Roma batte Bologna. Collovati nei guai? Analisi e commenti.
Di Alessandro LugliNon sono ore facili per Maurizio Sarri ed il suo Chelsea. Il toscano ha dovuto incassare ieri sera l’ennesima sconfitta delle ultime settimane, uno 0-2 in casa contro il Manchester United che ha eliminato i Blues dalla FA Cup e concesso ai Red Devils il passaggio ai quarti di finale. Il ko fa traballare ancor di più la panchina di Sarri, che sembrava poter tornare a respirare dopo la vittoria di Europa League dell’ultimo giovedi. La risposta più chiara al momento del Chelsea arriva proprio dai tifosi presenti ieri sera a Stamford Bridge: al fischio finale del match contro lo United tutto lo stadio ha intonato un chiaro «Fuck Sarri Ball» rivolto all’ex allenatore del Napoli, deludente dopo un incredibile avvio di stagione. Sui social, intanto, viaggia veloce l’hashtag #SarriOut con i tifosi inglesi che già sembrano aver perso fiducia nel lavoro del toscano. La situazione in casa Chelsea è diventata complicata. L’aria che si respira non è delle migliori anche se Sarri continua a predicare calma. Giovedi la nuova sfida di Europa League contro il Malmö che può valere l’accesso agli ottavi del torneo, poi la finale di Carabao Cup contro il City di Guardiola. Probabilmente sfida decisiva per il suo futuro. (ilmattino.it)
Non c’è bisogno di rifondare questo Napoli. Ma De Laurentiis ha parlato due volte e ha dato indizi importanti in chiave mercato: sarà un’estate di acquisti funzionali al gioco di Ancelotti e ci saranno almeno due o anche tre cambi importanti. Non è la fine di un ciclo, ma l’impressione è che alcuni della vecchia guardia andrà via. Mertens e Allan quasi sicuramente. Ma anche Hysaj.
IL PRIMO DELLA LISTA Ancelotti sta affiancando De Laurentiis e Giuntoli nelle scelte che verranno. Ed è per questo che non è escluso il nome a effetto: di Lozano e della sua preferenza per il gioiellino messicano del Psv si sa tutto. Lozano è gestito da Mino Raiola e pochi giorni fa c’è stato un meeting per gettare le basi sul suo approdo a giugno. Il Napoli vorrebbe anticipare una eventuale asta internazionale. Resta l’ok del calciatore al trasferimento in azzurro, mentre De Laurentiis ha chiesto a Raiola di capire il prezzo con cui il Psv darà l’ok alla cessione.
CORTE A INSIGNE Raiola e De Laurentiis nel loro incontro, hanno anche parlato di Insigne, di cui ormai il superpotente agente italo-olandese ha di fatto la procura. E su queste basi, Raiola ha cercato di capire quale è la valutazione che il Napoli dà a Insigne. Per De Laurentiis il capitano è praticamente intoccabile, quindi non è voluto entrare nel merito della questione. Ma a quanto pare Raiola ha fatto l’elenco dei club che sarebbero pronti a fare pazzie per Insigne: oltre ai soliti Psg e Borussia Dortmund, ecco spuntare l’interessamento dall’Atletico Madrid. Già due stagioni fa, il direttore tecnico Andrea Berta sondò la disponibilità, trovando porte serrate. Le stesse di adesso. Perché il Napoli vuole ripartire da Insigne. (ilmattino.it)
Il pareggio con il Torino non ha di certo fatto impazzire i tifosi azzurri, ennesima occasione sprecata della stagione napoletana, ma la squadra di Carlo Ancelotti ha conservato al San Paolo il fattore imbattibilità, un dato stagionale che fa il paio solo con quello del Borussia Dortmund. A spiegarlo è stato proprio il club azzurro. «Napoli e Borussia Dortmund sono le uniche due squadre ancora imbattute in gare casalinghe in questa stagione nei cinque maggiori campionati europei in tutte le competizioni», si legge dal tweet della società in avvicinamento alle gare di Europa League. «13 vittorie e quattro pareggi per i partenopei al San Paolo». (ilmattino.it)
