Milan in ritiro e festa di Natale annullata

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Situazione decisamente critica in casa Milan. Il ko rimediata domenica, ad ora di pranzo, al Bentegodi, contro l’Hellas Verona ha lasciato strascichi pesanti tra le fila rossonere. La debacle al cospetto degli scaligeri non è andata giù ai vertici dirigenziali né tantomeno al tecnico Gennaro Gattuso, il quale ha ammirato una squadra confusionaria, sfilacciata tra i reparti, vulnerabile in difesa e poco incisiva in attacco. L’iniziativa dei singoli ha preso il sopravvento su un’organizzazione di gioco più armoniosa, ed ecco che il risultato venuto fuori è stato un 3-0 ineccepibile che ha premiato i padroni di casa gialloblù, dinnanzi ad un Milan apparso davvero un “piccolo diavolo”. Nella giornata di ieri, vi è stata una veloce riunione tra il tecnico Gattuso, l’a.d. Fassone, il d.s. Mirabelli e il team manager Andrea Romeo, i quali hanno preso la comune decisione di spedire la squadra in ritiro dalla mattinata di quest’oggi sino a data da definire, al fine di preparare al meglio la sfida delicata e impegnativa contro l’Atalanta, in programma sabato 23 dicembre alle ore 18, e di annullare contestualmente la festa di Natale prevista per la serata di ieri. Fino a questo momento il cambio in panchina non ha portato i risultati sperati. I rossoneri sotto la guida di Gattuso hanno centrato una sola vittoria in campionato, contro il Bologna, inanellando, altresì, un pareggio beffardo contro il Benevento, subito all’ultimo respiro, e il ko, come detto, con l’altra neo promossa, ossia l’Hellas Verona. Oltre a ciò, al successo in Coppa Italia, sempre con il Verona, non occorre dimenticare la sconfitta avvenuta in Europa League ad opera dei croati del Rijeka. Ko indolore in quanto i rossoneri fossero già qualificati, come primi nel girone, per i sedicesimi, ma di certo da non sottovalutare, soprattutto per quanto visto in campo, ossia un Milan assolutamente impalpabile al cospetto di un avversario modesto. Il “diavolo” attualmente occupa l’ottavo posto a quota ventiquattro, distante tre lunghezze dalla Sampdoria sesta e con un match ancora da recuperare, mentre sono ben diciotto i punti di distacco dal Napoli capolista, diciassette dalla Juventus seconda e sedici dai “cugini” nerazzurri dell’Inter. Un gap enorme ed impronosticabile alla vigilia di questa stagione, quando la campagna acquisti rossonera aveva fatto sognare tutti i tifosi del Milan e aveva solleticato l’attenzione degli addetti ai lavori. La situazione, dopo quattro mesi dalla chiusura del calciomercato estivo, vede la squadra di Gattuso, quest’ultimo subentrato a Montella dopo la quattordicesima giornata, completamente in affanno e, ancor peggio, senza un’identità. Molti, tra i nuovi arrivati, stanno disattendendo le premesse. Bonucci sta sfoderando prestazioni ben al di sotto rispetto a quanto evidenziato con addosso la casacca della Juventus, così come a metà campo sia Biglia che Kessiè, per problemi diversi, non stanno fornendo il contributo sperato. Calhanoglu sembra essere un equivoco tattico e non è da escludere che nella prossima finestra di mercato, a gennaio, possa far ritorno nella Bundesliga tedesca e in attacco giungono i numeri più allarmanti. Kalinic ha siglato quattro goal in campionato ma le sue performance scendono molto spesso sotto la linea della sufficienza. André Silva è scatenato in Europa League, mentre in serie A ancora riesce ad incidere. L’unico a dare segnali di vitalità è il giovane Cutrone, classe 1998, autore di due reti in campionato, una in Coppa Italia e cinque in Europa League. Sorge il dubbio se la faraonica campagna acquisti rossonera, costata circa 230 milioni di euro, sia stata solamente fumosa e poco più. Oltre a ciò, ora si è aggiunto il caso Donnarumma: una pentola a pressione che torna a ribollire tra voci di cessione, botta e risposta tra Mirabelli e l’agente Mino Raiola, il calciatore che gradualmente rischia di perdere serenità ed una piazza, quella rossonera, decisamente stanca di assistere a tale telenovela stucchevole. Per porre rimedio a tutto ciò al fine di affrontare le prossime due gare, ovvero contro l’ Atalanta, in campionato, il 23 dicembre e l’Inter ,il 27, per quanto concerne i quarti di finale di Coppa Italia, la banda rossonera punta a fare quadrato nel silenzio di Milanello, per scacciare via cattivi presagi, provando ad allontanare questo periodo, piuttosto lungo, caratterizzato da risultati negativi.


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