Napoli: Allan convocato per la Copa America! Serie A: Allegri lascia la Juve !
Di Alessandro LugliIl sogno ora è realtà. Allan sarà impegnato con la maglia del Brasile il prossimo giugno, convocato ufficialmente da tite per disputare con la nazionale verdeoro la prossima Copa america. Una competizione importante per i brasiliani non solo perché trofeo sempre ambito, ma anche e soprattutto perché il torneo si giocherà proprio in casa, davanti al pubblico carioca. Il Brasile padrone di casa sarà impegnato nel Gruppo A ed affronterà Bolivia, Perù e Venezuela. Insieme con Allan anche tutte le altre stelle verdeoro, da Neymar e Alisson, fino a Thiago Silva, Dani Alves e Firmino. La Copa America andrà in scena dal 14 giugno al 7 luglio. (ilmattino)
«Normale aver perso qualche punto lungo la strada, ma quello che conta è averne 10 in più rispetto all’Inter, e 14 in più del Milan e della Roma». È un gran campionario di pacche sulle spalle, di complimenti. Di sorrisi, tanti. Abbracci, baci e carezze. De Laurentiis apre la cena di fine anno accogliendo i suoi ragazzi uno alla volta, all’interno di Villa D’Angelo-Santa Caterina, la tradizionale location degli eventi ufficiali del Napoli «il nostro posto fortunato da dieci anni», dice il patron che tra pochi giorni festeggerà a Capri i suoi 70 anni. È un secondo posto che luccica, quello di quest’anno. E che lo rende visibilmente contento e per questo ringrazia Carlo Ancelotti. «Non era semplice riuscire a confermare il Napoli al secondo posto dopo i tre anni intensi vissuti con Sarri. Carlo ha utilizzato tutti i calciatori che prima giocavano poco e anche quelli nuovi, ci sta qualche frenata. E non posso rimproverare nulla a nessuno». Ci sono 120 ospiti nella location di via Aniello Falcone, i calciatori e lo staff tecnico e dirigenziale, con tutti i familiari. Ci sono Michele, Ida ed Emilio Giugliano, i proprietari della struttura, a fare gli onori di casa. Il clima è di festa. Ben diverso dalla malinconia del maggio scorso, quando si consumava il divorzio tra il Napoli e Sarri. (ilmattino.it)
La prima volta era arrivata lo scorso marzo, ma un brutto virus influenzale lo aveva messo fuori combattimento. Ora Fabián Ruiz spera di potersi riprendere la sua rivincita: lo spagnolo del Napoli è stato infatti riconfermato da Luis Enrique, Ct della nazionale spagnola, tra i convocati di maggio per la selezione maggiore.Fabián, a lungo faro e punto di riferimento della squadra iberica Under 21, spera così di poter trovare il nuovo esordio nei due appuntamenti previsti. La Spagna affronterà prima le Isole Faroe il 7 giugno in trasferta, poi sarà impegnata contro la Svezia tre giorni più tardi al Bernabeu. «Sono molto felice per questa convocazione. Voglio giocare i primi minuti con questa maglia, prometto di lavorare duramente». (ilmattino.it)
Il Napoli si diverte a Villa D’Angelo, tra balli, canti e portate che farebbero invidia a tutti. Re della serata, però, è il solito Dries Mertens, il belga dall’animo napoletano che si è preso la scena a cena finita ed ha “incantato” i presenti con un balletto difficilmente replicabile.L’attaccante azzurro ha condiviso la performance ballerina prima con l’amico Tommaso, il magazziniere nel cuore di tutti gli azzurri, poi ha duettato con Carlo Ancelotti sulle note di Eros Ramazzotti.Anche Kalidou Koulibaly si è concesso ad un ballo di troppo, poi tanti gli azzurri che si sono alternati al karaoke. Dopo Dries e Carletto, è stata la volta di Amin Younes, Davide Ancelotti, fino ai membri dello staff come Mino Fulco. Tutto con tanto di prova Tv per i numerosissimi video pubblicati dai partecipanti alla serata.A chiudere l’incontro ci ha pensato la splendida torta a tre piani, ormai appuntamento fisso per il Napoli che saluta la stagione sulla collina del Vomero. Aurelio De Laurentiis, con accanto il figlio Edo, ha voluto condividere il momento del taglio della torta proprio con Ancelotti: «Fantastica e divertentissima cena con la famiglia del Napoli» il messaggio dell’allenatore. Con un saluto all’annata ormai conclusa e l’appuntamento tra le montagne di Dimaro.(ilmattino)
