Il Milan deve fare i conti, nuovamente, con la Fatal Verona
Di Lorenzo CristalloPrestazione inguardabile da parte del Milan, che nel lunch match della diciassettesima giornata, cade fragorosamente al Bentegodi di Verona, subendo un pesante 3-0 ad opera dell’Hellas. I rossoneri sono apparsi confusionari, mal disposti in campo, disorganizzati tra i reparti, favorendo le ripartenze dei padroni di casa, alquanto cinici e vogliosi di conquistare un risultato di prestigio. La banda guidata da Gennaro Gattuso, resta inchiodata, così, all’ottavo posto a quota ventiquattro, tornando a conoscere il sapore amaro della sconfitta dopo tre risultati utili consecutivi. Per il tecnico calabrese è il secondo ko, il primo in campionato, durante la sua gestione. Gli scaligeri, invece, vendicano con il medesimo punteggio la sconfitta subita in Coppa Italia proprio ad opera del “diavolo”. L’Hellas a seguito di questa vittoria, sale a quota tredici, al penultimo gradino, ad una lunghezza dal Genoa diciassettesimo e virtualmente salvo. Per gli uomini di Pecchia si tratta del secondo trionfo casalingo, dopo quello ottenuto lo scorso 16 ottobre ai danni del Benevento. La gara inizia con gli ospiti piuttosto propositivi che annoverano un’importante occasione con Kalinic, autore di un tiro che termina di pochi centimetri a lato. L’Hellas si sveglia e al 24’ punge: cross dalla bandierina di Romulo e a centro area Caracciolo svetta di testa, spedendo la sfera sulla parte bassa della traversa per poi terminare la sua corsa in fondo al sacco. Per il difensore gialloblù è il primo goal in campionato. I rossoneri non si danno per vinti, sfiorando il pareggio con Suso protagonista di una doppia conclusione, la prima murata da Nicolas, la seconda disinnescata da Heurtaux in scivolata. Nella ripresa il Verona mette la freccia al 55’ quando Bessa, servito da Verde, si invola sulla corsia di sinistra per poi scodellare in area un passaggio vincente per Kean che di prima intenzione non lascia scampo a Donnarumma. Per l’attaccante proveniente dalla Juventus, subentrato all’infortunato Cerci, al 32’, è il secondo goal in questo torneo. Il “diavolo” prova a rientrare in partita con Bonucci, autore di un colpo di testa che non centra il bersaglio e di un preziosismo di tacco su cui interviene prontamente Nicolas. Il 3-0 dei veneti giunge al 77’ quando Romulo da il via ad una sgroppata sul versante di destra per poi servire al centro dell’area Bessa che angola la conclusione, in modo tale che Donnarumma non possa respingere tale fendente. Per il centrocampista gialloblù è il suo primo centro in A. Nei minuti finali occorre segnalare l’espulsione inflitta dal direttore di gara Orsato nei confronti di Suso, dopo aver rivisto le immagini sul monitor del VAR, a seguito di un intervento falloso sul polpaccio di Verde. Al triplice fischio finale applausi scroscianti del Bentegodi rivolti ai propri beniamini, mentre per il Milan inizia un’altra settimana di passione e polemiche, a margine di un ko che ha messo in evidenza una struttura di gioco, molto spesso, approssimativa. Gennaro Gattuso, intercettato dai giornalisti, ha analizzato, così, i motivi di questa sconfitta: “Per 25 minuti abbiamo creato tantissimo. Il primo episodio lo abbiamo pagato. Il secondo goal ci ha tagliato le gambe. Sul primo episodio abbiamo sbagliato la marcatura. Alla prima difficoltà abbiamo sofferto. Abbiamo fatto una brutta figuraccia, ora bisogna guardare avanti”. Di tutt’altro umore Fabio Pecchia, il quale si è riscattato prontamente dopo il 3-0 subito mercoledì scorso, in Coppa Italia, proprio da parte dei rossoneri. Questa vittoria ha un sapore speciale e l’allenatore natio di Formia la spiega così: “Bella partita da parte nostra, abbiamo raccolto tanto ma la strada è lunga. Questa vittoria deve dare a tutto il gruppo l’entusiasmo, aumentare l’autostima. In casa abbiamo raccolto molto anche oggi. Siamo stati fortunati ma anche determinati. Quando si è in condizione, anche certe situazioni cambiano. Siamo andati in vantaggio contro la Spal e abbiamo pareggiato, oggi invece siamo stati più attenti e chirurgici. Bella soddisfazione, ma adesso andiamo avanti. Valoti e Cerci vanno valutati, forse Cerci è un po’ più preoccupante ma di preciso non so dire nulla, forse a breve non lo avremo”.
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