Missione compiuta: la Juventus approda alle semifinali di Champions League
Di Lorenzo CristalloRemuntada? Tracollo bianconero al Camp Nou? Nulla di tutto ciò. La banda di Allegri inchioda sullo 0-0 i “marziani” del Barcellona, accedendo con merito e personalità alle semifinali di Champions League. Forti del 3-0 ottenuto all’andata, la Vecchia Signora ha disputato un’ottima gara dal punto di vista dell’organizzazione di gioco, mostrando un’elevata compattezza nel reparto arretrato, limitando notevolmente le avanzate di Messi e compagni. I centrocampisti e gli esterni bianconeri hanno svolto un proficuo lavoro sia in fase di impostazione che di ripiegamento, così come le due bocche di fuoco Higuain e Dybala che non hanno ridotto il loro raggio d’azione solo nella metà campo avversaria ma hanno donato un contributo notevole anche in fase difensiva e nel recupero della palla. Una Juventus matura, qualitativamente valida e talentuosa butta fuori dalla massima competizione europea il Barca ed ora si candida, inevitabilmente, a favorita di questa competizione. I bianconeri sono riusciti nell’impresa di non subire goal al Camp Nou, terreno di gioco storicamente ostico per qualsiasi avversario dei blaugrana, ed altresì rendendo la porta inviolata nell’arco dei 180’ minuti tra match d’andata e di ritorno. La banda di Allegri ha dimostrato di possedere tutte le carte in regola per aggiudicarsi il “triplete” in questa stagione, facendo leva sulla fame di vittorie dei componenti della rosa e sul desiderio di ciascuno di loro di imprimere il proprio nome nella storia del club di corso Galileo Ferraris. Per i blaugrana, invece, appare giunta ai titoli di coda il ciclo vincente che ha caratterizzato questi ultimi dodici anni. Luis Enrique è all’addio dalla guida dei catalani e questa uscita di scena sembra come un passaggio di consegne nei confronti di una squadra che vorrà scrivere pagine importanti nei prossimi anni, così come potrebbe essere inteso come una consegna del testimone tra Messi e il suo giovane connazionale Dybala che ha una voglia spasmodica di aggiudicarsi questa edizione della Champions League, per entrare di diritto nell’olimpo dei campioni. La prima occasione del match è di marca blaugrana con Messi, che riceve una sponda invitante da parte di Suarez, ma il suo tiro dal limite dell’area termina di poco a lato. La Juventus risponde con un passaggio in profondità di Pjanic per Higuain, ma il “pipita” a tu per tu con Ter Stegen non imprime la forza necessaria alla conclusione, a tal punto da non impensierire l’estremo difensore dei catalani. Il Barca continua a pigiare il piede sull’acceleratore sempre con Messi che si rende protagonista di due tiri nell’arco di pochi istanti: prima con una conclusione dal limite, leggermente deviata, respinta da Buffon e sul successivo tap-in, il numero dieci argentino spedisce la sfera sull’esterno della rete. Nella ripresa sono ancora i padroni di casa a creare qualche grattacapo alla seppur rocciosa difesa juventina. Ci prova sempre Messi con un tiro a giro, dal limite dell’area, deviato da Chiellini, con la palla che termina di poco sul fondo. A seguire, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Buffon commette un errore in fase d’uscita, al che Suarez appoggia a centro area per Messi, il quale effettua una conclusione di prima intenzione che termina la sua corsa alta sopra la traversa. I bianconeri rispondono con un’azione in contropiede finalizzata da Cuadrado, ma il tiro di quest’ultimo non inquadra lo specchio della porta. Il Barca proverà ad impensierire Buffon, ma un po’ la stanchezza, un po’ l’ottima disposizione difensiva degli ospiti e per i blaugrana non c’è più nulla da fare. Al triplice fischio finale dell’arbitro olandese Kuipers, esplode la gioia dei calciatori juventini in campo e dei circa 5.000 supporters bianconeri presenti al Camp Nou. Il Barca esce dal terreno di gioco tra gli applausi dei propri sostenitori e lo sventolio delle bandiere con i colori catalani, come per ringraziare di tutto ciò che sia stato compiuto nell’arco di questi anni. Ai microfoni dei giornalisti, Luis Enrique accetta l’eliminazione dalla Champions League. Nonostante l’impegno profuso in campo dai suoi calciatori, scardinare la difesa bianconera, la meno battuta in questa edizione della massima competizione europea, sia stato alquanto impossibile. Per quanto concerne la decisione di anticipare il suo futuro, affermando che lascerà la panchina del Barca a fine stagione, il tecnico dei blaugrana afferma che ciò non abbia assolutamente influito sull’atteggiamento della sua squadra, che comunque ha provato a compiere un’impresa nel tentativo di rimontare tre goal alla Juventus. Massimiliano Allegri, invece, si gode questo momento fantastico per lui e per i suoi uomini, ma non effettua voli pindarici con la fantasia. Il passaggio del turno non deve creare facili entusiasmi. Ora bisognerà concentrarsi sulle semifinali, considerando che restino in lizza delle compagini attrezzate e all’altezza della Juventus. Senza ovviamente spostare l’attenzione dal campionato e alla prossima sfida, di domenica sera, con il Genoa, in cui bisognerà conquistare tre punti per compiere un altro passo decisivo verso il sesto scudetto di fila. Il tecnico livornese non vuol sentir parlare di “triplete” né tantomeno di festeggiamenti altisonanti. A suo avviso la Vecchia Signora si trova nel momento cruciale della stagione, in cui non bisognerà sbagliare nulla per portare a casa una serie di risultati dall’inestimabile prestigio.
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