Il freddo bollettino medico del Napoli parla di allenamento differenziato: tradotto, per Lorenzo Insigne, si avvicina il forfait nell’ultima gara interna stagionale, quella contro l’Inter che rappresenterà il saluto del Napoli al vecchio San Paolo prima del restyling per le Universiadi. Un’assenza che arriva in un momento nel quale la permanenza al Napoli sembra garantita, anche per le prossime stagioni, soprattutto dalla posizione irremovibile di Aurelio De Laurentiis: 100 milioni trattabili solo in limitatissime condizioni e senza possibilità di scambi. Una chiusura compensata, invece, da un’apertura su un altro fronte, quello del rinnovo del contratto. Non ci sarà un vero e proprio adeguamento, solo il desiderio espresso da ADL di aiutare Lorenzo a migliorare, anche attraverso studiati incentivi economici, quelle che famiglia ed entourage ritengono essere storture contrattuali volute dai precedenti agenti. Il Napoli un passo lo ha già fatto, spiegando all’attuale manager di Insigne, Mino Raiola, che tutto si può sistemare: ma, senza avanzare particolari pretese per arrivare ad un prolungamento che soddisfi i desideri di tutti. Non c’è ancora una data in agenda fissata: con la fine della stagione è possibile che ci sia un nuovo incontro tra le parti per limare i dettagli arrivare al prolungamento, spostando la data di cessazione del contratto dal 2022 al 2024.(ilmattino)
Circa un migliaio di tifosi della Roma si sono radunati in piazza Guglielmo Marconi dove sorge la nuova sede amministrativa del club per manifestare il proprio dissenso contro la decisione di non rinnovare il contratto a Daniele De Rossi. Alcuni gruppi della Curva Sud hanno organizzato la contestazione con striscioni e cori indirizzati alla società e al suo managment. «L’As Roma appartiene a noi»,«L’AS Roma è la nostra leggenda. Solo gli indegni la chiamano azienda», «Le bandiere non si ammainano. Si difendono e si onorano. ‘Dirigenza’ di cialtroni senza rispetto», sono gli striscioni esposti dagli ultras. Bandiere, sciarpe e magliette di Di Rossi hanno fatto da cornice alla manifestazione. I tifosi hanno espresso il loro dissenso contro la costruzione del nuovo stadio che dovrebbe sorgere a Tor di Valle «No al nuovo stadio» si legge sullo striscione tenuto in bella vista davanti alla sede del club. Durante la contestazione sono state poi distribuite delle locandine con il volto di De Rossi e la scritta «le leggende non si toccano». Il tutto è avvenuto davanti agli occhi delle forze dell’ordine in assetto anti sommossa, in maniera pacifica e senza l’esplosione di petardi o bombe carta. I tifosi hanno cantato ininterrottamente per 1 ora e 45 minuti al termine dei quali i capi ultras hanno amminato le bandiere e invitato i presenti a sgomberare la piazza. (ilmattino)
La storia tra Massimiliano Allegri e la Juventus finisce dopo cinque stagioni. Il tecnico toscano non siederà sulla panchina bianconera nella prossima stagione: la comunicazione ufficiale è arrivata direttamente dal sito della Juve. La tre giorni di incontri ha quindi portato all’esonero di Allegri. L’allenatore e il presidente Andrea Agnelli parleranno assieme nella conferenza stampa di domani alle 14 alla vigilia del match contro l’Atalanta. Non si è trovato un accordo tra i desideri della società, convinta di avere una rosa già altamente competitiva per ogni competizione, e quel di Allegri che – come Conte nel 2014 – desiderava una mezza rivoluzione della squadra per alzare nuovamente l’asticella e dare nuovi stimoli ad un ciclo che ha comunque portato cinque scudetti, due supercoppe italiane e quattro coppe Italia. Unico neo, ma decisivo, quello della Champions League diventata unico vero obiettivo del club dopo otto anni di dominio in Italia.Ed emergono i primi retroscena: martedì sera ha parlato soprattutto Agnelli, illustrando i piani e le prospettive del club. Mercoledì invece si è solo sfiorato l’argomento delle richieste di Allegri.Ora si apre il capitolo relativo al futuro della panchina bianconera. Il sogno porta a Guardiola, difficile da strappare al Manchester City anche se la vicenda del Fair Play Finanziario potrebbe rompere una piccola breccia nel muro degli inglesi, difficilmente percorribili le strade Deschamps (vorrebbe giocarsi l’Europeo 2020 prima di lasciare la Francia) e Pochettino, il cui stipendio ammonta a quasi 20 milioni di euro. Agnelli rimane freddo su Conte, comunque molto vicino all’Inter. Simone Inzaghi è un nome da “fari spenti” ma piuttosto in rialzo.E Allegri? Punta alla Premier League ma potrebbe anche rimanere fermo un anno percependo lo stipendio dalla Juve. Attenzione alle situazioni legate a Paris Saint Germain o Barcellona. (mediaset)
A Super Sport 21 su Canale 21, nel corso della presentazione della rassegna “Montedidio racconta”, nell’ambito della quale rientra lo spettacolo “Il Cielo Sopra Stoccarda”, è intervenuto Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli. Questo il suo pensiero a trent’anni dalla vittoria della Coppa Uefa: “Ricordo tutto con enorme piacere. Bellissimo quando arrivammo all’aeroporto per tornare a casa, c’erano tante bandiere e tanti tifosi napoletani che con quel successo si stavano prendendo una bella rivincita contro le angherie dei tedeschi. La soddisfazione più bella di tutte”.
(tuttonapoli.net)
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