Tornado Zeman. Il Pescara schianta il Genoa 5-0
Di Lorenzo CristalloNessuno lo avrebbe ipotizzato. Nessuno, nemmeno il più accanito tra i sostenitori di Zeman, avrebbe mai immaginato un debutto così roboante del tecnico boemo sulla panchina del Pescara, ed invece all’Adriatico è andato in scena uno show spettacolare della compagine biancazzurra. Il Delfino ha annichilito il malcapitato Genoa con un perentorio ed inappellabile 5-0 che interrompe il digiuno di vittorie in massima serie della squadra abruzzese. Per il Pescara si tratta del secondo trionfo stagionale, il primo ottenuto sul campo, dopo quello assegnatoli a tavolino dal giudice sportivo nel match d’andata con il Sassuolo. Dopo un trend assolutamente negativo, costellato da sei sconfitte consecutive, gli abruzzesi conquistano l’intera posta in palio, siglando tra l’altro cinque reti, evento che non accadeva in serie A dal maggio del 1993, quando i biancazzurri vinsero per 5-1 con la Juventus. Tra l’altro, la banda di Zeman torna a trionfare tra la mura amiche in massima serie, dopo l’ultimo successo ottenuto nel dicembre 2012 in un 2-1 rifilato al Catania. Nonostante la preziosa vittoria conquistata, il Delfino resta inchiodato all’ultimo posto in classifica, a quota dodici, ma a soli dieci lunghezze dall’Empoli quartultimo e momentaneamente salvo. Il Genoa, invece, incappa nella terza sconfitta consecutiva in campionato, la nona complessiva lontano dal Ferraris. Il grifone resta sedicesimo con venticinque punti all’attivo ed una situazione assolutamente destabilizzante che ha indotto ad uno scossone in panchina. Al termine della gara dell’Adriatico, il tecnico Juric non ha rilasciato alcuna dichiarazione, lasciando presagire un esonero oramai dietro l’angolo, ed infatti nella tarda serata di ieri è stata presa la decisione, da parte dei vertici dirigenziali rossoblù, di sollevare dall’incarico di allenatore della prima squadra il tecnico croato, al quale subentrerà Andrea Mandorlini che ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2018 con il club del patron Preziosi. Pronti, partenza, via e il Pescara al 5’ minuto si porta clamorosamente in vantaggio. Lancio in profondità di Benali per Cerri, il quale da posizione defilata, all’interno dell’area, estrae dal cilindro un tiro-cross deviato da Orban nello specchio della porta. Vantaggio dei biancazzurri con Zeman che resta puntualmente impassibile dinnanzi a questo avvio rampante dei padroni di casa. Il Delfino appare scatenato e al 19’ raddoppia. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Biraghi disegna un tracciante verticale per Caprari, il quale entra in area e con un tiro radente ed angolato non lascia scampo a Lamanna. Il pomeriggio di grazia dei biancazzurri trova il picco massimo di esaltazione al 31’ minuto quando Memushaj appoggia in avanti per Benali, il quale, dall’interno dell’area, trafigge con una conclusione ben calibrata l’estremo difensore rossoblù. Quinto centro in campionato per il numero dieci libico, il quarto nelle ultime tre giornate. Nella ripresa gli ospiti tentano di imbastire una timida reazione con l’ingresso in campo di Pinilla, subentrato al posto di un evanescente Lazovic, ma l’artiglieria offensiva del Genoa non crea particolari sussulti dalle parti di Bizzarri. Piuttosto sono i padroni di casa a dilagare, all’ 81’, con Caprari che riceve palla al limite dell’area da Memushaj e con un tiro non irresistibile trafigge Lamanna, in questa circostanza, non esente da colpe. Doppietta per l’attaccante romano che sale a quota sette goal in campionato. A chiudere definitivamente i giochi ci pensa Cerri all’ 87’. L’attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus, riceve un assist dal versante di destra da parte dell’inossidabile Zampano e dopo aver superato la marcatura di Burdisso, scaraventa la sfera in rete. Termina così Pescara-Genoa, con un largo successo per 5-0 degli abruzzesi sui rossoblù, risultato che da il benvenuto all’era bis di Zemanlandia in riva all’Adriatico. Al triplice fischio finale, come detto, Juric non rilascia nessuna dichiarazione, mentre Zdenek Zeman afferma di aver apprezzato l’atteggiamento dei suoi ragazzi. Indubbiamente non è tempo di sognare ad occhi aperti. Ottenere la permanenza in serie A resti alquanto difficile anche se il compito dei biancazzurri sarà quello di vincere più partite possibili e vedere fin dove saranno abili ad issarsi. Il boemo –aggiunge- che in settimana darà vita ad un duro lavoro fisico ed atletico per iniziare ad imprimere il suo marchio nel gioco della squadra. Ed infine su chi gli chiede se non sia troppo anziano per allenare ancora in serie A, Zeman risponde che alla soglia dei settant’anni si senta ancora voglioso e motivato nel sedersi su una panchina della massima serie, affermando, in maniera sorniona come solito fare, che vi siano trentenni molto meno lucidi e più appassiti rispetto a lui. Zeman personaggio mai banale che di sicuro non passa inosservato.
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