Anticipi: Juventus da record, Napoli al terzo posto
Di Emanuele Saccardo3′ Tevez (J), 15′ Vidal (J), 50′ Llorente (J), 65′ Rossettini (C)
Napoli-Parma 2-0
18′ Zapata, 30′ rig. Mertens
Qualche volta gli scontri da “testa-coda” riservano sorprese, vuoi perché chi è in vetta si rilassa, vuoi perché chi è in coda ha un moto di orgoglio. Beh, non è stato questo il caso: pronostici rispettati, Juventus e Napoli a passeggio su ciò che resta di Cagliari e Parma. Nei due anticipi di ieri, propedeutici alla finale di Supercoppa Italiana che si terrà a Doha lunedì prossimo proprio tra Juve e Napoli, bianconeri e partenopei hanno mostrato segni di risveglio dopo le ultime non esaltanti prestazioni. Certo il modesto spessore dei rispettivi avversari ha aiutato, ma come dicevamo poco sopra: se prendi sotto gamba un match, puoi perdere anche contro la squadra dell’oratorio.
Partiamo dalla Juventus: prima dell’incrocio con Zeman aveva infilato tre pareggi consecutivi fra campionato e Champions League, nulla di preoccupante ma qualche segnale di stanchezza si era intravisto. Invece in Sardegna, complice anche la preparazione mentale all’appuntamento negli Emirati, il gruppo di Allegri ha mostrato la sua proverbiale superiorità in tutte le zone del campo. Con Pirlo ancora più arretrato a costruire la manovra e la remissività del Cagliari schierato troppo basso dal boemo, i bianconeri mettono in ghiaccio la partita già dopo il primo quarto d’ora: tap-in di Tevez al 3′ (l’argentino ritrova in A la via della rete dopo un mese e tocca quota 10) e stoccata da fuori area di Vidal, apparso rigenerato rispetto alle ultime uscite. Nella ripresa i conti li chiude Llorente, prima dell’unico acuto rossoblu firmato da Rossettini.
Un gol che non scalfisce la forza di Buffon & C. e che non toglie fulgore al rendimento stagionale della difesa juventina: in campionato soltanto 7 reti al passivo (11 in totale con la Champions) nonostante gli infortuni di lungo corso di Caceres e Barzagli. Con un Ogbonna sempre più a suo agio nella difesa a quattro, la Juventus sin qui è seconda soltanto al Bayern Monaco (3 gol subiti in 16 incontri). Di record in record: la Vecchia Signora ha messo in fila 95 punti nell’arco dell’anno solare, battendo il precedente primato del 2012 griffato Conte che, con 94, sembrava ineguagliabile. Anche in questa Juve lo zampino del c.t. c’è, ma chi credeva che Allegri non fosse il suo adatto erede sta probabilmente rivedendo il proprio pensiero.
Passiamo al Napoli: al pari dei bianconeri ha rialzato la testa, dopo un periodo però ben peggiore di quello della capolista. Benitez arrivava infatti da un digiuno di vittorie lungo 5 turni (il successo per 1-0 sulla Fiorentina è datato 9 novembre) e i 3 punti raccolti contro un Parma ormai in disarmo non possono certo cancellare la recente e bruciante sconfitta con il Milan, tuttavia rappresentano un buon viatico verso Doha. Con la coppia centrale sperimentale Henrique-Britos e Higuain tenuto a riposo, il Napoli si affida in attacco a Duvan Zapata; mosse vincenti perché dietro i partenopei non rischiano mai nulla (eccettuato il palo ducale al 74′) e là davanti il colombiano si conferma centravanti del momento: suo il gol che apre le marcature al 18′ e che lo consacra cecchino infallibile: quarto sigillo nelle ultime 8 partite con la straordinaria media di un gol ogni 71 minuti.
Ad archiviare la pratica ci pensa Mertens su rigore: il Napoli può così godersi il momentaneo terzo posto solitario, il decimo risultato utile consecutivo al San Paolo e allontanare da sé le ombre minacciose della crisi. Senza dubbio aspetti che sono in grado di regalare una quota extra di energia e autostima, fondamentali quando ci si avvia verso una finale di Coppa. Lunedì sera è assai probabile che ne vedremo delle belle – senza polemiche, si spera.
CLASSIFICA SERIE A:
Juventus* 39, Roma 35, Napoli *27, Lazio, Sampdoria e Genoa 26, Milan 24, Fiorentina 23, Udinese e Palermo 21, Inter 20, Sassuolo 19, Verona 17, Empoli 16, Torino e Atalanta 14, Chievo 13, Cagliari* 12, Cesena 8, Parma*6.
* una gara in più
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