Champions: CR7 da record e Van Persie alla terza, ok Real e United

Ci sono tre spagnole, due inglesi, due tedesche e una francese. Potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta, invece è soltanto la rappresentanza delle squadre, divise per Paesi, che hanno avuto accesso alla Top 8 della Champions League, edizione 2013/2014.

La strada verso la finale di Lisbona ha dunque un pezzo di asfalto in più: alle già qualificate Barcellona, Atletico Madrid, Bayern Monaco e Psg, si sono aggiunte tra martedì e mercoledì Real Madrid, Chelsea, Manchester United e Borussia Dortmund. L’accesso ai quarti di Coppa è stato caratterizzato da qualche “asfaltata”, appunto, termine quanto mai appropriato in seguito alle gare dei Blancos madrileni e dei Red Devils d’Oltre Manica.

Martedì Cristiano Ronaldo ha deciso che non bastava l’1-6 di Gelsenkirchen, lo Schalke 04 doveva essere punito ancora un po’; perché CR7 non si ferma mai, perché il Pallone d’Oro non è stato traguardo ma ripartenza, perché nel mirino aveva qualche record da demolire e uno, ancora, da superare: quello di Leo Messi e Altafini che detengono il maggior numero di reti segnate in Champions (anche se per il brasiliano si trattava della vecchia Coppa Campioni), ben 14 in un’unica edizione.

Ebbene, il fenomeno portoghese adesso è a -1 dalla coppia sudamericana, in questa stagione ha toccato quota 13 grazie alla doppietta rifilata ai tedeschi. Dopo i due dell’andata, il gellatissimo lusitano ha scardinato la difesa ospite andando anche a colpire un palo ed una traversa; il bottino sarebbe potuto essere più sostanzioso, ma di fatto Ronaldo ha comunque raggiunto la leggenda Puskas: 242 sigilli con la Camiseta Blanca, maturati in 236 incontri. Solo nella corrente stagione ha toccato quota 41: sono numeri da marziano, numeri che possono legittimante far sognare ad Ancelotti la Decima, vera ossessione del club.

Ma c’è anche un altro protagonista assoluto della due giorni europea: Robin Van Persie, simbolo della rinascita del Manchester United. Sì, perché forse la rimonta ai danni dell’Olympiakos può rappresentare la vera svolta della stagione per il club di Old Trafford, uscito presto dalla lotta per lo “Shield” della Premier e tutt’altro che certo della qualificazione alla prossima Champions.

Il 3-0 firmato dalla tripletta dell’olandese, ha un doppio significato: da un lato salva la traballante panchina di Moyes (messo in discussione soprattutto dopo il pesante tris patito dal Liverpool nell’ultimo turno di campionato) e avverte le regine d’Europa che lo United fa sempre paura quando sente la musichetta di Champions; dall’altro restituisce al pubblico e alla critica un Van Persie rigenerato, sino a ieri a secco di reti europee dallo scorso settembre. Mai aveva siglato una tripletta nel torneo con la maglia dei Devils, ci è riuscito nella serata in cui più contava.

Dopo il 2-0 di Atene serviva l’impresa e il tecnico degli ellenici, lo spagnolo Mìchel, aveva avvertito: se non facciamo un gol, andiamo a casa. Mai allenatore fu più profetico: nel Teatro dei Sogni si materializza quello più bello, la rimonta si concretizza dopo nemmeno un’ora di gioco e il resto è una lunga attesa sofferente che guida verso il triplice fischio di chiusura; che arriva e fa esplodere di gioia, a dispetto di un infortunio occorso proprio a Van Persie (da valutare) e di un arrembaggio greco che avrebbe almeno meritato una rete. Quella che Michel agognava, appunto.

Domani ci sarà il sorteggio di Nyon (ore 12 italiane) e, nel primo giorno di primavera, siamo certi che le urne non mancheranno di riservare qualche sorpresa.

RISULTATI OTTAVI CHAMPIONS LEAGUE, RITORNO – GARE 18 E 19 MARZO:

Real Madrid – Schalke 04      3-1 (and. 6-1, tot. 9-2)

Chelsea – Galatasaray              2-0 (and. 1-1, tot. 3-1)

Manchester Utd. – Olympiakos 3-0 (and. 0-2, tot. 3-2)

Borussia Dortmund – Zenit          1-2 (and. 4-2, tot, 5-4)

ELENCO COMPLETO SQUADRE QUALIFICATE AI QUARTI DI FINALE:

Barcellona, Atletico Madrid, Real Madrid (Spa), Manchester United, Chelsea (Eng), Bayern Monaco, Borussia Dortmund (Ger), Psg (Fra).