Non è bastato il tweet di scuse di Fulvio Collovati dopo che ieri aveva negato la possibilità che ci sia competenza tecnica delle donne del calcio scatenando polemiche e la replica della ct della Nazionale, Milena Bertolini che attraverso l’Ansa ha definito quelle frasi frutto di una «mentalità primitiva». L’ad della Rai, Fabrizio Salini, ha chiamato stamattina i vertici di Rai2 esprimendo forte irritazione per le affermazioni di Fulvio Collovati ieri a Quelli che il calcio. A quanto si apprende, Salini sta valutando la sospensione dell’opinionista. Salini ha invitato a tenere sempre ben presente che la Rai è un servizio pubblico e che il contratto di servizio ricorda esplicitamente all’articolo 9 che Viale Mazzini si impegna a promuovere la formazione tra i propri dipendenti, operatori e collaboratori esterni affinché in tutte le trasmissioni siano utilizzati un linguaggio e delle immagini rispettosi, non discriminatori e non stereotipati nei confronti delle donne. «Mi scuso per le frasi involontariamente sessiste pronunciate ieri – ha scritto oggi Collovati -, pur nel clima goliardico di ‘Quelli che il calciò abbiano urtato la sensibilità delle donne. Sono state inopportune e me ne dispiaccio non era mia intenzione offendere nessuno». Una dichiarazione seguita alla replica della ct della Nazionale, Milena Bertolini che aveva definito quelle frasi frutto di una «mentalità primitiva». (ilmattino.it)
La Roma, pur giocando solo metà partita, va a dama: 2-1, sofferto e stentato, contro il Bologna terzultimo. Il successo è utile soprattutto per la classifica: i giallorossi restano in scia del Milan quarto che è avanti di 1 punto (e anche negli scontri diretti), staccano l’Atalanta e la Lazio, ora con 3 punti di ritardo, e allungano la serie di risultati utili (7, con 5 vittorie e 2 pareggi), iniziata il giorno di Santo Stefano.
ANDAMENTO LENTO Mihajlovic, nonostante i 6 assenti (lo squalificato Palacio e gli infortunati Lyanco, Mattiello, Orsolini, Gonzalez e Destro), complica la serata di Di Francesco. Con il 4-2-3-1 si prende l’iniziativa fino all’intervallo: decisivo è almeno 3 volte Olsen, prima della traversa colpita da Soriano nel recupero del 1° tempo. Il 4-1-4-1 della Roma sbanda per il pressing del Bologna. Edera e Sansone attaccano sui lati, Soriano è vivace alle spalle di Santander che combatte in area. Fatica Fazio, sempre aiutato da Manolas. Non entrano in partita i centrocampisti, lenti e scontati: Nzonzi è statico davanti alla difesa, Cristante e Pellegrini non riescono a ripartire. Dzeko è isolato e non riesce a interrompere il digiuno in campionato all’Olimpico cominciato dopo la doppietta del 28 aprile contro il Chievo. Zaniolo non si ripete a destra, Kluivert fa cilecca a sinistra. Il pubblico fischia la Roma, bocciando i primi 45 minuti: prestazione senza anima e gioco. Di Francesco, per prendersi i 3 punti, cambia il sistema di gioco, riproponendo nella ripresa il 4-2-3-1 e mettendosi quindi a specchio. A sinistra adesso c’è El Shaarawy che diventerà decisivo almeno quanto Olsen. Kluivert va a destra, Zaniolo torna trequartista e Pellegrini arretra accanto a Nzonzi. Helander atterra El Shaarawy, entrato in area dopo il triangolo con Dzeko: Kolarov, sotto la Sud, trasforma il rigore per il vantaggio. Già 7 gol in campionato (8 stagionali).
