Ancelotti verso il Real Madrid: valzer delle panchine per Mourinho e Mancini
Di Emanuele SaccardoSembra il gioco delle tre carte: Psg, Real Madrid e Manchester City sono nelle mani di Carlo Ancelotti, potete fare la vostra puntata e scommettere quale sia la vincente. Il tecnico di Reggiolo è al centro di un complicato scenario che virtualmente scombina gli equilibri delle panchine dei club più importanti d’Europa.
Iniziamo proprio dalla situazione del Carletto: è lanciato verso il titolo nel campionato francese e reduce da un’ottima figura nei quarti di Champions League contro il Barcellona, perciò tifosi e dirigenza del Psg assicurano che anche per il prossimo anno resterà a Parigi. Ma è forte l’interesse del Real Madrid di Florentino Perez che, come profeticamente raccontò proprio Ancelotti nella sua biografia “Preferisco la Coppa”, lo vuole in blanco già dal 2005, quando era allenatore del Milan. Il quotidiano iberico Marca, oggi sbatte il faccione del manager italiano in prima pagina, giurando che l’accordo tra le parti esiste già.
Se davvero così fosse, Mourinho si troverebbe davanti a un bivio: le sirene inglesi lo danno da tempo di nuovo alle dipendenze di Abramovich e del suo Chelsea, ma il posto vacante al Psg attirerebbe lo Special One come la luce attrae gli insetti. Mou avrebbe l’opportunità concreta di fare una campagna acquisti letteralmente da sceicchi (magari riuscendo a portare sulle rive della Senna Cristiano Ronaldo…); così pare che il patron dei Blues sia già corso ai ripari, sondando la pista Pellegrini, uomo di grande esperienza, attualmente mister del Malaga.
Ancelotti rinuncerebbe quindi alla tentazione Manchester City. Gli sceicchi dei Citizens non sembrano intenzionati a rinnovare la fiducia a Mancini, nonostante abbia portato la squadra a vincere una Premier e una Coppa nazionale. Lo stesso Mancio sembra voler prendere in considerazione l’ambizioso progetto del Monaco, in cerca di rilancio attraverso i petrodollari. Voli pindarici a parte, cosa accadrebbe se Ancelotti restasse saldamente alla guida della società francese? Tutto resterebbe, forse, com’è.
Tanto rumore per nulla, insomma.
Commenta o partecipa alla discussione