Addio alla Schedina del Totocalcio ! Napoli verso la Spal. Toro,Cairo: “Noi sfortunati in 12 gare contro la Juve? Diciamo cosi!”…
Di Alessandro Lugli“Mourinho resterà sempre un grandissimo allenatore. Sia a Madrid che a Manchester è andato bene perché ha vinto qualche trofeo, poi è andato in difficoltà nella gestione del gruppo. Tutti gli allenatori passano momenti difficili ma, conoscendolo, so che vorrà tornare al top al più presto. Dispiace, perché non si è abituati a vederlo così”. Con queste parole il vicepresidente dell’Inter, nonché capitano della squadra che con lo “special one” alla guida centro’ il “triplete”, ha commentato l’esonero di Jose’ Mourinho da parte del Manchester United.L’argentino ha parlato anche delle polemiche legate al rinnovo di Mauro Icardi e al botta e risposta tra Ausilio e l’agente e moglie del bomber nerazzurro. “Ognuno deve rispettare il proprio ruolo. La cosa più importante è che Icardi sia felice qui con noi”, ha tagliato corto Zanetti che ha parlato anche del progetto di Inter Forever e del suo libro ‘Vincere, ma non solo’. “Il mio atteggiamento verso la vita è sempre molto positivo, la vita è cosi’ bella che va affrontata con positività. A parte Atalanta-Inter 4-1, però anche li’ bisogna trovare il lato positivo…”.Per quanto riguarda il libro “Vincere, ma non solo”, Zanetti dice: “Volevo esprimere in questo libro i valori che mi ispirano da sempre. Volevo una sfida a 360 gradi e l’Inter me l’ha offerta. Per me è importante affrontare la vita sempre con il sorriso. E penso che bisogna tornare alle radici: bisogna essere più severi, dobbiamo fare così con i ragazzi di oggi che faticano. E Spalletti lo sa fare. Bisogna valutare il comportamento che i calciatori hanno durante la settimana, per mantenersi ad alti livelli bisogna solamente allenarsi bene, fare sacrifici. Senza sacrifici non arriva nulla e la vita lo dimostra. E’ questione di testa, ma alcuni, come Balotelli, non lo capiscono. Mourinho, ad esempio, lavorava molto sotto l’aspetto psicologico”.Sul nuovo presidente, Steven Zhang dice: “Ora è sempre qui, si occupa anche di qualche business di famiglia ma dedica la maggior del suo tempo all’Inter. Magari a Natale tornerà qualche giorno in Cina. E poi in estate la nostra sede si trasferirà, andremo vicino a piazza Aulenti”.Resta la grande amarezza per l’eliminazione in Champions. “Ci è dispiaciuto uscire così perché il gruppo era difficile, ma a noi bastava vincere l’ultima con il Psv e non lo abbiamo fatto. Un dispiacere, ma anche questo fa parte di un percorso di crescita. L’Inter è resiliente, questo ci aiuterà ad affrontare la stagione”.
“La Var? Non voglio essere pressante su temi sui quali ho già dichiarato la mia opinione. Quando parlavo di sudditanza verso la Juve lo dicevo perché, esaminando gli ultimi cinque anni e gli ultimi dodici derby giocati, almeno in otto abbiamo avuto casi in cui siamo stati penalizzati. Se non è sudditanza sarà sfortuna: comincia sempre per ‘s'”. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, torna così sulle polemiche sul mancato utilizzo del Var seguite al derby perso contro la Juventus. “Gli obiettivi del Torino? Siamo solo alla 16esima giornata, abbiamo tantissime partite da giocare, la classifica è molto corta. Dopo due belle prestazioni che purtroppo hanno dato pochi punti, ma una sensazione di un Torino molto forte contro il Milan e anche contro la Juve dove non meritavamo di perdere, mi aspetto che nelle prossime tre partite fino alla sosta ci sia una conferma dell’atteggiamento e del furore visto in queste partite”, conclude Cairo.
