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Carlo Ancelotti scende in campo in prima persona per Di Maria. Il tecnico del Napoli ha contattato telefonicamente l’esterno argentino, uscito con le ossa rotte dal Mondiale con la sua Nazionale, per sondarne l’umore e per capire se ci sono i presupposti per un suo arrivo in azzurro. Il principale ostacolo per la riuscita dell’operazione è rappresentata dall’ingaggio del giocatore, che al Psg guadagna 10 milioni di euro fino al 2019. Ancelotti considera Di Maria, che ha già allenato al Real Madrid nella stagione 2013/14, una pedina ideale per il suo 4-3-3. Ecco perché il tecnico emiliano insiste nel volere il giocatore, nonostante la strada da percorrere per arrivare a lui sia molto complicata. Il momento per sferrare l’offensiva è quello buono: il rapporto tra Di Maria e il Psg, dove è arrivato nel 2015 dal Manchester United per 63 milioni di euro, è ai minimi storici, e il nuovo tecnico dei parigini Thomas Tuchel non lo considerebbe al centro del suo progetto. In questo senso il Psg potrebbe venire incontro al Napoli e alle altre eventuali pretendenti sul prezzo, tenendo anche conto che il suo contratto scade nel giugno 2019, ma l’ingaggio dell’argentino è fuori portata. E sull’argomento il presidente De Laurentiis è stato chiaro, vedi Cavani (“Si riduca lo stipendio e mi chiami”). Per quanto riguarda la ricerca del terzino, oltre ai nomi di Sabaly del Bordeaux e di Lainer del Salisburgo, si fa largo quello di Toljan, classe 1994 del Borussia Dortmund. Rifiutata l’offerta di 15 milioni di euro dallo Stoke City per Chiriches.

 

 

La prossima Serie A rischia di essere stravolta se Parma e Chievo verranno riconosciute colpevoli, rispettivamente, di illecito sportivo e plusvalenze fittizie. Le due società sono comparse oggi davanti al Tribunale federale nazionale e le richieste della procura Figc sono state molto pesanti, come anticipato ieri dall’Ansa: per il club emiliano 2 punti di penalizzazione per la stagione 2017-’18 (che significherebbero addio promozione) o, in alternativa, partire da -6 in quella 2018-’19. Per il Chievo 15 punti di penalizzazione, anche questi afflittivi, con la conseguenza della retrocessione in B. Le plusvalenze – con il tesseramento di 30 giocatori e valutazioni gonfiate – coinvolgerebbero Chievo e Cesena, nel frattempo fallito. Anche per i romagnoli, comunque, sono stati chiesti 15 punti di penalità. L’esito di questo filone è atteso da Crotone (sceso in B) ed Entella (in C dopo i playout), ammesse come parti interessate. Per il presidente del Chievo, Luca Campedelli, sono stati chiesti 36 mesi di inibizione. Sentenze di primo grado attese tra la fine della settimana o l’inizio della prossima. Il tempo, anche per eventuali appelli, non è molto: giovedì 26 è previsto il varo dei calendari e potrebbe essere necessario inserire della X. “Spero che i quindici punti vengano inflitti, e che la pena sia confermata nei gradi successivi”, ha auspicato il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, pronto a rivendicare i conti in ordine della sua società. Quelli del Chievo, secondo la procura federale guidata da Giuseppe Pecoraro, invece usufruivano da tre anni di plusvalenze fittizie: di qui la richiesta di cinque punti di penalita’ a stagione, per una somma di quindici. L’udienza del Parma ha ruotato intorno ai messaggi whatsapp inviati da Emanuele Calaiò – presente in aula, per lui la procura ha chiesto 4 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda – ai colleghi dello Spezia Filippo De Col e Claudio Terzi il 14 maggio, quattro giorni prima della partita poi vinta 2-0 dal Parma in trasferta, risultato grazie al quale era arrivata la promozione senza passare dai playoff.

