Belotti e Kalinic: è corsa a due per il ruolo di centravanti nel Milan
Di Lorenzo CristalloSi stringe il cerchio intorno alla figura dell’attaccante centrale da mettere a disposizione di Vincenzo Montella, al fine di chiudere con i fuochi d’artificio una campagna acquisti a dir poco faraonica. Inizialmente i nomi in lizza erano quattro, ovvero Aubameyang, Morata, Kalinic e Belotti. Per quanto riguarda l’attaccante gabonese del Borussia Dortmund, tale ipotesi pare del tutto tramontata. Il calciatore ha, sì, rifiutato di approdare in Cina presso la corte del Tianjin di Fabio Cannavaro, in cui lo avrebbe atteso un ingaggio monstre da 30 mln di euro a stagione, ma ,altresì, i dirigenti del club tedesco e il papà-agente dell’attaccante non hanno mostrato uno spiccato interesse per quanto riguardi il corteggiamento messo in atto dalla società rossonera. Troppe elevate le cifre, sia per quanto concerne l’importo da versare alle casse del Borussia Dortmund e sia per quanto riguarda l’ingaggio del calciatore. Inoltre, proprio in occasione della sfida durante l’International Champions Cup tra Milan e Borussia, i dirigenti della compagine giallonera non hanno gradito l’atteggiamento dei dirigenti milanisti che hanno tentato di imbastire tale trattativa non prendendo in considerazione il volere dell’attuale club di appartenenza di Aubameyang. Una serie di frizioni che hanno raffreddato notevolmente tale pista. Anche Alvaro Morata era entrato nel novero dei pensieri del duo Fassone-Mirabelli, nonostante l’attaccante spagnolo avesse dichiarato, al termine della finale di Champions League, di essere disposto a tornare in Italia solo per indossare la casacca della Juventus. Parole chiare e dirette che arrestarono la spinta dei dirigenti milanisti. Con l’arrivo di Bonucci e la possibile telefonata da parte dell’ex compagno di squadra in bianconero, si pensasse che potesse convincere Morata ad abbracciare la causa rossonera, ed invece, ieri, ogni dubbio è stato spazzato. Morata firmerà un contratto quinquennale da 9 milioni di euro più bonus con il Chelsea. Il club londinese verserà, altresì, alle casse del Real Madrid la cifra di 75 milioni di euro più bonus, rappresentando una delle operazioni di mercato più esose mai accadute. A questo punto la corsa per ottenere la maglia da centravanti del “diavolo” si ristringe a due profili: quello di Kalinic e quello di Belotti. Per quanto concerne l’attaccante croato della Fiorentina, nella serata di ieri è tornato nuovamente presso il ritiro di Moena, dopo esser stato cinque giorni in Croazia a causa di alcuni problemi familiari da risolvere. Sul centravanti la situazione è molto chiara: il calciatore desidererebbe andare via da Firenze, in quanto reputi l’opportunità di indossare la casacca del Milan, un notevole salto di qualità nella sua carriera professionale, ma è altresì vero che il club gigliato pretenda il pagamento di 35 milioni di euro, cifra al momento mai offerta dai vertici rossoneri nei precedenti incontri avuti con il direttore generale della Viola, Pantaleo Corvino. Cresce, invece, esponenzialmente, la possibilità che Andrea Belotti approdi presso la corte dell’”aeroplanino” Montella. Sul “gallo” ,come è ben noto, pende una clausola rescissoria da 100 milioni di euro, rivolta alle squadre estere. Indubbiamente, il presidente granata, Urbano Cairo, non è in vena di effettuare sconti a compagini della nostra serie A, anche se, come dichiarato la scorsa settimana, sarà molto importante ascoltare il parere dell’attaccante, al fine di comprendere se abbia ancora le motivazioni giuste per restare al Torino. Nella giornata di oggi o al massimo di domani, Belotti si incontrerà con Cairo e quasi certamente esprimerà la sua volontà di andare via. Alla finestra vi è il Milan, pronta a sferrare il colpo decisivo, offendo 60 milioni di euro più le contropartite tecniche di Niang e Paletta, particolarmente gradite a Sinisa Mihjalovic. In tal caso la fumata bianca potrebbe essere imminente, con Vincenzo Montella pronto ad accogliere un centravanti moderno, dotato di uno spiccato fiuto del goal ed una carica agonistica invidiabile. Il “gallo” ha tutta l’intenzione di iniziare a cantare sotto l’ombra della Madonnina.
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