Platini contro Fifa e Var. Analisi e commenti.
Di Alessandro LugliL’eliminazione dall’Europa League ha paradossalmente chiarito da cosa è attesa l’Inter per il finale di stagione e anche semplificato il percorso sul mercato estivo. L’obiettivo imprescindibile è entrare tra le prime quattro della classifica per poter contare ancora sui denari della Champions League e riscattare in qualche modo la delusione dell’attuale stagione, quando l’emozione del tanto sognato ritorno nella Coppa più importante, atteso per sei anni, è durata giusto il tempo della fase a gironi. La retrocessione in EuroLeague non ha evidentemente scaldato giocatori e allenatore, vista la precoce eliminazione contro l’Eintracht, pertanto tutto si deciderà nelle ultime dieci giornate di campionato. Due mesi da vivere a tutta e senza più margine di errore, in primis per Spalletti, la cui conferma sarebbe impossibile o quasi in caso di mancata qualificazione alla Champions, e poi per buona parte del gruppo, che si giocherà il futuro all’Inter. Quella estiva sarà la prima “vera” sessione di mercato condotta da Giuseppe Marotta, dopo la breve parentesi estiva, in tandem con il ds Ausilio. L’ex dirigente della Juventus sembra avere già le idee chiare su nomi e ruoli sui quali investire. Blindata la difesa con Diego Godin, il cui arrivo non porterà alle cessioni di uno tra de Vrij e Skriniar (salvo offerte irrinunciabili), gli obiettivi riguardano il centrocampo, dove si punta a due innesti di qualità. I sogni si chiamano Ivan Rakitic e Nicolò Barella. Come dire, il big internazionale che porterebbe esperienza internazionale e mentalità vincente e il talento emergente del calcio italiano. Con loro e la conferma di Brozovic il reparto sarebbe di alto livello, senza ovviamente dimenticare Vecino. Da scrivere invece il futuro di Radja Nainggolan. Passando al reparto d’attacco, il sogno tutt’altro che nascosto è Paulo Dybala. L’argentino, le cui quotazioni alla Juventus sono in discesa, è stato fatto a chiare lettere da Marotta, ma è chiaro che tutto dipenderà dal futuro di Mauro Icardi e dall’incasso di un’eventuale cessione, magari proprio alla Juventus per quello che sarebbe un incredibile scambio. I big dell’attacco a partire potrebbero essere due, perché pure Ivan Perisic pare vicino ai saluti. I proventi del doppio addio servirebbero per i colpi a centrocampo, ma pure per far arrivare, oltre nel caso a un altro attaccante centrale, uno o due esterni di primo piano. L’obiettivo numero uno è Federico Chiesa, ma sono seguiti anche Yannick Carrasco del Dalian e la coppia del Psv formata da Steven Bergwijn e Hirving Lozano, fatali all’Inter in Champions. SPORTAL.IT | 20-03-2019 10:50
Alessio Tacchinardi ha risposto a David Endt in merito alle accuse mosse nei confronti della Juventus, affidando la sua indignazione ai microfoni di Sportmediaset. Frasi assai pesanti (che hanno suscitato un putiferio) per le implicazioni sportive e morali, a cui si è opposto un altro rappresentante di quella compagine vincente e dominante, Ciro Ferrara. “Ho letto le parole del famosissimo David Endt e voglio dirgli che si deve letteralmente vergognare – ha detto Tacchinardi -. Quella squadra dal primo giorno di ritiro ha lavorato duramente e seriamente per provare ad ottenere un sogno: cercare di riportare a Torino la coppa. Ci siamo riusciti con grande merito e con grandissimi sacrifici. Quindi vergognati e mi auguro che i giocatori della Juventus abbiano un ulteriore stimolo per eliminare, per l’ennesima volta, l’Ajax. Un saluto Endt e vergognati”. Alle affermazioni di Tacchinardi, dicevamo, si è aggiunto lo storico difensore oggi allenatore ed opinionista Ciro Ferrara. “Senza voler entrare nella polemica – ha dichiarato Ferrara – vorrei sottolineare come, forse, proprio il responsabile della comunicazione ci aiutò moltissimo in quel successo. Pochi giorni prima della finale, infatti, alla domanda su chi avrebbe vinto la Champions l’allenatore dell’Ajax Van Gaal rispose, ‘non so chi vincerà, ma so che quella coppa tornerà sul nostro aereo’. Bene, anche il responsabile della comunicazione avrebbe dovuto sapere che quelle dichiarazioni ci fecero abbastanza arrabbiare”. VIRGILIO SPORT | 19-03-2019 18:20
Dal ritiro della nazionale polacca, Milik ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Foot Truck esaltando, in particolar modo Dries Mertens: «È davvero un ragazzo buonissimo, che meriterebbe la fascia di capitano. Quando vede il nostro magazziniere, gli chiede sempre come sta. E sai che non è una cosa forzata. Chiede a tutti ‘come stai’ ed ogni tanto compra un regalo a qualcuno. Quando sono arrivato era anche la prima persona che mi chiedeva come stessi. Ti domanda sempre se vuoi andare a cena, cosa farai domani. Serve a tutti avere una persona che ogni tanto fa queste domande». L’attaccante polacco del Napoli, infine, ha parlato anche delle qualità del capitano azzurro, Lorenzo Insigne:«Chi è più basso fra Ounas e Insigne? Sicuramente Lorenzo. Quando segno e mi salta sulle spalle, riesco a stento ad accorgermi che è salito. Non è facile nel calcio di oggi giocare con un fisico come il suo, ma ha una tecnica e delle qualità impressionanti. Quello che gli altri fanno in grandi spazi lui lo fa in spazi piccolissimi: questa è la sua forza». (ilmattino.it)