 

La corte ha ammesso l’intervento del Palermo in quanto direttamente interessato (avendo chiuso il campionato di B un punto sotto il Parma), mentre ha respinto quello del Venezia, quinto a 67 punti, che a sua volta puntava ad approfittare dei guai finanziari dei rosanero. Il tempo, anche per eventuali appelli, non è molto: giovedì 26 è previsto il varo dei calendari e potrebbe essere necessario inserire della X. Quei messaggini (“non rompete il cazzein” e poi “soprattutto col rapporto che avete con me”), con tanto di emoticon col cuoricino, per la procura sono un tentativo di ammorbidire l’impegno degli avversari, andato a vuoto per la pronta denuncia di questi ultimi ai propri dirigenti. Per le difese del Parma e di Calaiò, affidate agli avvocati Eduardo Chiacchio e Paolo Rodella, sono invece solo uno scherzo, senza alcun intento di compromettere il regolare svolgimento della gara. Calaiò è intervenuto con una dichiarazione spontanea, rivendicando “20 anni di carriera immacolata, nei quali ho sempre cercato di essere un esempio per i giovani, insegnando lealtà e correttezza. Ho passato gli ultimi due mesi di inferno, è una macchia che non merito”. “Dov’è la proposta illecita – ha chiesto il suo legale, Rodella – Negli emoticon con i sorrisi ed i segni di affetto?”. Quanto a Da Col e Terzi “avvertirono la loro società perché così impostogli per qualunque tipo di messaggio – ha sostenuto il legale – pena severi provvedimenti, e non perché c’era una consapevolezza dell’illecito”. Anche l’avv. Chiacchio ha contestato che ci sia stata la percezione di un tentato illecito. Infatti – ha sostenuto – lo Spezia nella sua informativa alla Procura non parlò di denuncia ma di semplice comunicazione. E quest’ultima “non conteneva nemmeno i nomi dei tesserati, né di chi aveva inviato i messaggi, né dei destinatari”. Né si può invocare la responsabilità oggettiva del Parma, in quanto, ha aggiunto “che potere di controllo poteva avere sui messaggi whatsapp?”.

 

 

Giovedì 26 luglio si terrà, presso gli studi televisivi di Sky, la presentazione del calendario della Serie A 2018/2019, che prenderà il via sabato 18 agosto, con i primi anticipi della stagione, per concludersi il 26 maggio 2019. “Nei prossimi giorni – scive la Lega A – saranno ufficializzati l’orario, i criteri di compilazione del calendario e i canali per seguire l’evento in diretta”.

 

 

Genoa sconfitto di misura per 3-2 nella seconda amichevole della nuova stagione. Contro lo Zenit San Pietroburgo, formazione di ben altro livello e avanti nella preparazione di quasi tre settimane, Romulo e compagni hanno lottato alla pari passando per due volte in vantaggio ma cedendo ad un minuto dalla fine. Ballardini ha schierato due formazioni differenti lasciando a riposo Marchetti, Gunter, Sandro, Kouamé e l’affaticato Mazzitelli oltre al grande ex Zenit Criscito, convalescente dopo la frattura al quinto dito del piede di giugno. Primo tempo con Medeiros, Piatek e Pandev schierati nel tridente offensivo rossoblù ma il primo gol è di Romulo, al 21′, su rigore assegnato per fallo su Piatek. Lo Zenit pareggia con Ozdoaev che al 34′ risolve una mischia. Nella ripresa Lapadula titolare e in gol di testa su assist di Pereira al 10′ prima che Driussi al 20′ ristabilisca la parità sfruttando un errore della difesa. Nel finale azione corale degli ospiti che chiudono la gara grazie alla rete di Kuzyaev.

 

 

“Quali traguardi ci aspettiamo di raggiungere in questa stagione? A Roma si pensa sempre troppo prima alle cose e io non voglio fare così. Abbiamo comprato giocatori importanti, ma il mercato non è ancora finito quindi vediamo”. Così l’attaccante della Roma, Edin Dzeko, in vista della prossima stagione della squadra giallorossa. “Ci sono tre grandi competizioni, tanti giocatori, il tecnico che trasmette la mentalità giusta, quella che serve qui – spiega l’attaccante parlando alla radio ufficiale di Trigoria. Speriamo in campionato di fare bene dall’inizio e vincere tante partite, questa è la cosa più importante. Io mi sento molto bene qui, anche mia moglie e i miei figli stanno bene. In Champions abbiamo fatto una stagione incredibile e speriamo di fare meglio quest’anno”.

