Da Batistuta a Totti e Adriano: 5 celebri tiratori nella storia della Serie A
Di davideIl calcio è un gioco di squadra dalle regole abbastanza semplici, checché se ne possa dire. Anche tra gli allenatori di oggi c’è chi cerca di infarcirlo con le tattiche più astruse, che talvolta però si rivelano del tutto fallimentari. L’ultima moda in Italia è quella che riguarda la costruzione dal basso, adoperata in primis dal Sassuolo di De Zerbi e poi riproposta in maniera maldestra anche da altre squadre. Alla fine, però, ciò che conta è solo mandare la palla nella porta avversaria. La Serie A e la Nazionale azzurra hanno vantato nel corso dei decenni la presenza di grandi tiratori, capaci di beffare un portiere anche da distanze siderali. La conclusione da fuori area può rivelarsi in alcuni casi l’unica soluzione utile per risolvere un match.
Tra i calciatori italiani, a dispensare volentieri qualche perla da decine di metri è stato soprattutto Francesco Totti. Alcuni gol del “Pupone” sono rimasti impressi nella storia del nostro campionato. Il buon tiratore non deve possedere solo una certa potenza, ma anche una grande precisione. Come quella esibita da Totti per il pallonetto ai danni di Julio Cesar nel 2005 o nel diagonale micidiale contro la Sampdoria, nel 2006, a pochi mesi dal successo al Mondiale in Germania e nel bel mezzo della stagione che l’avrebbe poi portato a vincere la Scarpa d’oro. Chapeau!
Ad essere ricordato più per le classiche botte da fuori è invece Adriano. L’ex talento dell’Inter era una mina vagante in mezzo al campo, ma solo durante la sua prima esperienza in Serie A. Memorabile la traversa colpita contro il Palermo nel settembre del 2004. Come mostra questa infografica sui tiri da fuori più potenti della storia del calcio il pallone può viaggiare alla velocità di un treno in corsa o di un’auto sportiva in autostrada. Quella volta la palla viaggiò a 140 km/h e solo il legno negò la gioia del gol al brasiliano. Forse, però, è stato un colpo di fortuna: l’impatto della sfera sulla traversa fu talmente impressionante che ha contribuito nel tramandare il ricordo di quell’episodio negli anni a venire. Purtroppo per i tifosi giallorossi, a Roma Adriano non si è mai prodotto in gesti tecnici di questa portata.
Gli amanti della “Lupa”, d’altronde, hanno sempre faticato nel trovare un degno erede di Batistuta, il bomber che consegnò alla Roma l’ultimo scudetto, datato 2001. L’argentino era capace di segnare da ogni posizione e possedeva un istinto invidiabile. Di certo, una buona fetta di quel tricolore fu conquistata per merito del “Re Leone”, che nel finale di carriera e anche oltre ha dovuto fare però i conti con i problemi alle caviglie. Numerose furono le occasioni in cui Batistuta scese in campo per mezzo di infiltrazioni.
Se si parla di gol dalla distanza, comunque, non si possono non citare le punizioni. Il primatista della Serie A in tal senso è Sinisa Mihajlovic, attuale allenatore del Bologna, con ben 28 gol su piazzato. A detta del serbo, calciare una punizione gli riusciva anche meglio rispetto ai rigori. Per poco Mihajlovic non è stato raggiunto da Andrea Pirlo, fermatosi a quota 26 reti nel campionato italiano. Chissà che il prossimo futuro non ci regali ancora nuovi campioni in grado di avvicinarsi almeno ai record del passato…
Commenta o partecipa alla discussione