La Roma abbandona la timidezza e prova a chiudere la sfida con Zaniolo, su invito ancora di el Shaarawy: bravo l’ex Skorupski. Entra De Rossi per Kluivert e, dopo aver lasciato la fascia di capitano a Florenzi, salta in area per la spizzata che permette a Fazio di raddoppiare. Sansone riapre il match nel finale, ma non basta a Mihajlovic per evitare il 1° ko. (ilmattino.it)
“Il calcio resti commentato dai maschi”. Caterina Collovati, moglie dell’ex calciatore Fulvio, è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici” e ha detto la sua sulle polemiche che hanno travolto il marito nelle ultime ore dopo aver detto che “quando sente le donne parlare di tattica gli si rivolta lo stomaco”. “Di tattiche io e Fulvio non parliamo mai – dice Caterina – Su questo io e Fulvio siamo d’accordo, le donne devono stare un passo indietro, lo dico ad alta voce. Io sono una che difende le donne, ne ho fatto la mia professione, tratto quasi ogni giorno dei diritti delle donne, ma lasciamo che il calcio resti commentato dai maschi, basta con questo politicamente corretto che ci distrugge. Il pensiero unico ci sta portando alla rovina, il pensiero del mondo unisex mi infastidisce”. Quindi prosegue: “Vorrei che tutte queste femministe che si sono rivoltate contro mio marito si rivoltassero per ben altre motivazioni. E anche i politici che si sono scagliati contro mio marito, si occupassero del perché le donne che vanno a denunciare un compagno violento o un marito violento vengono ammazzate dopo due minuti perché nessuno fa una legge in grado di mettere in galera subito gli uomini violenti”. “Queste sono le cose che devono preoccupare noi donne, non una battuta pronunciata in un contesto goliardico e che sotto sotto profuma di verità. Fulvio Collovati, mio marito, è l’uomo più rispettoso che io abbia conosciuto al mondo, il rispetto gliel’ha insegnato sua madre quando era bambino, ha cresciuto due figlie, io gli sto accanto da 37 anni. E’ di una grande correttezza anche quando si pone in tv, questa gogna mediatica cui è stato sottoposto è di una cattiveria infinita”. Caterina Collovati è un fiume in piena: “Io trascinerò in tribunale quelli che mi hanno scritto sui social in privato delle cose inenarrabili, solo perché mi sono permessa di difendere mio marito. Questo è un Paese che attraverso queste sciocchezze perde di vista le problematiche importanti. C’è gente che mi sta dicendo le peggiori cose. Mio marito ha detto quello che pensano il novanta percento degli italiani, tutti abbiamo il diritto di parlare, di esprimerci, anche sul calcio, ma le femministe mi spieghino come mai non esistono allenatrici donne nel nostro Paese. Forse quella roba lì è un tantino complicata. Diciamolo. Su Wanda Nara: “Sarebbe da aprire un altro capitolo. Quanto le donne rovinano l’immagine del marito calciatore? La vicenda Wanda Nara è surreale, mi chiedo se lei voglia utilizzare il povero Icardi per arrivare chissà dove”. (blitzquotidiano.it)
Per la prima volta da quando Marotta è passato all’Inter, volano stracci tra lui e la sua vecchia società la Juventus. L’oggetto del contendere sono Icardi e Dybala, due calciatori che potrebbero lasciare le rispettive squadre al termine della stagione. “Paratici dice vedremo cosa farà Icardi a giugno? Beh, allora io dico vedremo cosa farà Dybala a giugno”. E’ la risposta dell’ad dell’Inter, Beppe Marotta, alle parole di Fabio Paratici, ds della Juventus. “La mia – aggiunge – è una risposta così, perché come dico sempre il calcio è un po’ un ‘circo barnum’. Ma l’affermazione di Paratici è fuori luogo. Icardi è un nostro tesserato e non è sul mercato”. ”Se ci saranno opportunità sul mercato, l’Inter farà di tutto per migliorare le nostre performance. Sicuramente la prossima estate sarà migliore dell’estate passata e dell’estate di due anni fa”: lo dice il presidente dell’Inter Steven Zhang al termine dell’assemblea dei soci del club nerazzurro. ”E’ l’ultimo anno nel settlement agreement – spiega – avremo meno restrizioni sul mercato e il nostro impegno per il club è sempre a lungo termine e sempre molto alto. Ma dobbiamo ricordare che tutti i club d’Europa devono rispettare il fair play finanziario”.
(blitzquotidiano.it)
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