Tevez e Messi Re di Coppe: Juventus e Barcellona ai quarti

Di

Gli ultimi due ottavi di finale della Champions League 2014/2015 sono stati metafora del tango argentino. Carlos Tevez e Leo Messi hanno guidato rispettivamente Juventus e Barcellona ai quarti, mostrando una condizione psicofisica da fenomeni e facendo letteralmente impazzire le difese aritmiche di Borussia Dortmund e Manchester City. Come nell’edizione ’12/’13, tra le 8 regine del Vecchio Continente ci sono i bianconeri e non c’è nemmeno un Club inglese; i tifosi della Juve si augurano che al sorteggio di venerdì, in programma a Nyon, non spunti dall’urna ancora il Bayern Monaco, che in quell’edizione fece emergere tutti i limiti internazionali della Vecchia Signora. Ora però è un’altra storia: la Juventus ammirata al Signal Iduna Park se la può giocare con chiunque, incluso il Barcellona del ritrovato Messi.

Juve-qualificata-dortmundBorussia – Juventus 0-3 (and. 1-2, tot. 1-5)

3′ e 79′ Tevez, 70′ Morata

Lo avevamo anticipato ieri: il Westfalenstadion porta bene alle italiane, specialmente alla Juventus. Con il successo di ieri per i bianconeri fanno 4 vittorie su 4 in casa del Borussia, per la terza volta con 3 reti all’attivo; per la terza volta il protagonista indiscusso è stato un Numero Dieci. Dopo Roberto Baggio e Del Piero si cambia lingua ma non sostanza, perché l’idioma universale di un campo di calcio è il talento.

A Carlos Tevez bastano 180 secondi per far capire quale sarà lo spartito della serata. Bolide da fermo, un destro senza rincorsa che non lascia scampo a Weidenfeller e conferma che verso quella porta, di fronte alla Sudtribune dello zoccolo duro giallonero, i Numeri Dieci bianconeri amano far male. Era capitato a Del Piero, è successo di nuovo all’Apache, che però non si ferma lì. Il Borussia non punge e con il discorso qualificazione complicatosi subito, le redini del match le prende con fermezza la Juve. L’infortunio di Pogba non cambia l’inerzia della gara, il nervosismo di Vidal non scalfisce i piani di Allegri che, costretto a passare alla difesa a 3 con l’inserimento di Barzagli, infoltisce il centrocampo attraverso Lichtsteiner ed Evra, già assoluti padroni delle corsie esterne.

Buffon non si sporca i guanti fino al 62′, nel momento di massima pressione del Dortmund. Ma è un fuoco di paglia perché nello spazio di 9 minuti Tevez risale in cattedra. Prima scarta un cioccolatino per Morata che, davanti alla porta vuota, deve soltanto ringraziare (facendosi perdonare due errori precedenti a tu per tu con il portiere tedesco); poi s’incunea in una difesa molle e rassegnata, punendo per la terza volta Weidenfeller. Per la punta argentina sono 6 centri in Champions, 3 al Dortmund tra andata e ritorno. La Juventus è matura davvero, ha gestito la doppia sfida con intelligenza e grande capacità di lettura delle diverse fasi. Certo il Borussia non è quello di due anni fa, ma la sensazione che la squadra di Allegri possa sognare in grande diventa sempre più concreta.

Messi-HartBarcellona – Manchester City 1-0 (and. 2-1, tot. 3-1)

31′ Rakitic

Al Camp Nou, sotto gli occhi dello “spione” Pep Guardiola, è un Messi show per 93.000 spettatori. L’asso argentino dirige l’orchestra dal primo minuto, dando subito la sensazione che ai Citizens servirebbe un miracolo vero per riaprire il discorso qualificazione.

Non andrà così, i miracoli saranno un discorso privato per Hart, estremo difensore del City, che nell’arco della partita sventa l’impossibile e ringrazia i legni della propria porta (un palo a testa per Neymar e Suarez). Solo in questo modo i cancelli dei quarti di finale sono rimasti socchiusi, almeno fino al rigore fallito da Aguero al 76′.

Messi, Neymar e Suarez fanno dannare l’impotente retroguardia inglese, il centrocampo è torre di controllo blaugrana. Con queste certezze il Barça gioca sul velluto, sfrutta il fraseggio nello stretto allargando le maglie della difesa avversaria e, puntuale come le tasse, alla mezz’ora trova il gol. Assist al bacio di Messi, pallonetto sontuoso di Rakitic: 1-0 e qualificazione in ghiaccio.

Nella ripresa il monologo casalingo non si attenua, solo le paratone di Hart tengono la barca britannica in linea di galleggiamento. Una timida speranza colora il volto di Pellegrini quando Rocchi concede il penalty al Manchester City. Ma il Kun Aguero si fa ipnotizzare dal portiere di notte Ter Stegen e i sogni di rimonta rimangono senza luce, in un cassetto.

Giusto così, in fondo: il Barcellona ha dimostrato di essere superiore, come accaduto spesso da un decennio a questa parte. La strada verso Berlino è ancora lunga per tutte le otto qualificate, ma se Messi e Tevez dovessero continuare con certe prestazioni…

SQUADRE QUALIFICATE AI QUARTI DI FINALE:

Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid (SPA), Monaco, Psg (FRA), Juventus (ITA), Bayern Monaco (GER), Porto (POR)


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloPallone.it – Il calcio che passione supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009