Tim Cup: Milan, strada spianata per la finale?
Di Emanuele Saccardo50′ Niang, 93′ Bacca
Evidentemente Genova, sponda Samp, porta ancora bene a Sinisa Mihajlovic. Prima in campionato, adesso in Coppa Italia: il Milan vede blucerchiato e raddrizza la rotta. Era successo dopo il 4-1 di San Siro, è accaduto di nuovo ieri sera, questa volta a Marassi, con il 2-0 che spedisce i rossoneri ai quarti di finale dove incontreranno il Carpi, giustiziere della Fiorentina.
Se per Montella il ritorno alla Doria – in veste di allenatore – è più un incubo che un sogno, per il tecnico del Milan rivedere il Ferraris significa un accumulo di ossigeno importante. Con la rincorsa in Serie A accidentata da troppi stop (tipo i due pareggi con Carpi e Verona, ultime forze del campionato), la via più breve per il ritorno in Europa è proprio la Coppa Italia. Soprattutto alla luce di ciò che è emerso dagli ottavi: il Milan, infatti, si ritrova nella parte di tabellone più agevole, con gli emiliani da affrontare nei quarti e, casomai, una tra Spezia e Alessandria in semifinale. L’obiettivo da centrare – obbligatoriamente, aggiungiamo – è la finale di Roma. Il target massimo – obbligatorio anch’esso, aggiungiamo di nuovo – è sollevare un trofeo che manca dal 2003; soprattutto, sollevarlo per andare direttamente in Europa League.
Il primo tassello è stato posto a Genova, con le reti di Niang e Bacca che hanno acceso ufficialmente la crisi sampdoriana targata Montella. Una gara, quella di Marassi, in equilibrio per tutta la prima frazione. Padroni di casa più capaci di farsi vedere dalle parti di Abbiati (pur senza pungere granché, va detto), Milan come al solito alle prese con una manovra poco fluida. Gli equilibri si spezzano soltanto nel secondo tempo, quando Bertolacci crea superiorità numerica a centrocampo con una transizione offensiva finalmente degna del costo del suo cartellino; l’ex genoano verticalizza per Bacca che, a sua volta, pesca dentro l’area il solito mobile e spumeggiante Niang: il francesino non si fa pregare e in diagonale trafigge Viviano sul palo lontano.
La Samp accusa il colpo, soprattutto mentalmente: Zukanovic protesta troppo vivacemente con il direttore di gara e guadagna anzitempo gli spogliatoi per doppia ammonizione. Il Milan trova a questo punto lo spazio ideale per lasciar galoppare sia Niang che Bacca, vere spine nel fianco per la difesa doriana che fatica ad arginare le loro scorribande. La logica conseguenza è il 2-0 firmato proprio dall’ex attaccante del Siviglia, seppure in pieno recupero: el Peluca buca Viviano al termine di un’azione personale a ridosso dell’area piccola. Il Milan può quindi tornare a respirare, potendo preparare l’ultima gara del 2015, contro il Frosinone, con un minimo di serenità in più. Natale amaro invece quello che vivrà Montella, chiamato a migliorare il lavoro di Zenga e, al contrario, ora sulla graticola.
QUADRO QUARTI DI FINALE COPPA ITALIA (20 gennaio, gara unica):
SPEZIA – ALESSANDRIA LAZIO – JUVENTUS
MILAN – CARPI NAPOLI – INTER
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