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Di Alessandro LugliIl Napoli vince ma non brilla contro il Genoa e si riporta a -2 dalla Juventus nella lotta scudetto. Decisiva la rete di Albiol su calcio d´angolo. “Era difficile con un Genoa così chiuso” commenta il tecnico azzurro Sarri che rilancia la sfida, “E´ dura prendere il potere ma stiamo avendo il miglior rendimento della nostra storia” rivendica il tecnico azzurro.
La Lazio pareggia in casa con il Bologna e fallisce il controsorpasso sull´Inter. I biancocelesti subiscono il vantaggio di Verdi e rispondono con Lucas Leiva ma perdono il quarto posto che vale la Champions: l´Inter, infatti, sale a +1 sulla squadra di Inzaghi grazie al 5-0 sulla Sampdoria: “Siamo stanchi, veniamo da tante partite ma ci è mancato l´ultimo passaggio e avremmo meritato la vittoria” la sensazione di Simone Inzaghi.
Vittoria non senza fatica per il Milan, che batte il Chievo 3-2 e ringrazia ancora André Silva, autore del gol decisivo, il secondo consecutivo. I rossoneri sono ora distanti 4 punti dalla Lazio e Gattuso si gode il momento: “Non eravamo brillanti ma i ragazzi ci hanno messo la voglia. Kalinic? Ci serve al top, chi non sta bene non gioca ma domani è un altro giorno”.
Successo che vale il terzo posto per la Roma di Di Francesco, che batte 2-0 allo Scida il Crotone grazie ai gol di El Shaarawy e Nainggolan. I giallorossi guadagnano 2 punti sulla Lazio e il tecnico è soddisfatto: “Ho visto una squadra matura anche se dobbiamo ritrovare la continuità” mentre Florenzi pensa già al confronto champions con il Barcellona: “Abbiamo preso la peggiore dell´urna” ammette l´esterno.
Si complica la lotta salvezza per il Verona, sconfitto a domicilio 0-5 dall´Atalanta e sempre più pericolante. Respira il Cagliari, che porta via da Benevento i 3 punti con il 2-1 acciuffato su rigore a tempo scaduto condannando ulteriormente i sanniti. Perde anche il Torino, alla quarta sconfitta consecutiva e contestato duramente dai tifosi: la Fiorentina vince 2-1.
E´ Del potro a prendersi la finale del torneo di Indian Wells superando Federer in una finale tiratissima al tie break del terzo set e stoppando lo svizzero per la prima volta del 2018. Dovizioso invece si prende il GP di Qatar mettendo subito le cose in chiaro con il campione in carica Marquez, superato all´ultima curva, sul podio finisce anche Valentino Rossi. Nel basket, a braccetto in testa al campionato ci sono Milano e Venezia: la squadra di De Raffaele batte 107-83 Cantù e aggancia l´olimpia in vetta.
Il neo CT della nostra Nazionale Di Biagio ha parlato in conferenza stampa a Coverciano.
“Buffon? è qui anche per aggregare, ma soprattutto per giocare, dare un qualcosa in più. È un valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Giocherà una o due partite, non lo so, valuterò nel corso dei giorni. Ognuno può scrivere quello che vuole, non è un problema. Devo fare quello che sento rispetto a quel che vedo, non a ciò che leggo.
Balotelli assente? I gol, e non parlo solo di Mario, sono molto importanti per gli attaccanti ma poi devono essere conditi da prestazioni di un certo tipo. Io ho guardato, ho valutato e ho deciso. È una mia scelta e ho pensato che fosse la migliore per me e per la squadra. Ma non è una chiusura definitiva. Motivazioni politiche dietro la sua mancata convocazione? Dal punto di vista del comportamento lui non ha fatto nulla e continuerò a seguirlo come ho fatto finora’-
Le due amichevoli? Il risultato dal mio punto di vista è una conseguenza della prestazione. Il primo obiettivo è di giocare bene a calcio e imporre le nostre idee. Se si giocano bene 10 partite 8 si vincono. A nessuno piace perdere e ognuno deve pensare di portare a casa un risultato positivo. Il mio futuro? Sono un uomo della Federazione, lavoro qui da 8 anni, mi hanno dato questa opportunità e dovrò sfruttarla al massimo per il bene della squadra. Innegabile che io mi giochi qualcosa, ma non è la priorità. Abbiamo altri tipi di problemi oggi anche se in cuor mio dovrò mettere in difficoltà i vertici. Ma prima di tutto bisogna rilanciare il gruppo e ricreare entusiasmo nei tifosi.
Astori? Manca qualcosa, lo avverto anche io che pure non ho conosciuto Davide come molti dei giocatori. Comunque l’ho conosciuto abbastanza bene durante i raduni con Prandelli, Conte e Ventura e mi è bastato per capire chi fosse. C’è qualcosa di strano, ma dobbiamo provare a normalizzare, perché altrimenti diventa tutto devastante”.
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