Beppe Marotta è fiducioso sulla stagione della Juventus

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Pomeriggio di gala, quello di ieri, presso la cornice storica e suggestiva di Villar Perosa, sede residenziale della famiglia Agnelli. Come ogni anno, è andata in scena l’amichevole tra la Juventus e la compagine Primavera, gara terminata con il punteggio di 0-0 e durata solamente 51 minuti, prima che i tifosi presenti a bordo campo decidessero di effettuare un’invasione pacifica al solo scopo di abbracciare Higuain e compagni. A margine dell’evento, il direttore generale della Vecchia Signora, Beppe Marotta non si è sottratto alle domande dei giornalisti, facendo una panoramica completa su quelle che saranno le operazioni in entrata e in uscita da parte della squadra bianconera, mettendo, altresì, nel mirino gli obiettivi da conseguire. In merito al neo arrivato Matuidi, il d.g. dichiara: “Matuidi? Accordo verbale con il Psg per le visite mediche. Non ha avuto modo di venire qui ma a breve ci sarà l’ufficialità”. Tornando sulla precedente stagione, Marotta giudica ,così, quanto accaduto: “Siamo un gruppo che ha fatto cose straordinarie. Ci è mancata solo la ciliegina sulla torta. È vero ma il Real Madrid ha dato una lezione anche al Barcellona”. Per quanto riguarda le operazioni effettuate in entrata, il dirigente bianconero analizza in questi termini il lavoro fino ad ora svolto: “Il nostro è un gruppo vincente che non necessitava di grandi cambiamenti. Le squadre che fanno rivoluzioni non sono a posto, noi abbiamo creato un modello con innesti di qualità e ci sarà spazio per gli inserimenti”. Su un possibile arrivo di Keita, sentenzia: “Vogliamo cogliere le opportunità”. Invece per quanto riguarda eventuali calciatori in esubero tra le fila della Juventus, Marotta spiega: “Non tratteremo gli scontenti. Qui non c’è nessun caso ma ci sono ancora quindici giorni per gestire eventuali richieste da tali società. Alex Sandro? Ha chiesto di restare qui, abbiamo rispedito al mittente le richieste”. Invece, spostando l’attenzione sulla difesa, ossia un reparto particolarmente preso di mira dopo le prime apparizioni, post-Bonucci, tutt’altro che incoraggianti, il dirigente bianconero afferma: “La difesa? Una stagione non si valuta con la Supercoppa. Dispiace, chiaro, ma il gruppo è pronto per il campionato”. Sulla possibilità di un cambio di modulo da parte di Allegri, con il passaggio dal “4-2-3-1” al “4-3-3” dettato proprio dall’arrivo alla Juventus di Matuidi, il d.g. si pronuncia così: “Il 4-3-3? Non si deve tener conto di un modulo: noi prendiamo giocatori di spessore internazionale, di qualità tecnica e tattica. Starà ad Allegri adattarli ma lo sta facendo nel migliore dei modi”. È questo il Marotta-pensiero alla vigilia dell’inizio del campionato, il preludio ad una stagione che si preannuncia particolarmente complicata per la Vecchia Signora, in cui confermarsi leader in serie A sarà molto arduo, considerando la famelica concorrenza di Napoli, Roma, Inter e Milan, con quest’ultime due piuttosto rivitalizzate da una campagna acquisti in pompa magna. Così come sarà priorità assoluta, per la Juventus, gettare lo sguardo oltre i confini nazionali, mettendo nel mirino la conquista della coppa dalle grandi orecchie, con la speranza di giungere in finale a Kiev per poi scrivere un epilogo diametralmente differente in base a quanto accaduto a Berlino nel 2015 e a Cardiff nello scorso mese di giugno.


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