Milan, ritorna l’ipotesi Sheva
Di Daniele LadoganaClamorosa indiscrezione di mercato: Andriy Shevchenko sarebbe a un passo dal ritorno al Milan. La notizia, che qualche tempo fa non sarebbe stata così clamorosa, ha spiazzato un po’ tutti gli operatori di mercato che ormai vedevano definitivamente tramontata questa trattativa. E invece l’incontro tra Abramovich e Berlusconi, tenutosi in Sardegna, avrebbe riacceso le speranze dell’ucraino di ritornare a casa. Questo ritorno di fiamma per l’attaccante spiega anche il mancato arrivo del difensore Ivanovic che, essendo extracomunitario, non permetterebbe l’arrivo di Sheva. Rimangono comunque dubbi sulla bontà di questa operazione, visti i problemi difensivi della squadra rossonera che, più che di un attaccante, avrebbe bisogno di un valido difensore. Con l’arrivo di Ronaldinho e il ritorno di Borriello, infatti, il reparto avanzato sembra al completo, considerando anche la presenza di Pato e Inzaghi che si contenderebbero il posto da prima punta. Da considerare, inoltre, l’umore dei tifosi, i quali non vedono di buon occhio il ritorno del “traditore”. Una cosa comunque è certa: se dovesse ritornare Shevchenko, Paloschi sarebbe sicuramente mandato a fare esperienza in prestito, in qualche squadra di serie A. E’ vero che l’ucraino ha più esperienza e già conosce l’ambiente di Milanello, ma in una stagione in cui non si disputa la Champions League e in cui l’obiettivo primario è la riconquista dello scudetto, ha senso puntare su un giocatore di 32 anni che nelle ultime stagioni ha fatto quasi sempre la tribuna? Non sarebbe più conveniente, in una prospettiva futura, cercare di valorizzare un giovane italiano che si è dimostrato un valido elemento?
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