 

 

“Lo scudetto? Ancelotti è il nostro uomo in più, per la squadra, la società e la città. Vogliamo lottare più dell’anno scorso per realizzare il sogno”. Lo ha detto Amadou Diawara, centrocampista guineano del Napoli, che oggi compie 21 anni. Diawara, intervistato da Kiss Kiss Napoli nel ritiro di Dimaro, lancia anche le ambizioni in Champions del Napoli: “Una grande squadra – ha detto – deve puntare a tutte le competizioni, Ancelotti ci inculcherà la sua mentalità vincente”.

 

A Radio Crc é intervento Alfredo Pedullà, esperto di mercato: “Cristiano Ronaldo-De Laurentiis è un discorso che mi fa dormire la notte: capire chi dice la verità non mi interessa, bisogna guardare avanti. Terzino basso? Il Napoli è in stand-by: vuole fare le cose con calma. L’Inter aspetta Vrsaljko mentre Lobotka aspetta il Napoli. Il centrocampista ha rifiutato tante offerte ed è in rotta di collisione con il suo club. Il suo entourage voleva spingerlo in situazioni diverse, ma il ragazzo aspetta Napoli. E’ vero che il centrocampo azzurro è sovraffollato e quindi è probabile che ci possano esserci delle cessioni, ma ad esempio Alberto Grassi è in uscita ed è complicata la pista Parma per ciò che sta accadendo. Sono curioso di vedere Hamsik in cabina di regia: è una cosa nuova e in tanti aspettano riscontri in campo. Segnalo lo stato d’animo di Lobotka che voleva lasciare il suo club, il Celta Vigo, ed accasarsi al Napoli già 20 giorni fa. Portiere? Non escludo che il Napoli possa restare così. E’ una brutta rogna quella che ha colpito Meret, ma non è la fine del mondo, non è un dramma. Le valutazioni si faranno passo passo con la situazione fisica di Meret. Se si accorceranno i tempi di recupero di 10 giorni, il Napoli può restare anche così. Higuain? E’ una storia che ho tirato mesi fa in ballo. E’ una situazione che sta andando: da 54 a 57milioni di sterline. La Juventus vuole rientrare subito dall’investimento fatto per Ronaldo così vorrebbe aggiungere ad Higuain anche Rugani. Il Milan su Higuain invece si è fermato mentre il Chelsea con il nuovo allenatore inizierà a fare sul serio: puntato Allisson che è in pole, ma occhio al Liverpool. Cavani-Napoli? Poche possibilità, ma non posso escludere nulla perché è un mercato bellissimo. Cavani sul mercato dopo i flop di molti attaccanti durante il Mondiale ha una valutazione incredibile: potrebbe bussare tranquillamente la posta del Psg per l’aumento. Se Cavani poi ama la città di Napoli e decide di ritornare nonostante il mondiale fatto per me sarebbe sorprendente. Ancelotti? L’atto di grandezza di non stravolgere quanto fatto da Sarri è da apprezzare. L’approccio del mister è stato fondamentale, ed è un assegno in bianco da riempire. Cristiano Ronaldo è stato male quando Ancelotti è andato via. Mi preoccupa la ricerca spasmodica del nome, bisogna cancellare questa mentalità: ogni giorno non si può memorizzare un nome nuovo. Allenatore primavera Napoli ? Bollini ha detto no al Napoli perché vuole allenare in B. C’è stato anche un incontro con De Laurentiis, ma il no di Bollini è definitivo. Occhio a Baronio. Chelsea-Juventus? Oggi ci saranno gli incontri tra i club. Saranno i campi principali, poi toccherà a Milan e Inter”

Enzo Bucchioni, giornalista: “Con la difesa a 4 utilizzata da Ancelotti viene garantita la capacità di occupare tutte le zone in larghezza, ma per non difendere solo, c’è la necessità di avere due terzini che sappiano anche spingere. De Laurentiis è bravo a mascherare, ma non posso pensare che il Napoli della prossima stagione sarà questo per cui mi aspetto qualche altro colpo. Ancelotti è il numero 1 e il Napoli dovrà adeguarsi alle sue scelte. Il calcio però è fatto anche di emozioni e adrenalina ed è vero che il Napoli riparte da Ancelotti, ma ci vuole ancora altro perché intanto la Juventus ha infiammato la piazza con Ronaldo e capisco la prudenza, ma sono certo che De Laurentiis risponderà come ha fatto quando ha capito che Sarri sarebbe andato via”.