Un’altra panchina è saltata in SerieA: il Frosinone ha ufficializzato l’esonero di Moreno Longo e l’ingaggio del nuovo allenatore Marco Baroni, ex Benevento. BARONI: “Conosco la storia della società e il percorso fatto all’interno e ho trovato una persona, Maurizio Stirpe, che mi ha descritto con umiltà, lucidità e con un grandissimo entusiasmo. Quindi, io vivo di entusiasmo, mi cibo di questo e credo che sia la base di qualsiasi avventura e sfida. Senza entusiasmo non si può fare niente. Da parte mia non c’è stato nemmeno un momento di dubbio”.”Io vado a cercare di ottenere al massimo dagli interpreti, che sono i calciatori. Non è sull’aspetto tattico che ci sarà l’attenzione, ma in qualche piccola correzione. La Serie A è terribile ma abbiamo bisogno molto di tornare ad avere entusiasmo, vigore, convinzione, mai domi, mai vinti. Io cercherò di trasferire più velocemente possibile queste caratteristiche ai ragazzi”.Il modulo? “Questa squadra ha una genetica. Sicuramente, si faranno dei piccoli cambiamenti ma non è il sistema di gioco in questo momento dove dobbiamo andare a lavorare. Nella mia carriera ho giocato a tre, ma non è questo l’argomento in discussione in questo momento”, ha commentato l’ex tecnico di Benevento e Novara.MAURIZIO STIRPE: “Ho letto delle ricostruzioni che quando si è di buon umore fanno anche ridere. Il discorso è semplice: ci sono dei percorsi che meritano una riflessione. C’è una partita che finisce alle sei di sera della domenica, poi c’è una riunione, una pausa di riflessione, la notte, e si prendono le decisioni. Oggi è mercoledì mattina, ci vuole il tempo necessario. Non è che uno ha subito la soluzione”. “La scelta di Baroni è stata ponderata, non possiamo pensare che venga Mourinho, con tutto il rispetto per il Frosinone: sappiamo da dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare.
Dobbiamo lavorare con chi pensa che questo sia il vero Manchester United. Le nostre scelte dobbiamo farle su questo aspetto, non sul nome, ma sulla capacità e la voglia delle persone. Per questo abbiamo scelto Baroni. Il contratto vale per un anno e mezzo, prescinde dalla salvezza e dalla categoria. Speriamo che abbia più fortuna di Longo – conclude il presidente del Frosinone -, anche se non ritengo che Longo sia stato un allenatore sfortunato, ci ha portato in A”.
Il Manchester United ha nominato Ole Gunnar Solskjaer come allenatore fino alla fine della stagione, a seguito dell’esonero di José Mourinho.La nomina di Solskjaer, norvegese, è con effetto immediato. “Il Manchester United è nel mio cuore ed è magnifico tornare con questo ruolo. Non vedo davvero l’ora di lavorare con la squadra molto talentuosa che abbiamo, con lo staff e tutti nel club”, ha dichiarato il nuovo tecnico.
Per la gara interna contro la SPAL, in programma sabato alle 15:00, l’estremo difensore friulano Alex Meret potrebbe ritornare tra i pali, ma saranno decisivi i prossimi giorni con il preparatore Nista che testerà la sua tenuta mentale e fisica in allenamento. Carlo Ancelotti, però, può contare sull’apporto di tre validi portieri come Ospina, Meret e Karnezis, capaci di essere utili alla causa azzurra. Per il friulano si tratterà anche di gara molto sentito visto che è uno degli ex della sfida tra Napoli e SPAL.Intanto ci sono due difensori in forse: Maxsimovic è stato sottoposto a controlli approfonditi dopo il colpo ricevuto domenica scorsa, mentre Mario Rui deve seguire un allenamento differenziato per un problema muscolare. Ancelotti, quindi, si tiene pronto per l’eventualità di quattro cambi in formazione con Rog che potrebbe essere schierato fin dal primo minuto. Si aspetta venerdì per far chiarezza sulle situazioni incerte e per avere più delineato il quadro che porterà gli undici in campo al San Paolo prima.
Addio a Totogol, ‘Il 9’ e Totocalcio. Con un emendamento dei relatori alla manovra, non ancora votato in commissione Bilancio al Senato, arriva una riforma dei «concorsi pronostici sportivi». Per rilanciare questa tipologia di gioco «che non comporta rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo» si prevede, un unico prodotto, con l’aumento delle possibilità di vincita e la possibilità di farne pubblicità in deroga al decreto dignità. La promozione è affidata alla nuova Sport e Salute, la nuova Spa dello sport che sostituisce Coni Servizi. «Abbiamo definito con i Monopoli l’idea di restituire il Totocalcio al sistema dello sport». Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport a margine della presentazione di un libro sulla pallavolo a Palazzo Chigi. «Il Totocalcio così come è adesso – ha aggiunto – è uno strumento morente. È un’idea romantica: oggi non rende più niente, ai concessionari non interessa più, ci sono altre forme di scommesse. Noi invece vorremmo restituire allo sport i proventi del Totocalcio. Magari gli stessi sportivi potrebbero aiutarlo a riemergere. Tra oggi e domani questa idea può diventare realtà. Altrimenti – ha concluso Giorgetti – così come è adesso può anche chiudere».
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