrale di difesa. Lungo le corsie esterne spazio a Maggio sulla destra e Ghoulam sulla sinistra. A metà campo fiducia al trio Hamsik, Jorginho, Zielinski, mentre in attacco Insigne e Callejon agiscono ai lati del “falso nueve” Mertens. Senol Gunes, tecnico del Besiktas, risponde con il “4-2-3-1”: Fabri in porta, esterni difensivi Erkin e Beck, mentre centralmente operano Marcelo e Tosic. Sulla mediana spazio a Uysal ed Hutchinson, invece sulla trequarti fiducia a Quaresma, Arslan e Adriano. La punta centrale di riferimento è Aboubakar.
Il primo tempo è ricco di emozioni ed occasioni da goal. La prima chance è di marca azzurra con Mertens che va al tiro da posizione defilata, dall’interno dell’area,ma la sua conclusione viene deviata in corner da Erkin. A seguire, dagli sviluppi del calcio d’angolo, Ghoulam, appoggia a centro area per Mertens, il quale dall’altezza del dischetto, esplode un tiro di prima intenzione che si spegne abbondantemente alto sopra la traversa. Il Besiktas mette per la prima volta la testa fuori dal guscio e trova la rete del provvisorio vantaggio. Al 12’ Quaresma effettua un cross dalla destra che taglia a fette l’intera area di rigore, dal versante opposto si fa trovare pronto Adriano per un comodo tap-in, anticipando in questa occasione un Maggio piuttosto distratto. I padroni di casa non si perdono d’animo ed imbastiscono immediatamente una reazione. Il primo a provarci è Mertens che riceve un assist in profondità da parte di Insigne, si coordina al volo ma trova dinnanzi a sé la pronta risposta di Fabri che devia in corner. Qualche minuto più tardi è ancora Insigne a scodellare un cross a centro area, dove si fa trovare pronto Mertens che sbuca di testa ma non inquadra lo specchio della porta. Al 30’ i partenopei ristabiliscono la meritata parità: lancio di Hamsik per Callejon, il quale dal fronte di destra serve in area un assist invitante per Mertens che interviene di prima intenzione e scaraventa la palla in rete. Goal degli azzurri firmato dal furetto belga ed esplode di gioia il “San Paolo”. Il Napoli appare galvanizzato dal pareggio e tenta il sorpasso con un lancio in avanti per Callejon, che addirittura sorvola la testa di Fabri in uscita, ma la sfera si spegne di pochi centimetri a lato. Al 38’, ennesimo harakiri napoletano: Jorginho commette un grave errore in fase di disimpegno, fornendo un retropassaggio errato sul quale si avventa Aboubakar che ruba palla e a tu per tu con Reina non sbaglia. Due a uno per la compagine turca e grandi recriminazioni per gli sviluppi di una rete alquanto beffarda. La banda di Sarri tenta di andare al riposo in una situazione di parità e prova a mettere i brividi a Fabri con un bolide dalla lunga distanza di Zielinski che viene respinto in calcio d’angolo dallo stesso portiere dei turchi. L’ultima chance ,dei primi quarantacinque minuti, è firmata da Callejon, il quale estrae dal cilindro un tiro cross insidioso da quasi metà campo con il portiere del Besiktas che non si lascia sorprendere, spedendo la palla aldilà della traversa.
La ripresa inizia subito forte per i padroni di casa: al 50’ il direttore di gara Karasev decreta un penalty a favore del Napoli a seguito di un contatto in area falloso di Fabri su Mertens, dopo che il portiere aveva respinto una conclusione di Callejon, cercando disperatamente di evitare l’intervento del numero quattordici belga. Dagli undici metri si presenta Insigne che però si lascia ipnotizzare dall’estremo difensore dei turchi, il quale respinge il fendente indirizzato in porta. Trascorrono i minuti e il match appare inchiodato sull’1-2 a favore del Besiktas. A questo punto Sarri opera una sostituzione togliendo dal campo un deludente Insigne per far spazio a Gabbiadini e al 69’ minuto giunge la grande occasione per l’attaccante di Calcinate. Karasev ravvisa un altro fallo in area, con Erkin che effettua una trattenuta su Mertens. Per l’arbitro è nuovamente calcio di rigore e questa volta dagli undici metri si presenta Gabbiadini che con freddezza e massima concentrazione spiazza Fabri, siglando il tanto atteso goal del 2-2. I partenopei cingono d’assedio l’area avversaria con Mertens che raccoglie di testa un cross dalla sinistra. La palla sembra indirizzarsi verso il primo palo ma è abile Fabri a sventare il pericolo. Di nuovo Mertens sugli scudi con un dribbling all’interno dell’area ai danni di Marcelo, per poi esplodere un tiro che si spegne di pochi centimetri sul fondo. Il Napoli sembra ad un passo dal sorpasso sul Besiktas, quando invece ,all’ 86’, va in frantumi qualsiasi sogno di gloria. Dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Quaresma sul versante di sinistra, la sfera termina all’interno dell’area, dove Aboubakar, in evidente posizione di fuorigioco, approfitta di un’errata uscita di Reina ed insacca in rete. Cala il gelo sul “San Paolo”, con la compagine turca che pone la parola “fine” sul match. Sarà questa la rete che deciderà le sorti di una gara folle e dalle mille emozioni. Ai microfoni dei giornalisti, Mertens, dichiara di non conoscere i motivi che stiano alla base di questo momento particolarmente difficile. Nega che l’infortunio di Milik abbia potuto influire negativamente sulla psiche di tutta la squadra. L’attaccante esterno belga suggerisce di continuare a lavorare con tanto impegno ed umiltà e solo così riusciranno a lasciarsi dietro le spalle questo periodo nero e avaro di soddisfazioni. Anche il tecnico Maurizio Sarri, ammette che i suoi uomini abbiano commesso vari errori di precisione che hanno consentito al Besiktas di approfittare delle uniche tre chances avute a disposizione. Guardando lo score dei tiri effettuati in porta, del possesso palla e dei corner calciati, appare evidente il dominio degli azzurri, ma tutto ciò non è stato sufficiente, in quanto i suoi uomini non hanno capitalizzato con freddezza tali occasioni propizie, in primis con il rigore fallito maldestramente da Insigne, per poi arrendersi di fronte alle uniche folate offensive de “le aquile nere”. Tra l’altro il goal che ha deciso il match è figlio di una posizione di fuorigioco di Aboubakar, ma Sarri, davvero molto sconsolato, afferma che quando gli eventi devono essere avversi accadono anche episodi di questo genere. L’unica ricetta utile è quella di dimenticare questi ultimi tre passaggi a vuoto, tornando nuovamente la squadra arrembante e propulsiva vista all’opera fino alla gara contro il Benfica, per riannodare il filo con la vittoria, che urge come ossigeno in casa azzurra.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloPallone.it – Il calcio che passione supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009