Mimmo Di Carlo, allenatore: “Ancelotti è un grande allenatore è un grandissimo uomo e De Laurentiis aveva bisogno di uno come lui per far crescere il Napoli. Albiol, Koulibaly, Callejon e i più importanti sono rimasti per cui il Napoli è già forte così. È chiaro che Ancelotti ha bisogno di conoscere la rosa perché tutti conosciamo il valore degli azzurri, ma quando poi li alleni tutto cambia e come ogni tecnico, avrà bisogno di un po’ di tempo per metterli in campo al meglio. Hamsik dovrà metterci del suo in questo nuovo ruolo e credo abbia l’intelligenza tattica per farlo oltre alla motivazione”.

Giancarlo Padovan, giornalista: “Ancelotti è più abituato di altri ad allenare e gestire giocatori di grande qualità e a Napoli ne avrà solo alcuni. Quando si parla di sfida, lo si fa per tutti, anche per Ancelotti che vuole dimostrare di poter allenare anche squadre che non contano campionissimi. Detto questo, manca più di un mese alla fine del mercato e tutto più accadere. Fabian Ruiz è molto importante e credo sarà difficile toglierlo dal campo, al pari di Diawara, Hamsik e Rog e Ancelotti si distinguerà da Sarri proprio per l’utilizzo di tutta la rosa”.

Andrea Saronni, giornalista: “Milik è un ottimo centravanti, ma al Napoli serve qualcosa di più importante e più prolifico. Se riuscirà ad essere continuo, il polacco porterà risultati, ma credo che De Laurentiis abbia scelto Ancelotti per essere maggiormente competitivo e per questo dovrà necessariamente prendere un altro attaccante. Sono curioso di vedere come il tecnico utilizzerà Mertens, non vorrei che venisse nuovamente utilizzato da esterno d’attacco”.

Giulio Tedeschi, procuratore: “Si può prefigurare l’illecito sportivo quando Calaió contatta due ex compagni di squadra chiedendogli di giocare con meno impegno. Ogni operatore che sia un porfessionista o un ds o ancora un allenatore, deve rispettare in codice deontologico”.

Antonio Petrazzuolo, direttore di Napoli Magazine: “Bisogna capire se il Napoli intenderà puntare forte su Milik così come sembra. Stiamo tralasciando anche l’aspetto Mertens: negli ultimi 2 campionati ha fatto benissimo da centrale e Ancelotti non ignorerà questo dato inequivocabile. Quindi, se non ci sarà il colpaccio Cavani su cui non c’è nulla di concreto, la rosa è competitiva e Inglese come terza punta centrale va più che bene. Su Cavani posso dire che arrivano smentite da tutte le parti: calciatore, club e da Parigi per cui è difficile ipotizzare un suo ritorno. D’Ambrosio invece, può arrivare solo se all’Inter arriverà Vrsaljko”.

Xavier Jacobelli, direttore di Tutto Sport: “I contatti con il Chelsea si stanno intensificando e vedremo nei prossimi giorni che richiesta farà la Juventus e soprattutto cosa dirà il Chelsea perché Higuain e Rugani sono due calciatori finiti sulla lista di Sarri. Se Cavani tornasse al Napoli sarebbe una grande operazione. In azzurro ha lasciato un ricordo straordinario e credo che il Napoli debba fare ogni sforzo per riportarlo in città. L’indotto Ronaldo riguarderà tutta la serie A e basti pensare agli stadi che saranno stracolmi dove si esibirà. Lo stesso Napoli riportando Ancelotti in Italia ha contribuito a creare interesse al nostro campionato. Nel calcio del terzo millennio non ci si può più permettere di sbagliare nella gestione e al di là della questione Parma che mi sembra grottesca, bisogna fare i conti con bilanci in regola”.