L’Udinese cambia ancora. Dopo l’esonero di Julio Velazquez, salta anche la panchina del suo successore Davide Nicola. La notizia è stata comunicata dal club al tecnico in mattinata e, questa volta, lascia un po’ di perplessità perché, a quanto si apprende, sarebbe legata alle sconfitte dell’Udinese con Juventus e Napoli, partite che peraltro i friulani avevano affrontato con diverse assenze importanti (contro il Napoli Nicola era stato costretto ad arretrare Mandragora in retroguardia per l’assenza di difensori di ruolo). Ancora incertezza sul nome del successore. (ilmattino.it)
Mario Cipollini finisce alla sbarra per atti persecutori, maltrattamenti e lesioni all’ex moglie Sabrina Landucci. L’ex campione di ciclismo Mario Cipollini sarà processato per stalking e poi maltrattamenti e lesioni all’ex moglie Sabrina Landucci, sorella di Marco Landucci, ex portiere di Inter e Fiorentina e attuale allenatore in seconda della Juventus, e per minacce nei confronti del compagno della donna, Silvio Giusti, ex calciatore di Chievo, Siena e Lucchese. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Lucca. Il processo si aprirà il 28 giugno.I fatti contestati dall’accusa a Cipollini risalgono al dicembre 2016 e al gennaio del 2017. Le indagini vennero avviate in seguito alla denuncia presentata dall’ex moglie il 9 gennaio del 2017. Nella richiesta di rinvio a giudizio il pm scrive che Cipollini avrebbe compiuto «una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica» dell’ex moglie «con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte». Secondo gli avvocati difensori di Cipollini, Giuseppe Napoleone e Massimo Martini, la vicenda andava archiviata come a suo tempo chiesto dal primo pm che si era occupato del caso. (ilmattino.it)
L’esilio forzato sta per finire: Mauro Icardi ha terminato le cure al ginocchio sinistro infortunato da tempo e da domani sarà di nuovo in gruppo a disposizione di mister Luciano Spalletti. L’attaccante argentino dell’Inter era fuori dal 13 febbraio, quando gli venne tolta la fascia da capitano poco prima della trasferta di Europa League contro il Rapid Vienna. Poi un lungo tira e molla e tanta incertezza sul suo futuro. A questo punto la sosta del campionato servirà a Icardi per recuperare una buona condizione fisica e rientrare al più presto in campo, magari già domenica 31 marzo nella delicatissima sfida contro la Lazio. Difficilmente sarà subito titolare, ma di sicuro si presenterà pronto a cancellare l’ultimo periodo difficile con il primo gol importante. Intanto, le polemiche sono state messe da parte, come pure la richiesta di tornare a indossare la fascia. Quanto al rinnovo del contratto, se ne parlerà più avanti con calma. , Ma, intanto, il primo passo verso la riconciliazione è stato fatto. (sportmediaset) Sarà l’israeliano Orel Grinfeeld l’arbitro di Italia-Finlandia, prima partita di qualificazione a Euro 2020 in programma sabato a Udine. Lo ha comunicato l’Uefa. Ad assisterlo saranno i guardalinee Dvir Shimon e Roy Hassan, quarto uomo, Erez Papir.(sportmediaset) Contro la Juventus “è stata una giornata perfetta. E’ stata bella sicuramente la vicinanza della mia famiglia, perché nessuno più di loro sa quanto ho sofferto”. Così Stefano Sturaro, centrocampista del Genoa, autore del primo gol nella vittoria contro i bianconeri, sua ex squadra, nell’ultimo turno di campionato. “C’erano persone del Genoa – ha raccontato a Sky – con le lacrime, persone che conosco da 10 anni, come se avesse fatto gol un loro figlio. Questi sentimenti è raro trovarli in una squadra di calcio. Per me non è stato un passo indietro. Ho avuto un lungo stop e devo ripartire ancora meglio di prima in un ambiente molto più familiare dove potrò dimostrare il mio valore”, ha aggiunto pensando al lungo infortunio al tendine, che lo ha costretto ai box per circa 10 mesi. (sportmediaset)
In un’intervista al Corriere della Sera, Michel Platini ha puntato il dito contro la Fifa e il Var. “La squalifica non mi ha toccato, non l’accetto: non mi sento squalificato. La Svizzera mi ha assolto, la Fifa doveva assolvermi e non l’ha fatto per ragioni politiche. Tutto è stato politico. Non so che farò poi. L’ asticella era già alta, andare più su di dove sono arrivato è complicatissimo. Ho sfruttato la decisione di quei maledetti della Fifa per un break totale dopo 45 anni». Me ne frego di una sospensione che è una roba da matti. Ora il caso è alla Corte dei diritti umani, a Strasburgo: non mi possono impedire di lavorare nel calcio»”, ha detto l’ex presidente, squalificato per la vicenda relativa alle consulenze prestate a Joseph Blatter. Sulla tecnoclogia nel calcio: “Sono stato sempre contro. Il Var può aiutare, ma poi c’è l’ interpretazione: decide sempre l’ uomo. I designatori hanno trasformato gli arbitri in campo in pupazzi. È dura perdere una partita per un errore arbitrale, ma è umano. Ora c’ è la tecnologia e sbagliano comunque. Non è possibile stabilire se un fallo di mano è volontario o no, sul fuorigioco invece la Var è utile. Lasciate giocare gli umani tra loro. Il calcio è stato inventato per i giocatori, non per gli arbitri che impongono le loro regole: è quello che mi fa arrabbiare. L’arbitro non è l’architetto del calcio, sono i calciatori”.
(sportmediaset)
Commenta o partecipa alla discussione