Focus: tutto aperto in zona Champions, tutto deciso in zona B
Di Emanuele SaccardoIl popolo giallorosso ha tremato poco meno di mezz’ora: stai a vedere che al derby ci arriviamo guardando la nuca dei cugini. E se sbagliamo lì, addio accesso diretto alla Champions. Poi il sussulto dell’orgoglio che passa dalle idee, dalla classe di un belga-thai e dalla fortuna capitata sui piedi ruvidi di un greco romanista. La Roma va sotto con l’Udinese nel posticipo, rialza la testa, aggancia e sorpassa in un colpo solo la squadra di Stramaccioni e soprattutto la Lazio. Naingollan (in forma smagliante) e Torosidis rimediano all’erroraccio iniziale di Manolas e traghettano la squadra verso la stracittadina della penultima giornata, praticando una bella iniezione che genera morale alto.
Se a inizio stagione avessimo scommesso su un finale di campionato del genere, con le due capitoline a giocarsi l’accesso diretto in Champions in un derby al penultimo atto, ci avreste preso per matti. Intanto perché la Roma era partita con ben altri progetti, uno in particolare disegnato a tre colori; ma sappiamo che la Juventus non ha avuto alcuna intenzione di farsi scucire lo scudetto dalle maglie. Poi ci avreste fatto internare perché la Lazio del primo mese di campionato aveva raccolto la miseria di tre punti in quattro gare. Otto mesi dopo, in questo maggio ventoso e caraibico, il Belpaese che ama il calcio guarda con interesse alla sfida fratricida tra le due romane, separate da un solo punto e da un pezzo protagoniste di sorpassi e controsorpassi.
Garcia giunge al derby con un “tesoretto” minimo, un punticino che permette ai giallorossi di fare qualche conto. Per avere la certezza del secondo posto matematico e quindi di far parte subito del gotha europeo dei gironi Champions, la Roma dovrà vincere per portarsi a +4, a quel punto distanza incolmabile per i biancocelesti con ancora un solo turno a disposizione. Un pari lascerebbe tutto com’è e sposterebbe la resa dei conti alla trentottesima giornata, allorché Totti & C. sfideranno il tranquillissimo Palermo mentre la Lazio farà visita al Napoli, forse ancora in cerca di una porta di servizio per l’Europa che vale oro.
Naturalmente una vittoria di Pioli e soci contro la Roma produrrebbe l’ennesimo sorpasso e farebbe pendere l’inerzia del verdetto dalla parte delle aquile, se non altro per una questione di carica psicologica. Vero è che non sempre chi sta davanti dorme sonni tranquilli, la paura di farcela è più complicata da gestire: chi dietro rincorre, sa di non essere padrone del proprio destino e gioca con la mente sgombra. Questa, però, è la carta; il campo, specialmente quello dell’Olimpico, racconta spesso storie incredibili e controverse. La speranza è che il racconto non si estenda – come tante volte nel recente passato – anche agli spalti e all’esterno dello stadio.
Se davanti, in ottica Champions, tutto è da scrivere, in coda i verdetti sono inappellabili. Alle già retrocesse Parma e Cesena si è aggiunto ieri anche il Cagliari, uscito sconfitto dalla sfida/ultima chiamata contro il Palermo. Vasquez condanna matematicamente i sardi all’esilio in cadetteria: la squadra di Festa precipita così in Serie B dopo undici anni di militanza nel massimo torneo nazionale. Non serviva la Sibilla per capire che, tra Atalanta e Cagliari, quelli meno attrezzati per la salvezza erano proprio Conti e compagnia bella. Una stagione nata male e finita peggio, tra addii e ritorni, poca esperienza dirigenziale e un parco giocatori probabilmente non all’altezza della Serie A. Il gruppo ereditato da Festa ci ha provato sino all’ultimo, è bene sottolinearlo; ma per il pubblico ciò non è bastato: gli ultimi minuti di agonia contro il Palermo sono stati un susseguirsi di fischi e insulti contro giocatori e Club. Succede sempre così. Peccato.
RISULTATI 36° TURNO SERIE A:
Inter-Juventus 1-2, Sampdoria-Lazio 0-1 (giocate sabato), Sassuolo-Milan 3-2, Atalanta-Genoa 1-4, Cagliari-Palermo 0-1, Verona-Empoli 2-1, Torino-Chievo 2-0, Roma-Udinese 2-1, Fiorentina-Parma oggi ore 19, Napoli-Cesena oggi ore 21.
CLASSIFICA:
Juventus* 83, Roma 67, Lazio 66, Napoli** 60, Genoa 56, Fiorentina** 55, Sampdoria 54, Inter 52, Torino 51, Palermo e Milan 46, Verona 44, Sassuolo 43, Chievo 42, Udinese ed Empoli 41, Atalanta 36, Cagliari 28, Cesena** 24, Parma** 17.
* Campione d’Italia
** una gara in meno
già retrocesse
PROSSIMO TURNO (23 e 24 maggio):
Palermo-Fiorentina, Juventus-Napoli, Empoli-Sampdoria, Genoa-Inter, Parma-Verona, Lazio-Roma, Cesena-Cagliari, Udinese-Sassuolo, Chievo-Atalanta, Milan-Torino.
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