 

 

 

C’è il ruggito di una pantera, stilizzata sulle nuove maglie del Napoli per la prossima stagione agonistica, griffate Kappa, che il club di Aurelio De Laurentiis ha appena presentato ai tifosi attraverso i suoi canali social. Predomina il classico azzurro, ma lo sfondo del modello Kombat 2018-2019 è molto diverso dai canoni tradizionali e ricorda un po’ lo stile camouflage. La divisa è stata reclamizzata con un video-fumetto, il cui protagonista è il capitano della squadra, Marek Haksik. Subito preso d’assalto il chiosco nel ritiro di Dimaro, dove le prime scorte sono andate letteralmente a ruba, in attesa che vengano resi noti i colori della seconda e della terza.

 

Il debutto delle nuove magliette (scelto il verde per i portieri) è previsto per la gara amichevole in programma domenica sera a Trento con il Carpi. Dovrebbe tornare il numero 9, che manca dai tempi di Higuain ed è stato prenotato da Simone Verdi.

 

 

Maurizio Sarri è stato presentato ufficialmente alla stampa come nuovo tecnico del Chelsea.

A Londra è il giorno di Maurizio Sarri, nuovo tecnico del Chelsea: “E’ un onore essere qui, in Premier League che è il campionato più bello del mondo – si è presentato l’ex Napoli -. So che sarà difficile per me, questo torneo è più complicato della Serie A, ma voglio imporre il mio gioco sul campo”. Il segreto è semplice: “Voglio una squadra che si diverta e faccia divertire i tifosi. E’ la cosa più importante per me”.

 

Mentre la Procura della Figc chiede 4 anni di squalifica per Emanuele Calaiò (accusato di tentato illecito per alcuni messaggi inviati prima di Spezia-Parma), l’attaccante respinge ogni accusa: “Ho passato un’estate d’inferno. Non mi aspettavo di arrivare qui davanti a voi per tre messaggi innocui, stupidi e scherzosi che non avevano secondo fine. Non ho mia pensato di alleggerire la posizione dei miei compagni o alterare il risultato della partita”.

Calaiò ha voluto rilasciare una dichiarazione spontanea al Tribunale Figc, nel corso del processo al Parma per tentato illecito sportivo: “Io queste cose non le faccio, sono una persona pulita e corretta e mi dispiace che non ci siano qui lo Spezia e i miei ex compagni a testimoniare che sono sempre stato un esempio per i giovani. Non voglio finire la carriera per situazioni che non mi appartengono”. Il giocatore parla poi delle foto sui giornali “come un criminale” e delle domande fatte dai compagni di scuola ai suoi figli. “E’ bruttissimo – conclude – io sono stato anche a Catania e Siena, piazze che sono state coinvolte in cose orribili, ed io non sono mai stato toccato da queste vicende”.

Secondo l’avvocato dell’attaccante, Paolo Rodella, “se i messaggi di Calaiò rappresentano un illecito allora ce ne andiamo tutti al mare perché tutte le partite sono illecite. Dove sarebbe la proposta illecita? Fin dal primo messaggio ci sono le emoticon con il sorriso. La procura federale dovrebbe chiedere scusa al calciatore per questa imputazione assurda ed infamante”.

 

“Lealtà e correttezza sono punti cardine della nostra società. Non vogliamo che la magnifica impresa sportiva effettuata sul campo sia offuscata”. Così l’ad del Parma, Luca Carra, nel corso del procedimento sportivo che vede imputato il club per responsabilità oggettiva nel procedimento per presunto illecito nei confronti del suo tesserato Emanuele Calaiò in merito al match contro lo Spezia dello scorso campionato di Serie B. “Come è possibile chiedere due punti di penalizzazione afflittiva in una vicenda come questa per un presunto illecito. Con degli sms quale potere di controllo ha una società? Che cosa può fare il club? Io sono esterefatto di fronte a questa richiesta della procura. E’ incomprensibile”, gli ha fatto l’eco l’avvocato del club emiliano Eduardo Chiacchio, chiedendo l’assoluzione del club.

 

 


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